Pat Martino (n. 25 Agosto 1944) è un chitarrista
conosciuto e apprezzato nel mondo del jazz non solo per la tecnica strumentale ma
anche per il suo contributo teorico e didattico. Con il suo The Nature of Guitar
ha fornito ai chitarristi un metodo nuovo di visualizzazione, da utilizzare tanto
nell'improvvisazione quanto nella composizione.
Come lui stesso afferma, il punto di partenza è la volontà di affrontare l'indagine
armonica direttamente sulla chitarra, abbandonando il pianoforte come riferimento
unico per lo studio della teoria. Martino concepisce l'approccio chitarristico diversamente
da quello pianistico perché basato su un processo di moltiplicazione anzichè
di addizione. Questo dipende dalla "natura della chitarra" che permette di
muoversi allo stesso tempo in orizzontale (spostandosi di tasto) e verticale (spostandosi
di corda).
Lo studio degli accordi viene affrontato da Martino non sulla base di una scala
di riferimento come solitamente avviene (per cui come prima cosa l'allievo è messo
di fronte all'armonizzazione della scala maggiore), ma attraverso l'analisi dei
processi trasformativi che permettono di passare da un'armonia a un altra.
Si parte da due accordi simmetrici che fungono da matrice: la triade aumentata e
la settima diminuita.
Sulla chitarra questi due accordi si caratterizzano per il fatto di essere trasponibili
orizzontalmente lungo il manico mantenendo la stessa diteggiatura ad ogni rivolto.
Partiamo dal considerare la triade aumentata. La sua diteggiatura appare così sulla
chitarra:
Le parentesi quadre in figura fanno riferimento al modo in cui Martino organizza
la tastiera della chitarra questa viene suddivisa in quattro gruppi di tre corde
(su ognuna delle quali è posta una nota dell'accordo) che vengono trasposti per
tre volte: 4x3. Come si diceva prima si procede per moltiplicazione.
Come ben noto, all'interno dello spazio cromatico esistono di fatto quattro sole
triadi aumentate, dal momento che ognuna di esse è enarmonicamente uguale ai suoi
due rivolti.
C+ |
= |
E+ |
= |
G#+ |
C#+ |
= |
F+ |
= |
A+ |
D |
= |
F#+ |
= |
A#+ |
D# |
= |
G+ |
= |
B+ |
Considerando a titolo d'esempio la triade aumentata C-E-G# è sufficiente abbassarne
di semitono la quinta (G#) per ottenere la triade maggiore C-E-G. Tuttavia data
la simmetria della triade aumentata, anche l'abbassamento degli altri suoi gradi
darà come risultato una triade maggiore:
Ogni freccia rappresenta l'abbassamento di semitono di uno dei gradi dell'accordo.
Le fondamentali delle triadi così ottenute si trovano tra loro a distanza di terza
maggiore.
Ma non è finita qui. Cosa succederebbe se volessimo invece spostare queste note
in senso opposto (cioè alzandole di semitono)? In questo caso ci troveremmo nella
seguente situazione:
Le frecce ora indicano lo spostamento di semitono verso l'alto e come si vede
le triadi ottenute questa volta sono minori, sempre in rapporto di terza maggiore
tra loro. Non sarà sicuramente sfuggito il fatto che si tratta delle relative minori
dei precedenti accordi.
Mettendo insieme quando detto fino ad ora sullo strumento questo è quello che abbiamo:
Triadi maggiori:
Triadi minori:
uNello spazio di 4 (tasti) x 3 (corde) si trovano tre accordi maggiori e tre
minori, costruiti a partire da un'unica matrice. Il tutto è poi trasponibile di
un tasto per quattro volte prima di completare il ciclo, individuando così le restanti
nove triadi maggiori e le nove minori.
05/04/2017 | LEZIONI (chitarra): (B. Patterson, T. De Caprio, M. Ariodante, G. Continenza, G. Continenza, G. Fewell, N. Di Battista, A. Ongarello, D. Comerio, A. Tarantino, S. Khan, A. Bonardi, M. Falcone, A. D'Auria) |
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Data pubblicazione: 06/04/2015
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