Il suono ha origine dalla vibrazione dei corpi elastici. Questa
vibrazione, trasmessa dall'aria circostante sotto forma di onde acustiche, viene
captata dall'orecchio umano e trasmessa al cervello il quale ne esegue la decodifica.
Soffermiamoci brevemente sulle tre caratteristiche principali del suono: altezza,
intensità e timbro.
Altezza
L'altezza (o frequenza) di un suono è il numero dei cicli completi che
la vibrazione esegue nell'unità di tempo. Si misura in hertz (Hz, cicli/secondo).
Con l'aumentare della frequenza i suoni diventano più acuti; abbassandola
diventano più gravi. L'orecchio umano può percepire suoni che vanno da circa
16 Hz a 20000 Hz. Al di sotto di questa soglia ci sono gli infrasuoni, al
di sopra gli ultrasuoni. In musica l'altezza del suono viene codificata tramite
l'ausilio delle note musicali (es.: Do Re Mi Fa
Sol La Si). Come convenzione viene fatto riferimento al
La4 (La quarta ottava) o La fondamentale, il quale
corrisponde a 440 Hz (il diapason utilizzato per accordare gli strumenti musicali
emette questa nota).
Intensità
L'intensità di un suono è l'ampiezza della vibrazione stessa.
Si misura in decibel (dB). Se si preme piano un tasto del pianoforte si ha
un suono di bassa intensità; premendolo forte il suono avrà un'intensità maggiore.
L'orecchio umano può percepire suoni con intensità al di sopra della cosiddetta
soglia di udibilità, la quale è strettamente legata alla frequenza.
La massima percezione si ha per le frequenze che vanno da 1000 a 3000 Hz circa,
al di sotto ed al di sopra di questa gamma la soglia di udibilità si alza
gradualmente. L'intensità massima percepibile è rappresentata dalla soglia del
dolore la quale varia, in base alla frequenza, dai 120 ai 140 Db circa; intensità
superiori, oltre a provocare dolore, possono danneggiare l'apparato uditivo. In
musica, per rappresentare l'intensità del suono, si utilizzano i termini piano
e forte. L'intensità è strettamente legata alla dinamica sonora. Ogni
strumento ha la sua tipica dinamica sonora, la quale comprende tutte le variazioni
di intensità che intercorrono fra l'attacco e l'estinzione della nota emessa. Queste
variazioni conferiscono al suono una caratteristica dinamica.
Timbro
Il timbro è la "qualità" del suono. Se confrontiamo la stessa
nota prima suonata da un violino poi da una chitarra è evidente la differenza sostanziale.
I due strumenti, oltre ad avere caratteristiche di dinamica differenti (come già
accennato), hanno un timbro diverso. Il violino ha un suono più "stridente" rispetto
a quello della chitarra. Il timbro si presenta fisicamente come la particolare forma
dell'onda acustica la quale, a parità di altezza e intensità, può essere molto diversa.
Anche se il concetto generale può a questo punto essere abbastanza chiaro, l'argomento
necessita di essere approfondito. Questo soprattutto perché i fondamenti dell'armonia,
così come essa viene intesa nella musica occidentale, è molto legata all'analisi
fisica dei timbri. Vi rimando ad una sezione successiva per un eventuale approfondimento
su tale argomento.
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Data pubblicazione: 16/08/2007
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