Improvvisare è un'arte e perciò un qualche cosa al di fuori da schemi
e nozioni a cui siamo generalmente abituati, e comunque,sembrerà una contraddizione
ma per improvvisare ci vogliono nozioni ben precise. Se ad esempio devo improvvisare
su un accordo di Cmaj7 devo conoscere lo schema sulla tastiera che dipinge l'accordo
per averne il responso sonoro e, una volta memorizzato lo schema sarà solo questione
di fare pratica per gestire le note come meglio credo: se Cmaj7 è composto dalle
note do-mi-sol-si queste saranno le note che daranno in pieno il senso dell'accordo.
Naturalmente in un'improvvisazione su Cmaj7 o su qualsiasi altro accordo
non sono limitato a suonare solo queste note perché con degli approcci cromatici
potrei includere qualsiasi nota come ornamento alle note principali, ma per fare
questo senza creare confusione devo prima imparare a suonare e concatenare sulla
tastiera gli arpeggi esclusivamente con le note di cui sono composti e conoscerne
bene i diagrammi.
Per intraprendere lo studio dell'improvvisazione le strade sono molte,l'importante
è averne una da seguire per evitare di disperdere energie inutilmente.
Andiamo a vedere la sequenza armonica che segue:
Facciamo una breve analisi armonica per chi vuole capirne qualcosa di
più:
sequenza in tonalità di Cmaggiore
Andiamo a vedere l'armonizzazione della scala con accordi di quattro voci:
Cmaj7
I
|
Dm7
II
|
Em7
III
|
Fmaj7
IV |
G7
V |
Am7
VI |
Bm7b5
VII |
Come potete notare nella sequenza armonica compaiono degli accordi che
non sono presenti nella nostra armonizzazione ma non per questo estranei alla nostra
tonalità perché in qualche modo sono in relazione tra di loro. Andiamo ad analizzare:
Cmaj7: (do-mi-sol-si) accordo costruito sul I°grado (ionico) della scala di C
maggiore.
E7: (mi-sol#-si-re). In Cmaggiore sul III grado abbiamo Em7 (frigio) (mi-sol-si-re)
che è un accordo minore; alzando la 3°minore (sol) di un semitono (sol#) otteniamo
un accordo maggiore con 7°minore che non è altro che una dominante del VI grado
di Cmaggiore (Am).
A7: (la-do#-mi-sol). Sul VI grado abbiamo Am7 (eolico) (la-do-mi-sol) ed anche
qui con lo stesso procedimento fatto per E7, alzando la 3° minore (do) di un semitono
(do#) otteniamo A7 che è dominante di Dm (dorico)
Dm7: (re-fa-la-do) II grado della tonalità (dorico)
Am: (la-do-mi) VI grado della tonalità (eolico)
D7: (re-fa#-la-do) stesso ragionamento fatto per E7 e A7: la 3°minore (fa) del
II grado Dm7 si porta a fa# ed otterremo D7 che è dominante della dominante (G7).
G7: (sol-si-re-fa) accordo di dominante costruito sul V grado (misolidio)
Come potete notare possono spesso comparire in una tonalità accordi che
in un primo momento potrebbero risultare estranei alla tonalità stessa non comparendo
nell'armonizzazione della scala maggiore ma così non é. Chiudiamo questa parentesi
ed andiamo a vedere gli schemi degli arpeggi per gli accordi in questione:
Tutti i diagrammi degli arpeggi in questione partono dalla nota fondamentale
nel basso e, non avendo corde a vuoto,potranno essere traslati lungo tutta la tastiera
per ottenere nuovi arpeggi che mantengono gli stessi diagrammi (è come per gli accordi
senza note a vuoto che vengono traslati lungo tutta la tastiera). Prendiamo ad esempio
in considerazione il nostro arpeggio di A7 al IV capotasto che parte con il dito
medio al quinto tasto(la) sulla 6°corda (mi): se per esempio volessi ottenere un
arpeggio di C7 con lo stesso diagramma dovrei cominciare con il dito medio che schiaccia
il do sempre sulla 6° corda all'ottavo tasto e da qui partire con l'arpeggio che
mantiene lo schema di A7. Lo stesso arpeggio di C7 potrei farlo partendo anche con
il dito medio al terzo tasto sulla 5°corda se prendessi ad esempio in considerazione
il diagramma dell'arpeggio di E7 che ha la fondamentale sulla 5°corda al settimo
tasto. Potete notare che gli arpeggi maggiori con settima minore (A7,E7) di cui
vi ho dato i diagrammi possono avere un percorso che parte dalla 5°corda oppure
dalla 6° corda a seconda del diagramma che viene preso in considerazione e per questo
motivo avremo almeno due punti di partenza per ogni arpeggio (dico almeno due perché
non prendiamo in considerazione la possibilità di traslare l'arpeggio un'ottava
sopra sulla stessa corda quando è possibile).
E7 al capotasto VI con nota fondamentale sulla 5°corda
E7 al capotasto XI con nota fondamentale sulla 6°corda
A7 al capotasto IV con nota fondamentale sulla 6°corda
A7 al capotasto XI con nota fondamentale sulla 5°corda
Molti penseranno che molti concetti sono scontati e che non necessitano
di spiegazioni(tante volte si danno per scontate cose che in verità non si conoscono),buon
per loro,io invece credo non vada dato niente per scontato soprattutto quando,come
in questo caso, di lezione trattasi.
Per quanto riguarda l'arpeggio di D7 del nostro esercizio utilizzeremo
la forma di E7 traslata un tono sotto e per quanto riguarda G7 sposteremo sempre
di tono l'arpeggio di A7.
La prima cosa da fare sarà quella di suonare gli arpeggi cercando di memorizzarli;
fatto questo si può cominciare ad eseguirli a tempo stabilendo una suddivisione
ritmica e collegandoli tra loro sulla sequenza armonica in questione.
Cominciamo con suonare note da un quarto su ogni movimento che potremo
eseguire con pennate consecutive in giù con effetto staccato per dare più un senso
ritmico. Per ogni accordo che occupa due misure avremo da suonare otto note in arpeggio
mentre per gli accordi che occupano una misura suoneremo quattro note. Consiglio
inizialmente di eseguire gli arpeggi partendo sempre dalla nota fondamentale e in
sequenza come nei diagrammi per meglio focalizzarli; una volta che avrete fatto
un po' di pratica potrete suonarli anche facendo salti di corda e partendo da qualsiasi
nota dell'arpeggio.
Qui sopra avete le prime quattro misure come esempio. Indispensabile l'uso
del metronomo che inizialmente potete impostare ad una velocità di 100 battiti al
minuto per poi aumentare gradatamente.
Visto che il movimento della mano destra(per i mancini ovviamente la sinistra)muove
sugli ottavi sarà utile eseguire l'esercizio anche con la pennata in su a contatto
con le corde stoppate per avere più riferimento sul tempo.
Modo d'esecuzione:
La mano destra penna in giù appoggiandosi alla corda sottostante
La mano sinistra allenta sulla tastiera e la destra ritorna con un lieve contatto
sulla corda stoppata.Il tutto con andamento swing
Nell'andamento degli ottavi a swing la prima nota è un po' più lunga della
seconda e rispecchia all'incirca la suddivisione che nasce da una terzina di ottavi
come ho rappresentato sopra. Questi esercizi sono preparatori ad un vero e proprio
discorso sull'improvvisazione in cui ci addentreremo gradatamente. Buon lavoro
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COMMENTI | Inserito il 25/6/2011 alle 14.25.06 da "enzom9475" Commento: ho letto alcune cose molto interessanti, io sono un neofita ma sono sempre piu'interessato al jazz. Complimenti per questo sito. Enzo | | Inserito il 21/7/2012 alle 10.32.52 da "peppekaa" Commento: Bravo Danilo continua così,hai fatto un bel lavoro con queste lezioni. Complimenti Giuseppe | | Inserito il 11/10/2016 alle 12:20:15 da "Iorioa44" Commento: Grazie ! Questo e' il miglior modo per introdurre l'improvvisazione!sarebbe bello approfondire con una lezione l'approccio cromatico. Andrea Iorio.
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Data pubblicazione: 14/10/2006
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