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Guido Russo
Spirit Guajira
Machiavelli Music Production (2013)
1. Quasi Mistica
2. Calle Miguel Claro
3. I am you
4. Circa e durmi'
5. La mia faccia migliore
6. Soul eyes
7. A thousand words
8. Spirit Guajira
Guido Russo - contrabbasso, basso elettrico, loops programming Patrizia Di Fiore - voce Ileana Mottola - voce Simona De Rosa - voce Carlo Lo Manto - voce Marcello Coleman - voce Antonio Perna - piano Paolo Sessa - piano Peppe Cozzolino - piano Enzo Grimaldi - piano Armanda Desidery - piano rhodes Mimmo Langella - chitarra elettrica Gianfranco Campagnoli - tromba Daniele Sepe - flauto Roberto Natullo - flauto Annibale Guarino - sax Emilio Silva Bedmar - sax soprano Lello Carotenuto - trombone Gianluca Brugnano - batteria Agostino Mennella - batteria Sergio Di Natale - batteria Pasquale De Paola - batteria Giovanni Imparato - percussioni José Antonio Molina - percussioni
Già dal titolo dell'album il compositore e bassista Guido Russo delinea in
maniera chiara temi e suggestioni di questo nuovo progetto.
L'artista partenopeo ha già al suo attivo collaborazioni con diversi jazzisti italiani
e anche con alcuni nomi della musica pop. L'omaggio verso la musica popolare cubana
sottende l'intero album anche se filtrata ovviamente da suggestioni provenienti
da altri ambiti musicali.
Il timbro pastoso, rotondo e brillante del basso elettrico accompagna con gusto
offrendo un sapore molto "funky" all'intero lavoro, ritagliandosi ampi spazi per
diversi assoli.
L'omaggio però non è solo verso Cuba ma in generale alla musica latina.
Lo accompagnano in questa avventura una nutrita schiera di musicisti. Da segnalare
l'ottima prova di Patrizia Di Fiore alla voce che si muove a suo agio tra italiano,
inglese e napoletano. "Quasi mistica" risente di influenze "fusion" con il piano fender rhodes
ben in evidenza. "Circa e durmi'" segna l'incontro tra jazz e musica tradizionale napoletana.
"La mia faccia migliore" strizza l'occhio alla bossa nova brasiliana evidenziando
la versatilità di Patrizia Di Fiore.
Segnaliamo "Soul eyes" di Mal Waldron, una delle poche tracce strumentali,
arrangiata in chiave jazz-fusion.
Nicola Barin per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 10/08/2015
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