Presentazione
Bene, come annunciato,
ecco una dispensa per schiarire eventuali momenti di nebbia
sull'argomento "intervalli". Ricordo a tutti che è totalmente
inutile studiare armonia o composizione o altro se prima di tutto non si
possiede una perfetta conoscenza dei fondamenti di teoria. E' come
pretendere di preparare un piatto di spaghetti alla carbonara senza aver
chiarito il concetto di "pancetta". Questa dispensa serve a
chiarire quella fetta della teoria che si chiama "intervalli".
Si parte.
Chiamiamo intervallo il
momento della merenda, lo spazio tra due tempi di una partita di calcio,
e la distanza fra due note. Facciamo un esempio:
Questa è una scala di Do maggiore. E' innocua, non
morde. Serve solo a farci capire. Le note Do e Sol distano tra loro di
5
posizioni (Do e Sol compresi). Diremo quindi che l'intervallo tra di
loro è una 5a.
Re e Fa invece distano di 3 posizioni. Diremo
quindi che l'intervallo tra di loro è una 3a. Più semplice di così
non ce la faccio.
Il Do all'inizio e quello alla fine distano 8
posizioni. Trattasi quindi di una 8va. Se a questo punto riuscite a
capire che intervallo è Re - Si siete a posto, altrimenti ci
vediamo al bar. Bianchetto e briscolone.
Attenzione agli spostamenti di ottava delle note. Il
primo Do - Mi è una 3a, il secondo Do -
Mi è una 6a
Con una partitura davanti, la differenza tra i due Do
- Mi è evidente. Senza parte, occorre chiarire in che direzione va
inteso l'intervallo, ovvero se è "in Sù" o "in
Giù". Per convenzione si intende "Sù" (ascendente). In
caso contrario, meglio specificare (discendente)
I rivolti.
Gli intervalli si possono anche rivoltare. Ovvero, la
nota più bassa viene spostata sopra o la nota più alta sotto.
Insomma, un ribaltone.
Ora analizziamo la situazione:
Mi - Do è una 6a mentre il suo rivolto, Do -
Mi è una 3a.
Fa - Do è una
5a mentre il suo rivolto, Do - Fa è una 4a.
Il messaggio è questo:
Regola Aurea N. 1
La somma di un intervallo con il suo rivolto dà 9.
Chiaro. 6 + 3 = 9 4 + 5 = 9.
Altri
esempi: Do -Si è una 7a mentre Si - Do
è una 2a. 7 + 2 = 9.
A che serve 'sto giochetto? Serve, serve, dico io. Non tanto per fare
una somma, quanto per fare una sottrazione. Poniamo un caso frequente:
Finale dei campionati mondiali, un minuto al calcio
di inizio, pop corn, birre, salatini pronti. State per sedervi sulla
poltrona quando suonano alla porta. E' un Quaqquariano (un abitante del
pianeta Quaqquaria) che, in visita sulla Terra, ha deciso di venire a
vedere come ve la cavate con gli intervalli.
«Salve, sono Qwrz del
pianeta Quaqquaria. Mi dica subito quale è il rivolto di Do - Sol, che
è una 5a».
Voi rispondereste «Ma è ovvio, 9 - 5 =
4, quindi Sol - Do, rivolto di Do - Sol, è una 4a».
Arriva un altro
Quaqquariano e insiste. «Va bene, ma se invece avessimo detto
Do
- La?»
E voi tranquilli: «Guardi, ho la partita.
Do -
La è una 6a. 9 - 6 = 3 quindi il suo rivolto, La -
Do è una 3a.»
I Quaqquariani se ne vanno e voi vi godete la partita.
Facile no? Andiamo avanti con le constatazioni.
Categorie di intervalli
Do - Fa
è una 4a. Anche Fa - Si è una 4a,
eppure le due quarte non "suonano" uguali. Potrete stabilire
che una è aspra e l'altra dolce, una triste e l'altra gioiosa, una
verde a l'altra gialla, insomma, quello che volete, ma di sicuro non
potrete affermare che sono uguali. In realtà, Fa - Si è più larga di
Do - Fa. Approfondiamo:
L'intervallo
Do - Mi nella scala di Do maggiore è una 3a. Anche l'intervallo
Do - Mib nella scala di Do minore è una 3a, ma non è uguale.
Do - Mib è più piccola: dista un tono e
mezzo e non due toni, come invece accade per Do - Mi.
Stessa cosa per Do
- La (4 toni e mezzo) e Do - Lab (4 toni e basta)
L'intervallo Do - Fa
(4a) invece non cambia e neppure Do - Sol (5a).
Distinguiamo allora due categorie:
-
Gli intervalli di 4a, 5a
e 8va non risentono del
cambiamento di Modo (scala maggiore / scala minore) e pertanto li
chiameremo GIUSTI o Perfetti (va di moda Giusti)
-
Gli intervalli di 2a, 3a, 6a
e 7a si dicono
MAGGIORI
se corrispondono al modello della scala maggiore o MINORI se
corrispondono al modello della scala minore.
Lo so. La seconda non cambia. Viene messa comunque
nella categoria maggiori/minori. Tra poco chiariremo il perchè.
Regola aurea n. 2
Il rivolto di un intervallo maggiore è minore, e
viceversa.
Il rivolto di un intervallo giusto è giusto
Do -
La è una 6a maggiore. Il suo rivolto La - Do
è
una 3a (9 - 6 = 3) ed è minore.
Do - Fa è una 4a giusta e
il suo rivolto, Fa - Do è una 5a giusta.
Quanto all'intervallo di 2a,
ecco la spiegazione: Do - Si è un intervallo di 7a maggiore
e il suo
rivolto Si - Do "deve" essere un intervallo di
2a minore. se avessimo messo la
seconda nella categoria "giusti", la Regola Aurea n. 2 sarebbe
saltata, complicandoci la vita oltre i limiti tollerabili.
Sorge quindi il
dubbio: esattamente, quanto è
grossa una 7a minore, o una 2a maggiore? Ecco qui uno specchietto con
le distanze, in toni e semitoni, dei vari intervalli:
Le distanze sono ovviamente riferite a
Do, la prima
nota della scala, e servono solo come modello. Per sapere che intervallo
è (uno a caso) Re - Fa, devo semplicemente capire se è
"largo" due toni o un tono e mezzo. Dal momento che
Re - Fa
dista un tono e mezzo, posso affermare che si tratta di una 3a
minore,
esattamente come Do - Mib.
Re - Fa#, invece, è una 3a maggiore (due toni). Stessa cosa se volessi
sapere che tipo di 3a è Mi - Sol oppure Reb -
Fa.
Ciccioni e magrini.
Tutto qui? Illusi.
Anche le 5e e le 4e si possono
allargare o restringere, e perfino gli intervalli maggiori/minori
possono essere modificati. In poche brutali parole:
Un intervallo giusto può diventare
ECCEDENTE o
DIMINUITO, basta allargarlo e restringerlo di un semitono
Do -
Sol è una 5a giusta, e Do# - Sol è una
5a diminuita.
Mi - La è una 4a giusta e Mi - La#
è una 4a
eccedente
Un intervallo minore può diventare
diminuito, un
intervallo maggiore può diventare eccedente
Do -
Si è una 7a maggiore, Do - Sib è una
7a minore, Do# - Sib è una 7a diminuita.
Do - La è una 6a maggiore, Do -
La# è una 6a eccedente.
Da un punto di vista burocratico/teorico, un
intervallo potrebbe essere allargato o ristretto a piacere. Tanto per
capirci, una sesta potrebbe essere quintuplamente eccedente o
squilionardicamente diminuita. E' chiaro che alcune cose hanno senso e
altre no. In casi estremi, si arriva al "più che eccedente" o
al "più che diminuita". Più per Quaqquariani che per
Jazzisti.
Regola Aurea n. 3
Il rivolto di un intervallo eccedente è diminuito, e
viceversa.
Fa -
Do# è una 5a eccedente, Do# - Fa è una
4a
diminuita
Riassunto delle regole auree:
La somma di un intervallo con il suo rivolto
dà 9
Il rivolto di un intervallo giusto è
giusto
Il rivolto di un intervallo maggiore è minore
e viceversa
Il rivolto di un intervallo eccedente è
diminuito e viceversa
Bestiario
Ecco alcuni degli errori più clamorosi a proposito
di intervalli:
-
Do - Re# distano un tono e mezzo quindi si
tratta di una 3a minore.
Da fucilazione immediata. Gli intervalli si
calcolano considerando i NOMI delle note. Do e Re, metteteci tutti i # o
i b che volete, sarà sempre una 2a. In questo caso, una 2a
eccedente. Do - Mib, invece, è una 3a minore
-
Do - La è una 6a normale, anzi no, giusta.
Da
ergastolo. Gli intervalli giusti sono la 4a, la 5a e l' 8va. Gli altri
sono maggiori o minori. Quelli "normali" non si sa cosa siano.
-
Se c'è un # sono eccedenti. quelli con il b
sono minori.
No, no e poi no. Quello che conta non sono i # e i b,
ma l'effettiva distanza tra le due note. Fa - Si è una 4a eccedente ma
non ci sono nè diesis ne bemolle nè mia zia.
-
Per calcolare Mi - Sol # devo pensare alla
scala di Mi maggiore.
Ecco, bravi. Passerete sicuramente l'esamino a
scuola, ma poi vi troverete nei guai nella pratica. Questo sistema può
servire all'inizio, ma occorre saper distinguere gli intervalli "al
volo", senza pensare a scale, scalette e scalini. Non è
assolutamente detto che la nota di partenza sia la fondamentale della
scala. Potrebbe essere una nota qualsiasi. In questo caso, potreste
trovarvi nell'accordo di C+ (3 M e 5 ecc) e magari all'interno della
tonalità di Lab maggiore. Pensare a Mi maggiore a che servirebbe?
Conclusioni:
Non è tutto, ma è abbastanza per evitare
confusione. Vi consiglio di studiare attentamente gli intervalli se non
volete incepparvi nello studio di materie più complesse. Visualizzarli
su un pianoforte vi aiuterà di sicuro. Vi consiglio
inoltre di seguire con attenzione anche un corso di educazione
dell'orecchio, per imparare a riconoscere gli intervalli "al
volo", e/o di trascrivere musica senza l'ausilio di uno
strumento.
Vi servirà tantissimo, soprattutto se avente aspirazioni in campo
jazzistico.
Non vedo a cosa possa servire studiare la "scala
super cromatica imperiale" piuttosto che la "ultra lydian
bemolle qui o diesis là" se non riuscite a riconoscere il suono di
una 6a maggiore.
Auguri e buon lavoro.
Gio Rossi
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COMMENTI | Inserito il 10/2/2008 alle 22.48.25 da "annabrancaccio87" Commento: Volevo farle i complimenti per le sue spiegazioni!In modo semplice ed ironico sa trattare di argomenti articolati. volevo chiederle un argomento a me molto difficile da comprendere "gli abbellimenti",se poteva spiegarmeli come lei sa fare. la rigrazio,cordiali saluti! Anna | | Inserito il 30/11/2008 alle 5.36.06 da "dant1" Commento: semplicemente grazie | | Inserito il 10/12/2009 alle 23.37.06 da "Silvia_vax" Commento: Complimenti!!!L'armonia spiegata così diventa molto più simpatica!Grazie! | | Inserito il 3/4/2010 alle 11.35.42 da "angelo_ribelle900" Commento: grazie, professore!! le sue incredibili spiegazioni sugli intervalli mi hanno aiutato ad approcciare nel tedio mondo del solfeggio!! è anche grazie a lei se adesso ho fatto l'esame!! spero, un giorno, di studiare la mitica scala jazzistica bemolle qui diesis là, e... sì, anche di incontrare un Quaqquariano per erudirlo con le nozioni che lei mi ha gentilmente donato!! grazie, professore!! Novecento | | Inserito il 28/5/2012 alle 14.57.52 da "Scarano.daniele" Commento: Vivissimi complimenti per la capacita' di rendere di facile comprensione argomenti ostici, soprattutto per chi come me ha suonato per tanti anni la chitarra in modo autodidatta e a completo digiuno di nozioni teoriche e che sta cercando faticosamente alla tenera età di 45 anni di cominciare a capirci qualcosa!!! Grazie... Solo i grandi sono capaci di tanto!!! | | Inserito il 29/3/2020 alle 10:43:29 da "casagoretti" Commento: L'avessi scoperto prima questo corso di armonia, sai quanti equivoci mi sarei evitato? Ora ripercorro (ma capendo) gli appunti presi nei passati studi. Ottimo! | |
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Data pubblicazione: 09/09/2001
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