Imparare la musica, imparare ad improvvisare e a fraseggiare…questo
è sempre e comunque questione di tempo.
Vuoi sapere perchè? Ecco alcune ragioni:
Saper trovare e gestire il proprio tempo, avere
costanza, pazienza ed organizzasi per seguire un percorso didattico con il
fine di assimilare gli elementi del linguaggio melodico; ad esempio, per sapere
quali note suonano bene sui vari accordi, ed essere in grado di reperirle
sullo strumento prontamente; sapere quali sono le note contenute nelle scale
conoscendo, teoricamente e musicalmente, quale funzione sonora queste assumono
quando le sovrapponi agli accordi di un brano; imparare a collocarle a tempo
quando improvvisi usando la giusta pronuncia e, di conseguenza, affinando
il tuo senso ritmico per riuscire ad inserirti in modo adeguato nel contesto
delle varie tipologie ritmiche, che sono implicite nei diversi stili musicali,
quando una sezione ritmica accompagna i tuoi soli. Come vedi, in qualche modo, dobbiamo
necessariamente dipendere dal tempo, sia per quanto riguarda l'organizzazione
dello studio e del praticare musica con gli altri musicisti, sia dal punto
di vista strettamente ritmico.
Iniziamo a dedicare un po' del nostro tempo per imparare le note
che sono nelle scale. Costruiremo le scale utilizzando gli intervalli, un concetto
che ti ho spiegato nella lezione precedente.
Le scale ti serviranno soltanto come punto di riferimento basilare per apprendere
il linguaggio dell'improvvisazione. Le scale non sono la musica, non sono un fine
ma un mezzo indispensabile perché contengono le note con le quali potrai creare
la musica, le tue frasi nei soli.
Come ho già detto ciascuna nota contenuta nelle scale ha una funzione
sonora quando la suoni sugli accordi e questo dovrà essere supportato da adeguato
trattamento ritmico. Ora costruiamo insieme molte delle scale che esistono. Per
facilitare il lavoro a chi è meno pratico tutti gli esempi avranno come tonica C
(DO). Compreso il metodo di lavoro ti dovrai esercitare a costruire tutte le scale
partendo da queste toniche: F, Bb, Eb, Ab, Db, Gb, B, E, A, D, G.
In questa casella ti spiego come leggere lo schema che segue, dove
ti ho esemplificato la costruzione delle varie scale che, come ti ho detto, nella
tavola partono tutte da tonica C (DO)
Nome sella scala
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Intervalli che caratterizzano la scala
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Applico gli intervalli per sapere quali note sono
nella scala
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Ti faccio vedere un primo esempio con la scala di Do misolidio
Di seguito le altre scale. Applica il metodo spiegato nella lezione
precedente e potrai ottenere il nome delle note che le compongono. Vedi e analizza,
partendo dalla tonica (nella tavola C cioè Do), le distanze intevallari, poi applica
lo stesso sistema partendo da tutte le toniche che ti ho indicato prima.
MAGGIORE
MINORE
7
* b5 e #4 come b6 e #5, sono intervalli enarmonici = stesso
suono ma nome diverso.
Nello schema ho preferito chiamarli cosi perché in futuro avrai più facilità nel
costruire gli accordi da questa scala e capire dove applicarla.
** Questa scala è incolonnata nel gruppo delle scale che
si usano sugli accordi dominanti perché si usa sugli accordi "sus 7 b9".
* b5 e #4 come b6 e #5, sono intervalli enarmonici = stesso
suono ma nome diverso.
Nello schema ho preferito chiamarli cosi perché in futuro avrai più facilità nel
costruire gli accordi da questa scala e capire dove applicarla.
* anche in questo caso tieni in considerazione gli intervalli
enarmonici: #2 =b3;#4=b5. Questa scala notoriamente è utilizzata su accordi dominanti.
** Evidenziata in giallo la settima diminuita, che suona come una sesta ma
si deve chiamare settima diminuita (la ragione? Gli accordi sono costruiti per sovrapposizioni
di intervalli di terza…oops! Solo quelli più accademici). Questa scala contenendo
1, b3, b5 e settima diminuita (bb7) è utilizzabile per gli accordi diminuiti.
A questo punto hai a disposizione veramente tante scale alle quali
fare riferimento per reperire materiale ed usarlo per suonare.
Nella prossima lezione ti mostrerò alcuni esercizi per allenarti, in modo divertente
e suonando, a reperire le note di tutte queste scale sulla tastiera del tuo strumento.
Prima di trovare qualcosa è sempre importante sapere cosa è che
cerchi. In questo caso prima di trovare sullo strumento le note di tutte queste
scale e poterle poi usare per suonare, dovrai fare un po' di lavoro teorico. Per
questo mese allenati a sapere quali note compongono le scale indicate; con una mezz'ora
costante al giorno potrai avere dei risultati inaspettati.
Pazienza e costanza, è una questione di tempo. Te lo avevo detto,
no?
Ci vediamo alla prossima lezione!
05/04/2017 | LEZIONI (chitarra): (B. Patterson, T. De Caprio, M. Ariodante, G. Continenza, G. Continenza, G. Fewell, N. Di Battista, A. Ongarello, D. Comerio, A. Tarantino, S. Khan, A. Bonardi, M. Falcone, A. D'Auria) |
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Data pubblicazione: 28/06/2010
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