Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�
INDICE LEZIONI

Lezione 10: Appunti di armonia 10 - I modi
di Gio Rossi
info@giorossi.com

Uso dei modi
H
o ricevuto 12.568 richieste di una lezione sui modi. Ho dovuto ignorare queste richieste fina ad ora perchè le cose vanno fatte con ordine, ma finalmente, il momento è giunto. Temo che comunque non si tratterà di una affare perchè i modi sono una cosa seria, e il loro utilizzo può essere un tantino più vasto di quello che ci si aspetta. Quindi, affari vostri, io mo' spiego...

Un pò di storia
E
bbene sì, il jazz è una gran bella cosa, l'America ci avrà anche regalato il Duca e il Conte ma la storia della musica (occidentale) si perde qui, nella vecchia Europa. Nel 1492, anno in Colombo scopri l'America (con immensa gioia degli indigeni) in Europa erano già successe una sacco di cose. Solo un pelo più tardi (tra il 590 e il 604) Papa Gregorio Magno avrebbe raccolto i canti e i testi adottati nelle messe cristiane, che da lui presero il nome di "Gregoriani". Ascoltare oggi un canto gregoriano può sembrare poco entusiasmante (se è per una cenetta intima, lasciate perdere), ma è sicuramente interessante farsi un'idea delle scale in uso all'epoca, i cosiddetti "modi gregoriani". E' possibile ascoltare un canto, e scoprire (magari alla fine) che per il tutto il brano è stata usata una scala fatta in questo modo:

Che scala è questa? E' una scala maggiore, perchè ha la terza maggiore. Tuttavia, non ha la Sensibile, perchè il suo VII grado dista un tono dalla Tonica. Analogamente, è possibile imbattersi in una scala del genere

Si tratta di una scala minore perchè la terza è minore. Tuttavia, non è una scala minore naturale, ne' armonica ne' tantomeno melodica, perchè ha il VII grado minore e il VI maggiore.

L'uso di queste scale era condizionato da una serie di regole di condotta melodica. Due quarte consecutive per esempio erano impensabili. Un intervallo di quarta eccedente era assolutamente inintonabile. Non esistevano i cromatismi, ne' era possibile pensare ad una modulazione, concetto del tutto inutile in quell'epoca. Semmai, i vari modi potevano venire "alterati" di tanto in tanto con l'introduzione, per esempio, di "sensibili" temporanee o altre note tendenti a creare qualche effetto. Ricordiamo che si trattava comunque di semplici monodie. La polifonia era pieno futurismo. Per non parlare della scrittura. Tutta da inventare e piena di simboli tendenti a dare indicazioni sul come piuttosto che sul cosa.

Certo oggi è tutto un altro andazzo. Scrittura musicale semplicissima,sistema temperato, tonalità, dodecafonia, strumenti di prim'ordine e corrente elettrica. Diciamolo, si vive un pochettino meglio. Se non altro, le nostre cenette intime hanno qualche chance in più. Che ce ne facciamo allora di scale e modi utilizzati secoli fa ? Per fare che ? il Gregoriano con le Fender a palla e i ritmi Jungle ? Vediamo varie proposte:

  1. Li usiamo al posto delle droghe leggere. L'effetto è quello

  2. Li usiamo quando arrivano i parenti a casa, così smammano

  3. Ho ascoltato un canto gregoriano ed era pieno di riverbero. Ma allora il riverbero ce l'avevano...

  4. Li eliminiamo. Tanto abbiamo la scala blues che funziona dappertutto.

  5. Li integriamo nel sistema tonale. Qualcosa vien fuori

Io direi di integrarli. Come dice un mio amico, (parlando però di donne), non si butta via niente. In realtà, l'uso dei modi è di fondamentale importanza per giustificare la presenza di certi accordi all'interno di una tonalità. Vediamo intanto quanto sono sti' modi, come sono fatti e come si chiamano... Per un esame comparativo, li rappresenteremo tutti con la fondamentale DO e noteremo le differenze rispetto alla scala maggiore e alla minore naturale, che dovrebbero esserci un po' più familiari

Ionico:
E' del tutto uguale alla scala maggiore

Dorico:
E' una scala minore, con il VI grado maggiore

Frigio:
E' una scala minore con il II grado minore

Lidio:
E' una scala maggiore con il IV grado aumentato

Misolidio:
E' una scala maggiore con il VII grado minore

Eolico:
Corrisponde alla scala minore naturale

Locrio:
E' una scala minore con il II grado minore e il V grado diminuito

Se volete la vita facile, potete trovare questi modi comodamente sistemati sui tasti bianchi del pianoforte, secondo questo specchietto...

Il modo giusto al momento giusto:
Considerare i modi come "scale che partono dal tot grado della scala maggiore" è comunque un grossolano errore. Per spiegarmi meglio, si tende a considerare G misolidio come "C maggiore partendo da G" oppure E frigio come "C maggiore partendo da E". In realtà, G misolidio è proprio G misolidio e basta, e la sua tonica è G, e così per agli altri modi. Se volessimo creare delle particolari atmosfere, potremmo decidere di cambiare modo e vedere cosa succede. Provate a cantare "fra martino campanaro" in C maggiore, e poi fatelo usando C lidio...

C maggiore

C lidio

Ora provate a utilizzare le note che vi fornisce C eolico e poi C frigio...

C eolico

C frigio

Terribile eh? Costruire una melodia su un modo piuttosto che su un altro può portare a risultati fantastici, oppure vomitevoli, o ancora strani. L'atmosfera del brano può divenire triste, allegrotta, rotonda, quadrata, squinternante o quello che volete. Anche nell'improvvisazione, la scelta del modo e delle armonie sottostanti può caratterizzare un brano in una maniera o in un'altra. Tuttavia, prima di capire cosa fare durante l'improvvisazione, sarebbe meglio capire come utilizzare i modi in fase di composizione. Vediamo un esempio:

Sembra tutto chiaro tranne quel F# alla 2a misura. Vi giuro che stavolta non è un errore di stampa. Che ci fa un F# semidiminuito in C maggiore? Vediamo alcune possibili risposte.

  • Chiaro, è la sostituzione di un D 9 che andrebbe a G... che però non ci va perchè... mah, non ci va.

  • Chiaro, è il II del III, che però prima di arrivare al terzo passa per il IV perchè...è minore (bah)

  • Chiaro, è un accordo alterato di F che sotto la spinta del cromatismo va a...F ? ma no, va a G...

  • Qui non è chiaro nulla. Dai Gio Rossi spiega che non ce la faccio più.

Ok, tenetevi forte. Quel F# semidiminuito non è altro che il IV grado preso dal modo lidio di C. Ovvero, per quel breve tratto ho operato un cambio di modo, ma al posto del consueto minore naturale ho usato il lidio. Beccatevi questo ora..

Per quanto possa sembrarvi assurdo, questo esercizio è in C maggiore. Alla seconda misura, il IV e il VII grado sono presi in prestito dal modo Eolico, alla quarta misura ancora un IV del lidio, alla settima misura abbiamo usato un VII e un III derivati dal Dorico, e all'ottava un VI e un II derivati dal Frigio.

Pro e contro:
G
li accordi della settima e ottava misura, in fondo, sarebbero giustificabili anche come seste napoletane, se andassero alla regione di competenza. Se quel Bb della settima misura andasse a A minore, potrebbe benissimo essere relazionato come II alt / VI, e così per gli altri. Eb potrebbe essere un II alt del II, Ab un II alt del V e Db un II alt del I. Dato che però non sono seguiti dalla regione di appartenenza, dobbiamo identificarli come "accordi derivati dai modi". Idem dicasi per quella finta cadenza II - V della seconda misura. II - V di cosa? Non appare un Eb e neppure qualcosa che gli somigli. Anche questi sono accordi derivati dai modi.

Riassumendo:
I
n una tonalità è possibile inserire accordi tramite un cambio di modo. Questi accordi non sono strutture subordinate, come per esempio le dominanti secondarie, ma veri e propri accordi diatonici, appartenenti a pieno titolo alla tonalità.
Certo, ragionare in C maggiore, tutto sommato, è facile. Ma che succederebbe se la tonalità fosse, per esempio.. E maggiore? vediamo un caso tipico...

Melanzane alla parmigiana:
M
ettendo ordine tra i vinili avete ritrovato la ricetta per le melanzane alla parmigiana di vostra zia, e dal momento che attendevate la bellissima inglesina conosciuta durante la "marchetta" alla convention, decidete di fargli una sorpresa. Chissà che la pappa "Made in Italy" non funzioni.. Siete quindi alle prese con fornelli e fornellini quando suona il campanello. Strano, l'attendevate tra una mezz'oretta. Grembiule e patine andate alla porta. L'inglesina non c'è. C'è invece un Terminator inviatovi direttamente da Gio Rossi per stabilire se avete studiato o meno i modi gregoriani.

T: Uomo, dimmi immediatamente le note di G misolidio

Voi: chiaro, G, A, B, C, D, E, F (tasti bianchi, facile và...)

T: Uomo, dimmi ora le note di E lidio

Voi: azz.. lidio eh ? dunque, E, poi F....ANZI NO F # (scusa scusa), G#, A.... perchè mi guardi così... non è A ?

La situazione sta precipitando, anche perchè il Terminator estrae un mega disintegratore al plasma e lo punta sulle vostre melanzane...

T: Uomo, le note di E lidio

Voi: Ok, ok, ce le ho E, F#, G#, A#, B,C#, D, E........... (speriamo)

T: D#....

Il Terminator spara una scarica di plasma sulle vostre melanzane, riducendole in poltiglia e se ne va. Voi rimanete in grembiule, pattine, melanzane andate e odore di bruciato in tutta la casa. L'inglesina arriverà a momenti.....

Un disastro evitabile:
C
erto non è facile pensare a E lidio così su due piedi. Eppure il sistema c'è, ed è pure semplice. Se è vero che un modo è un modo e non è una scala maggiore presa da un altro punto, è anche vero che le melanzane alla parmigiana costano tempo e fatica e tanto vale non andare troppo per il sottile. Ordunque, seguendo lo specchietto esposto in precedenza, possiamo stabilire che il modo lidio si trova sul IV grado di una scala maggiore. E è il IV grado di B maggiore, per cui le note di E lidio sono le stesse di B maggiore, ovvero E, F#, G#, A#, B#, C#, D#, E. Lo stesso varrebbe per D misolidio. Il misolidio si trova sul V grado della scala maggiore. Per cui le note di D misolidio sono le stesse di G maggiore, ovvero D, E, F#, G, A, B, C, D.

Altri esempi:
Vediamo altri casi. Le note di E dorico quali sono? Il dorico si trova sul II grado di una scala maggiore, per cui le note di E dorico sono le stesse di D maggiore, ovvero E, F#, G, A, B, C#, D. E. Infatti, se prendiamo le stessa note e partiamo da D otteniamo D maggiore. Ancora, le note di F frigio quali sono ? il frigio si trova sul III grado di una scala maggiore, per cui le note di F frigio sono le stesse di Db maggiore, ovvero F, Gb, Ab, Bb, C, Db, Eb, F.

E poi ?
E
poi potremmo parlare dell'utilizzo dei modi per l'improvvisazione. Si tratta ovviamente di un altro paio di maniche, che poco ha a che fare con l'utilizzo dei modi per ricavare accordi da inserire nel sistema. Cominciate a studiare i modi e a praticarli in tutte le tonalità. Poi ne parleremo, ok? Il seguito di questa lezione, con l'approfondimento sull'uso dei modi a breve.

Sono naturalmente a disposizione per tutte le angosce, gregoriane o meno.






Le altre lezioni:
22/07/2005

LEZIONI (Armonia): Appunti di Armonia n° 12: accordi, scale, gradi, tonalità (Giò Rossi)

07/02/2005

LEZIONI (Armonia): Appunti di armonia n° 11: I modi e l'improvvisazione. (Giò Rossi)

02/10/2003

LEZIONI (Armonia): Nuova lezione di armonia. Accordi alterati, sesta napoletana e...(Giò Rossi)

26/01/2003

LEZIONI (Armonia): Due esaurienti lezioni sulla fantomatica sostituzione di tritono e ... sulla bruschetta! (Giò Rossi)

10/08/2002

LEZIONI (Armonia): Cadenze "da minore" verso un maggiore? Pare si possa, grazie alla scala di...Hauptmann (Gio Rossi)

05/04/2002

LEZIONI (armonia): Esercizi di armonia: allegato alla lezione 5.

31/12/2001

LEZIONI (armonia): Le modulazioni e le regioni secondo il parere della...zia!

22/09/2001

La scala minore è più bella della maggiore? Il risotto è più buono della pasta? Dipende...(armonia)

09/09/2001

Gli intervalli. Un intervallo è il momento della merenda, lo spazio tra due tempi di una partita di calcio e...la distanza fra due note (Armonia)

02/08/2001

Relazioni tra gli accordi di una tonalità e la scala generatrice. (armonia)

02/06/2001

Gio Rossi ci conduce con semplicità e precisione nei meandri dell'armonia. Si comincia con: il sistema tonale.







Inserisci un commento

© 2001, 2004 Jazzitalia.net - Gio Rossi - Tutti i diritti riservati

© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


COMMENTI
Inserito il 16/2/2009 alle 13.50.34 da "francescobragagnini"
Commento:
Ciao Gio'!!!
Complimenti per le tue lezioni ..simpatia preparazione e chiarezza fanno di questa rubrica una dispensa di nozioni utilissime.
Mi sono accorto che sulla scala di e lidio c 'e il b# (lezione numero 10 sui modi .. quando arriva il terminator..)
Francesco B.
 

Questa pagina è stata visitata 51.711 volte
Data pubblicazione: 19/06/2004

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti