Come s'impara a parlare una lingua? Beh, imitando: ascoltiamo e proviamo
a riprodurre le parole più semplici, poi piano piano la nostra capacità di mettere
insieme le parole aumenta e cominciamo a costruire delle frasi; quindi ci abituiamo
al suono della lingua, il nostro vocabolario si amplia e riusciamo a intraprendere
una vera e propria conversazione. Uno studente di musica fa la stessa identica cosa
quando vuole apprendere un nuovo linguaggio musicale; in entrambi i casi, lo studio
delle regole che sono alla base del linguaggio può fornire una base più consistente
per utilizzare meglio il vocabolario acquisito.
Così come noi usiamo un linguaggio già esistente per esprimere i nostri
pensieri, l'improvvisatore usa e connette frasi da un idioma già noto. Il modo in
cui una persona mette assieme le parole, gli dà uno stile di conversazione e più
ricco sarà il suo vocabolario, meglio sarà attrezzato per esprimere se stesso. Allo
stesso modo, la maniera in cui un musicista connette le sue frasi, gli dà uno stile
improvvisativo e più ricco sarà il suo vocabolario, meglio potrà esprimersi.
Una volta che siamo a nostro agio con un linguaggio, difficilmente si
pensa al linguaggio stesso quando lo si usa. Semplicemente viene fuori. In musica
si pensa quando si studia, quando si suona invece l'istinto dovrebbe prendere il
posto della ragione. Questo dipende dal grado di conoscenza del linguaggio, perciò
all'inizio magari si è ancora un po' legati a certi ragionamenti che cedono il posto
all'istinto man mano che si diventa padroni dell'idioma. E' necessario dunque costruirsi
un vocabolario il più vasto possibile e in continuo aggiornamento sia in termini
d'idee (frasi) che di brani (standard). In questo spazio ci occuperemo di fraseggi
presentando delle idee solistiche ispirate al jazz e al blues.
Queste prime cinque frasi sono degli esempi di composizione melodica sulla
scala blues di MI (mi, sol, la, sib, si, re) attorno alle cinque diteggiature
chitarristiche e illustrano la tipica risoluzione della terza minore (sol)
sulla terza maggiore (sol#).
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Data pubblicazione: 25/12/2003
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