Ok ok ok, e rieccoci qui per continuare le nostre escursioni nei meandri del sistema tonale. Dopo la scappatella tra i modi, temo sia ora di riprendere la retta via e parlare un po' di accordi (quelli veri), di gradi, di scale e di tonalità. Anzi, direi di aprire subito con una domandina semplice semplice, ovvero:
parlando di sistema tonale, quanti tipi di accordi possiamo produrre ?
Il sondaggio:
- Dunque, E7 per G9 più Am11 meno C maj 7 e diviso per.... che ne so... un migliaio ?.
- Ma no ! E7 meno G9 più Am11 per C maj 7. Quindi sono un centinaio circa
- E i bemolli ? quelli con i bemolli non li contate ? Sono un bel 200 solo loro
- Solo i bemolli ?!? e i diesis ? fai almeno 400 + quelli normali
- Li ho contati. Sono 1.347.879. Ah, in Euro ?!? Dunque, diviso 1936,27 sarebbero....
Ok, idee confusissime. I tipi di accordi possibili sono 6. Si sono SEI. Inutile che fate quella faccia lì. Dobbiamo naturalmente distinguere tra "tipo di accordo" e la veste con la quale lo presentiamo. Per esempio G9 e G !3 9b sono lo stesso tipo di accordo, ma anche C7 e F7 o Eb9# sono lo stesso tipo di accordo, ovvero un accordo di settima di dominante. Allo stesso modo, Cmaj 7 e Ab maj 7 sono lo stesso tipo di accordo, mentre invece Am7 e Am6 sono due tipi di accordi diversi.
Ah, ma allora..eppure..ma io avevo capito che..
Calma. Gli accordi si distinguono per funzione e per tipo di estensioni supportate. Un minore settima non supporta le stesse estensioni di un minore sesta. Ok, specchiettone chiarificatore:
tipo |
siglato (in C) |
note strutturali |
estensioni e\o alterazioni |
Maggiore |
|
F - 3M - 5G |
6M, 7M, 9M |
Minore |
|
F - 3m - 5G |
6M, 7M, 9M, 11G |
Minore 7 |
|
F - 3m - 5G - 7m |
9M, 11G |
Dominante |
|
F - 3M - 5G - 7m |
5alt (+ e -) 9M e 9alt (+ e -) 11G, 11#, 13M e 13m (in pratica TUTTO tranne la 7M) |
Semidiminuito |
|
F - 3m - 5dim - 7m |
9M, 11G, 13m |
Diminuito |
|
F - 3m - 5dim - 7dim |
7M, 9M, 11G, 13m |
A prima vista, alcune cose possono sembrare assurde. Per esempio, vediamo che l'accordo di settima diminuita accoglie una settima maggiore. Due settime ? ebbene si. Il minore settima non contempla la 13 ? pare di no. Ricordiamoci che stiamo parlando di tonalità e quindi di funzioni degli accordi. In un contesto atonale, un minore settima accoglie più che favorevolmente la 13M. Sempre in un contesto atonale, possiamo vedere accordi maggiori con la 7M e l' 11#. Ma anche accordi ombrosi come un minore 6b e via dicendo. All'interno di una tonalità invece dobbiamo sempre fare i conti con chi arriva prima e chi arriva dopo. Una 13M su un minore settima, accordo tipicamente di sottodominante, anticiperebbe la sensibile che è propria invece della dominante. Questo discorso lo abbiamo già esposto nelle prime lezioni. In una banalissima sequenza II - V - I un m7 13
potrebbe annebbiare il senso delle vostre frasi. Questa è la teoria. Io personalmente negli spaghetti alla carbonara spesso metto il peperoncino al posto del pepe. Mi piace così.
Io mi sparo... Calma calma.... Riassumendo potremmo dire che gli accordi si possono mettere giù come si vuole, ma nella sostanza quelli possibili sono sei. Dopo la panoramica, e rimessici dalla rivelazione, andiamo a conoscerli nel dettaglio e vediamo anche qualche sano trucchetto di tipo "artigianale".. Il Maggiore Come abbiamo visto, è rappresentato dal semplice simbolo della fondamentale (C). Quando vedete una semplice sigla "C" dovete pensare ad una banalissima triade, ma che può armonizzare tutte le note viste sopra. In genere, volendo aggiungere una nota, tanto per evitare sonorità da spiaggia, si mette la sesta. Questo dà la possibilità di armonizzare comodamente la fondamentale. Guardate qui
Armonizzare la fondamentale con un accordo con la settima maggiore crea un piccolo inconveniente, ovvero il semitono tra la settima e la fondamentale. Per chi deve cantare la fondamentale, la settima maggiore può rappresentare un problema, specie se si trova alla stessa altezza. L'accordo di "default" è quindi il "sesta".Quando volete una settima maggiore dovete indicarlo. Sono comunque frequenti, anche nella scrittura per fiati, disposizioni come quelle indicate qui di seguito dove fondamentale e settima maggiore vengono messe a contatto apposta per ottenere una certa sonorità. Si tratta di un classico "block chord" La seconda disposizione funzionerà sicuramente. La prima invece vi darà una sonorità particolare. Può piacere oppure no. Sul pianoforte suona benissimo.
Altre possibilità sono date dalle sonorità 6\9, tipiche della musica brasiliana. Queste disposizioni, decisamente chitarristiche, sono state gentilmente fornite dal mio amico Alberto Colombo. Notate l'uso dell'intervallo di quarta:
E perchè no ? non mi ricordo di aver mai visto un siglato tipo "6 Maj 7 " o simili, ma ricordo benissimo una disposizione del genere. Notate anche qui la disposizione per quarte:
Certamente non nella musica di Armstrong, ma è ovvio che l'accordo maggiore può reggere benissimo una 11a eccedente. In particolare se l'accordo ha una settima maggiore. Questa sonorità appartiene chiaramente ad un jazz relativamente recente e va impiegata con attenzione: Il Minore
L'accordo minore è in genere un accordo di Tonica. Non che non si possa usare in altri ruoli, ma a differenza del minore settima non si presta al ruolo di "accordo di sopratonica", semmai a quello di sottodominante. Questo perchè le sue estensioni, la sesta e la settima maggiore, diventerebbero presto la terza e la 11 eccedente del successivo accordo di dominante... Niente in contrario, per carità. Io uso spesso questa soluzione per le mie composizioni, ma sappiate che la vostra cadenza II - V - I, utilizzando un minore sesta, diventa un V - V - I, in quanto il minore sesta verrebbe inteso come una sorta di rivolto del V grado. Il suo ruolo naturale quindi, è quello di tonica, o comunque bersaglio di una qualche cadenza. Come per il maggiore, l'accordo di "default" è il "sesta", e troveremo gli stessi problemi visti in precedenza per armonizzare la fondamentale
Come per il maggiore, potete sbizzarrirvi come volete, combinando note dell'accordo e estensioni come più vi piace, stando naturalmente attenti ad alcuni trabocchetti. Per esempio, se la melodia da armonizzare si presenta con una bella terza, evitate di mettere al canto la nona. Renderebbe difficile l'intonazione e confonderebbe ulteriormente le già confusissime idee di chi canta. Alcune posizioni tuttavia sono decisamente suggestive: Il minore settima
Decisamente più versatile, il minore settima si presta a qualsiasi ruolo: tonica, sottodominante, sopratonica. Unica limitazione, la sesta maggiore. Inutile negare che suoni bene, ma se il vostro minore settima ricopre il ruolo di accordo di sopratonica, ovvero un II di qualcosa, non inserite la sesta maggiore, in quanto (ripetuto mille volte) anticiperebbe la sensibile del successivo accordo di dominante. Se poi lo volete fare apposta perchè vi piace così, nulla da dire.
Come per il minore, attenzione al "cozzo" tra terza minore e nona maggiore. E' bellissimo tra le voci interne, decisamente meno al canto. Dominante
Sulle dominanti ci siamo già soffermati in occasione dell'accordo di tritono. Come certamente (??) ricorderete, le 100.000 alterazioni ed estensioni possibili vengono "rammucchiate" in cinque differenti aree, o se preferite "scale". Un accordo di dominante, eccettuata la settima maggiore, può sostenere tutto, ma non certamente tutto insieme. Sono sicuro che le aree ve le ricordate subito così a memoria MA un ripassino non guasta:
accordo (fondamentale C) |
area |
porta dentro |
C 9 11# 13 |
bachiana 5a sopra |
9M, 11#, 13M |
C7 alt |
bachiana semitono sopra |
9alt, 5 alt |
C 9 5 alt |
esatonale |
5 alt, 9M |
C 9alt |
diminuita (T - 1/2 T) su 3M, 5G, 7m, 9m |
9alt, 11#, 13M |
C sus |
scala maggiore (no 3a) |
9M, 11G, 13M |
Certamente una simile ricchezza non può essere gestita "alla carlona" ma con un minimo di oculatezza.. Sconsiglio quindi di buttar dentro accordi eccessivamente densi e limitarsi invece a poche semplici estensioni e/o alterazioni. Meglio prestare attenzione a "come" sistemate le voci piuttosto che a "quante" ne mettete. Prima di decidere quale area usare, guardate con attenzione la regione di riferimento (minore o maggiore) e l'accordo di sottodominante o di sopratonica che di solito precede..
Semidiminuito
Detto anche "minore settima quinta bemolle" oppure "accordo della nonna peppa", è un accordo prevalentemente utilizzato come sopratonica, ovvero come II grado di qualcosa. Rivoltato, assume le sembianze di un m6 e utilizzato con intelligenza permette degli agevolissimi voicing per il II V I. E' sufficiente abbassare la sua settima di un semitono per ottenere una settima diminuita e quindi in definitiva un accordo diminuito, comoda sostituzione della dominante: Settima diminuita
Da sempre rimedio contro tutti i mali (specialmente per gli arrangiatori), il diminuito è sostanzialmente un suono di "dominante", nel senso che ne è la più logica sostituzione. Per riassumere le sue estensioni, potremmo dire che sopra ad un accordo diminuito possiamo mettere un altro accordo diminuito "un tono sopra". La somma dei due accordi ci dà la scala diminuita, una scala ottofonica che procede con il passo Tono - Semitono
L'accordo di settima diminuita non addiziona la sesta maggiore, bensì la settima diminuita (sennò perchè chiamarlo così) che, ovviamente, è uguale ad una sesta. Sbagliato quindi affermare che esistono due seste (una minore e una maggiore) ma semmai che esistono due possibili settime: una diminuita e una maggiore. Lo so è complicato ma non è colpa mia. E' una accordo fatto così ma bisogna volergli bene lo stesso, anche perchè è in grado di fornire sonorità veramente forti. Provate a suonare queste disposizioni: Concludendo
Nel sistema tonale sono contemplati sostanzialmente 6 tipi di accordi, ai quali potete mettere il vestitino bello, quello brutto, l'abito per la festa o il look casual. Quello che conta naturalmente è trovare l'armonizzazione più efficace, la sequenza più golosa, e naturalmente il voicing, ovvero la disposizione delle voci. Chiaro che quest'ultima ha una fondamentale importanza e risente dello stile, dello strumento che suonate, della vostra personalità e di come vi siete messi i calzini quel giorno. Un brutto voicing renderà il vostro accordo poco chiaro e inefficace, e una posizione iniziale sbagliata comprometterà l'intera concatenazione. Ciò che è possibile su un pianoforte potrebbe essere impossibile su una chitarra, e quello che suona bene su un organo Hammond non avrà lo stesso impatto attribuito ad una sezione di fiati. E' una arte a parte, che ovviamente meriterebbe pagine e pagine di approfondimenti e che "abbisogna" di miliardi di ore di sperimentazione, le quali (finalmente) porteranno a comodi e ragionevoli automatismi. Un argomento affascinante che (forse) approfondiremo in seguito. Sono ovviamente a disposizione per chiarimenti. Buon lavoro e "alla prossima".
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COMMENTI | Inserito il 18/2/2011 alle 12.32.44 da "brio.flavio" Commento: Ciao Giò, le tue lezioni mi sono sempre piaciute tanto. Sei il mio insegnante "preferito". Di questa ultima però stento a capire una cosa... io ai miei allievi insisto sempre nel dire che gli accordi sono 4: magg, min, dom, semidim. Non comprendo la distinzione che fai tra accordi minori e minori settima... sono lo stesso accordo... inoltre il diminuito che tu citi in sesta posizione io lo vedo come appartenente alla schiera degli accordi di dominante essendo che A7 = Bbdim. Ciao e buona giornata Flavio | | Inserito il 19/2/2011 alle 15.52.03 da "info" Commento: ciao, grazie per gli apprezzamenti
no, gli accordi sono proprio 6, e del resto non l'ho inventato io :-)
l'accordo minore è un accordo di Tonica, e la sua funzione in genere è quella, e tende ad addizionare 6a e 7a maggiore. l'altro, il minore settima, è un accordo tendenzialmente di sottodominante, usato sul 2o grado, e di regola ha la 7a minore. troverai molto raramente un minore 6a come accordo di sottodominante sul secondo grado. ovvero, il II V I si fa con m7, dominante e tonica, e non con m6(o settima maggiore), dominante e tonica.
il diminuito invece , pur essendo anche una comoda sostituzione dell'accordo di dominante, fa casa a sè, e viene identificato come accordo a parte. ovvero una semplice triade diminuita che puo sostenere una settima diminuita. non è quindi un semplice "vassallo" della dominante ma ha vita propria.
spero di aver risolto qualche dubbio e ti ringrazio .
ciao ciao
Gio Rossi
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Data pubblicazione: 22/07/2005
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