In occasione dell'uscita del mio secondo libro didattico, vorrei proporvi
alcuni estratti relativi alla 'visualizzazione' del giro armonico di
Giant Steps di
John Coltrane.
La difficoltà di questo brano standard sta nella repentinità dei
cambi armonici; il primo passo da fare è quello di memorizzare il giro armonico,
o meglio ‘visualizzare' la collocazione delle 3 tonalità.
A tale scopo mi servirò dei 3 colori primari (giallo-rosso-blu)
e, ancora una volta, del simbolo dell'Enneagramma.
Il grafico in alto nella pagina a fianco mostra la suddivisione delle
3 tonalità del brano nei rispettivi II-V-I, mentre i grafici nel centro rappresentano
la visualizzazione cromatica delle 7 battute della sezione A di
Giant Steps; da notare come solamente tra
le battute 3 e 4 non vi sia un cambio tonale a cavallo di due battute
adiacenti; nelle restanti misure la visualizzazione dei colori complementari
ci aiuta a memorizzare le battute ibride composte da 2 accordi appartenenti
a tonalità diverse. Da un punto di vista cromatico, nella sezione A, e precisamente
laddove due accordi tonali occupano per intero le battute 3, 4 e 7, viene
rispettato l'ordine d'apparizione dei 3 colori giallo, rosso e
blu evidenziati dalle rispettive forme geometriche d'appartenenza (triangolo,
quadrato e cerchio), ordine che identifica quel concetto di tensione
e distensione tipico dell'equilibrio armonico. (Vedi,
Lezione 1: il Circolo delle Cadenze – "I Love
You" di Cole Porter)
Tratto da p.28 del libro, capitolo Ciclo rotatorio armonico di Giant steps
In riferimento all'andamento dei colori sul giro armonico di
Giant steps, vediamo ora come l'aggiunta dei colori secondari (o
complementari, arancio-verde-viola), laddove all'interno
di una stessa battuta coesistono due accordi facenti parte di due tonalità
differenti, ci offre una visione ancora più dettagliata dei punti critici di questa
composizione.
Chiaramente questo è solo un piccolo assaggio...
...osservate bene la disposizione delle 3 tonalità di
Giant Steps sul simbolo dell'Enneagramma
e rammentatene i colori. Dopodiché memorizzate gli accordi della sez.A (prime
7 battute); isolando le misure 1-2-(3) e 5-6-(7) come fossero delle
cadenze separate. Iniziate ad esercitarvi con gli accordi, a metronomo lento, sfruttando
al massimo tutti i voicings che conoscete, cercando di tenere il più vicine
possibile tra loro le diteggiature degli accordi stessi. Questi evidenziati dai
colori complementari sono i due incontestabili punti critici di
Giant Steps; aiutatevi con la visualizzazione
dei colori per la loro memorizzazione.
Un piccolo consiglio: il giro armonico di Giant
Steps è costituito dall'incrocio di 3 tonalità. Fate questo esercizio:
improvvisate liberamente, nell'ordine, sulle scale modali B ionico – G
ionico – Eb ionico sul seguente accompagnamento in 4/4 Bmaj7 / Gmaj7
/ Ebmaj7 e, successivamente, seguendo quest'altro ordine G ionico – Eb
ionico – B ionico sull'accompagnamento in 4/4 Gmaj7 / Ebmaj7 / Bmaj7.
Indubbiamente questo esercizio non potrà da solo risolvere tutti i problemi legati
all'approccio melodico del brano; ciononostante potrà apportare un piccolo aiuto
nel momento in cui vi troverete ad affrontare l'intera sez.A a velocità metronomiche
superiori.
Le applicazioni melodiche su modulazioni per terze maggiori, come
nel caso specifico di Giant Steps, sono
molteplici: trasporto in minore, trasporto in maggiore, sovrapposizioni
pentatoniche, patterns numerici, ecc... Nel libro ho voluto analizzate
tutti questi approcci all'improvvisazione offrendo, inoltre, alcuni spunti per ulteriori
soluzioni che ciascuno potrà in seguito approfondire.
Un'ultimissima cosa: questo libro, per come concepito e per l'esposizione
dei concetti in esso contenuti, è adatto non soltanto a studenti e professionisti
della chitarra, ma a tutti gli strumentisti e in particolare a quei musicisti che
han voglia di approfondire la visione armonica di
John Coltrane,
non soltanto da un punto di vista puramente teorico e tecnico, ma
anche da un punto di vista misterico, simbolico ed esoterico,
aspetti ai quali è riservata l'intera parte prima del libro dove, tra
colori, forme geometriche e numerologia, viene fatta luce sul
senso incredibilmente simbolico del brano Giant
Steps, che per quasi 50 anni è stato etichettato esclusivamente come
un brano molto difficile da suonare, ignorando i veri aspetti in esso celati.
Grazie...e buona lettura!
Per informazione sul libro potete visitare il sito
www.albertotebaldi.com e contattarmi
presso l'indirizzo di posta elettronica
info@albertotebaldi.com
foto by Peggy Picot © Copyright 2006
Libro didattico
Alberto Tebaldi
Manuale Creativo di Chitarra
Jazz
Teorie sulla visione armonica di
John
Coltrane
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tra i più controversi ed innovativi personaggi della musica del XX sec.
Edizione NUOVA ARGOS
Prezzo € 10,00 - 64 pagine a colori (formato cm 12,5x18)
Prima edizione giugno 2007
© 2007 Alberto Tebaldi
© 2007 Dat Donat Dicat srl
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05/04/2017 | LEZIONI (chitarra): (B. Patterson, T. De Caprio, M. Ariodante, G. Continenza, G. Continenza, G. Fewell, N. Di Battista, A. Ongarello, D. Comerio, A. Tarantino, S. Khan, A. Bonardi, M. Falcone, A. D'Auria) |
25/03/2010 | Hal McKusick si racconta. Il jazz degli anni '40-'50 visti da un protagonista forse non così noto, ma presente e determinante come pochi. "Pochi altosassofonisti viventi hanno vissuto e suonato tanto jazz quanto Hal Mckusick. Il suo primo impiego retribuito risale al 1939 all'età di 15 anni. Poi, a partire dal 1943, ha suonato in diverse tra le più interessanti orchestre dell'epoca: Les Brown, Woody Herman, Boyd Reaburn, Claude Thornill e Elliot Lawrence. Ha suonato praticamente con tutti i grandi jazzisti tra i quali Art Farmer, Al Cohn, Bill Evans, Eddie Costa, Paul Chambers, Connie Kay, Barry Galbraith e John Coltrane." (Marc Myers) |
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Data pubblicazione: 15/08/2007
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