Salve a tutti voi...spero che avete praticato e riflettuto molto sulla
mia prima lezione …che trattava la creazione di un codice pandiatonico da cui far
fiorire le nostre "inusuali" triadi.
C'eravamo lasciati con la prefazione del "nuovo input" che appunto tratteremo
in questa nuova lezione: Le posizioni aperte
Badate bene … in questa lezione invece di stravolgere la qualità tradica creando
un nuovo codice (vedi lezione precedente) ci dedicheremo ad evolvere la" banale"
pandiatonia formata da 1° 3° 5°.
Vi assicuro che in posizione aperta è tutto un altro mondo e potremo suonare in
modo più creativo anche triadi che ci sembravano ormai scontate.
"basta portare anche una sola nota della triade su un'altra ottava e la compattezza
sonora a cui eravamo abituati andrà scemando,laciando il posto a dei voicing più
"ariosi" perché le note all'interno sono più distanti e quindi più intelligibili."
Veniamo al dunque …nello spartito qui sù:
la prima triade, Gmaj, è in stato fondamentale
1° 3° 5° (G B D) ovviamente nella posizione chiusa quindi con i membri che non si
estendono oltre l'ottava.
La 1° disposizione aperta la troviamo nella seconda triade che grazie allo
stratagemma della 3°,cioè B, portata un'ottava sù, fa sì che anche se suoniamo Gmaj
l'impressione è di avere il colore dato dalla 10° (la 3° dopo l'ottava diventa appunto
10°) al canto.
La 2° disposizione aperta la si crea portando (vedi terza triade) anche la
5°, cioè D, un'ottava in su.
Ora avremo una netta apertura tra il basso che è la tonica G ed il canto
costituito dalla 3° e 5° cioè B e D che adesso sarebbe più corretto definire rispettivamente
10° e 12° visto che sono sull'altra ottava.
Nell'ultimo caso abbiamo la 3°,ovvero la 10°, che viene ancora estesa un'ottava
su …ora diventerà 17°.
Ora siamo davvero al limite di estensione delle dita…lo so abbiamo poche
possibilità di esecuzione nelle ultime due disposizioni aperte…volendo l'ultima
nota la si può aggiungere in tapping!!!
La disposizione aperta più utilizzata dai mostri sacri della chitarra è sicuramente
la prima cioè: 1° 5° 3° quindi concentriamoci soprattutto su questa ……intendo dire
sfruttiamola anche per "aprire" gli eventuali rivolti della triade
"Non metto tabulati o grafici di riferimento per la posizione delle dita perché
credo limitino il vostro ingegno ed anche perché a furia di vedere le posizioni
aperte vi sarà facile individuarle su eventuali spartiti "
Credo che per quanto riguarda la pandiatonia triadica vi ho dato l'input,
che,anche se arduo da praticare, sarà sicuramente costruttivo e vi stimolerà sia
nel cambiare totalmente codice pandiatonico (vedi 1° lezione) e sia nell'evolvere
la triade estendendola oltre un'ottava e quindi dando un nuovo colore.
Lascio a voi il compito di armonizzare l'idea pandiatonica su tutti i gradi
della scala…e poi su tutte le scale… ah ah ah !!!
L'output potrebbe richiedere molto tempo …non c'è fretta possiamo suonare
tutta la vita e forse oltre…chissà !!!
Auguri di buon lavoro e cercate di migliorarvi ogni giorno sia nella vita
reale che in quella musicale
Arrivederci al prossimo argomento …
05/04/2017 | LEZIONI (chitarra): (B. Patterson, T. De Caprio, M. Ariodante, G. Continenza, G. Continenza, G. Fewell, N. Di Battista, A. Ongarello, D. Comerio, A. Tarantino, S. Khan, A. Bonardi, M. Falcone, A. D'Auria) |
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Data pubblicazione: 03/01/2009
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