Gli accordi sono combinazioni di tre o più note suonate contemporaneamente.
La successione degli accordi nei brani musicali è chiamata giro armonico. Anche
se storicamente è molto probabile che siano nati prima gli accordi delle scale,
spesso è più semplice pensare ad un accordo come se fosse la sintesi di una scala.
Che è composto cioè da una selezione di note presenti nella scala di riferimento.
Costruzione delle triadi sulla scala maggiore
Una triade è un accordo formato da tre note. La costruzione di base di
una triade è ottenuta tradizionalmente per progressivi intervalli di terza, ovvero
dalla prima, terza e quinta nota della scala. Il procedimento apparentemente complesso
è in realtà elementare. In pratica se voglio costruire una triade sul primo grado
della scala di Do maggiore devo prendere la I, la III e la V nota contando
a partire dal Do, ovvero: Do, Mi e Sol (il Mi
è la terza del Do, il Sol è la terza del Mi). Molto semplicemente
è come selezionare una nota si ed una no. Utilizzando lo stesso procedimento è possibile
costruire la triade sul secondo grado della scala di Do maggiore (Re),
la quale sarà composta dalle seguenti tre note: Re, Fa e La.
Stesso discorso per gli altri gradi. Questa procedura applicata alle scale è denominata
armonizzazione. La tabella 1 visualizza quella applicata alla scala maggiore.
La prima nota di ogni accordo è chiamata fondamentale e dà il nome
all'accordo. Attenzione a non confondere fondamentale e tonica. Nel caso in questione
la tonica rimane sempre Do per tutti gli accordi, in quanto essi sono costruiti
sulla medesima scala di Do maggiore. Tutte le triadi che si possono formare
con una scala appartengono a quella scala e sono denominate complementari.
Note
|
Composizione Triadi
|
I
|
II
|
III
|
IV
|
V
|
VI
|
VII
|
Do
|
Do
|
|
|
|
|
|
|
Re
|
|
Re
|
|
|
|
|
|
Mi
|
Mi
|
|
Mi
|
|
|
|
|
Fa
|
|
Fa
|
|
Fa
|
|
|
|
Sol
|
Sol
|
|
Sol
|
|
Sol
|
|
|
La
|
|
La
|
|
La
|
|
La
|
|
Si
|
|
|
Si
|
|
Si
|
|
Si
|
Do
|
|
|
|
Do
|
|
Do
|
|
Re
|
|
|
|
|
Re
|
|
Re
|
Mi
|
|
|
|
|
|
Mi
|
|
Fa
|
|
|
|
|
|
|
Fa
|
Tabella 1: Armonizzazione scala maggiore. La tabella oltre a
visualizzare il procedimento dell'armonizzazione evidenzia le note in comune fra
le diverse triadi.
Grado
|
Sigla
|
Tipo Triade
|
Note Contenute
|
Intervalli
|
I
|
III
|
V
|
I-III
|
I-V
|
I
|
Do
|
Maggiore
|
Do
|
Mi
|
Sol
|
4
|
7
|
II
|
Re m
|
Minore
|
Re
|
Fa
|
La
|
3
|
7
|
III
|
Mi m
|
Minore
|
Mi
|
Sol
|
Si
|
3
|
7
|
IV
|
Fa
|
Maggiore
|
Fa
|
La
|
Do
|
4
|
7
|
V
|
Sol
|
Maggiore
|
Sol
|
Si
|
Re
|
4
|
7
|
VI
|
La m
|
Minore
|
La
|
Do
|
Mi
|
3
|
7
|
VII
|
Si dim
|
Diminuita
|
Si
|
Re
|
Fa
|
3
|
6
|
Tabella 2: Armonizzazione scala maggiore – Triadi. Sulla prima
colonna sono indicati i gradi posizionali delle note nella scala maggiore (in numeri
romani per non confonderli con gli intervalli). Sulla seconda colonna la sigla della
triade, la fondamentale da il nome all'accordo. Sulla terza colonna la denominazione
del tipo di triade (se il tipo è maggiore nella sigla è sottinteso). Sulla quarta
colonna le tre note presenti nella triade. Nell'ultima colonna ho infine indicato
gli intervalli in semitoni esistenti fra la fondamentale e le altre due note (I
- III e I - V). I quali nella prima riga (triade Do maggiore) sono rispettivamente
l'intervallo fra Do - Mi e Do - Sol.
Tipo triade
|
Sigla
|
gc.
|
Maggiore
|
|
1ª
|
3ª
|
5ª
|
Minore
|
m
|
1ª
|
3ªb
|
5ª
|
Diminuita
|
dim
|
1ª
|
3ªb
|
5ªb
|
Aumentata
|
+5
|
1ª
|
3ª
|
5ª#
|
Tabella 3: Triadi fondamentali. Nel caso della triade maggiore
la sigla non viene specificata. La triade aumentata è originata da altri tipi di
scale, diverse da quella maggiore. Vedere ad esempio l'armonizzazione della scala
minore melodica (sezione 4.2.6)
Figura 1: Armonizzazione scala maggiore – Triadi.
Figura 2: Triadi fondamentali. Tutti gli esempi hanno il Do
come fondamentale.
La tabella 2 riporta denominazione e contenuto delle triadi costruite
sulla scala maggiore, in figura 1 le stesse triadi sono riportate su pentagramma
musicale. Da essa derivano tre diversi tipi triadi, esse sono denominate: maggiore,
minore e diminuita. Il tipo di triade è strettamente legato ai
gc.. Prendiamo in considerazione le prime due triadi: Do e Re m.
L'intervallo di terza esistente fra Do–Mi è una terza maggiore
(quattro semitoni) mentre fra Re–Fa è una terza minore (tre
semitoni). Vedere poi che l'intervallo di quinta fra Do–Sol è identico
a Re–La, una quinta giusta (sette semitoni). È ancora la terza
infatti che stabilisce se l'accordo è maggiore o minore, così come avviene per le
scale. Nella scala maggiore c'è un'unica eccezione che riguarda la triade diminuita
costruita sul VII grado (Si), la quale contiene la quinta diminuita invece
della quinta giusta.
Nella tabella 3 sono infine elencate le quattro triadi fondamentali, con
relativi gradi costitutivi (le prime tre sono originate dalla scala maggiore), in
figura 2 le stesse triadi sono riportate su pentagramma musicale.
Gli accordi estesi
Il procedimento utilizzato per costruire le triadi descritto nella sezione precedente
(progressivi intervalli di terza), è applicabile anche per costruire accordi estesi
a 4, 5, 6, 7 note. Se ad esempio vogliamo costruire un accordo a quattro note sulla
fondamentale Do della scala di Do maggiore, occorre aggiungere alla
triade di base la VII nota della scala, il Si. Tali accordi sono infatti
denominati di settima e comprendono i seguenti gradi: I, III, V e VII. Sempre
proseguendo per intervalli di terza possiamo continuare ad aggiungere note all'accordo
ed avremo anche gli accordi di nona (cinque note), undicesima (sei
note) e tredicesima (sette note). I sette accordi di settima che derivano
armonizzando la scala maggiore sono analizzati nella tabella 4, gli stessi accordi
sono riportati su pentagramma musicale in figura 3. Due accordi contengono la settima
maggiore (11 semitoni), il Do maj7 e il Fa maj7. Tutti gli altri contengono
la settima minore (10 semitoni) ma non hanno sempre la stessa triade di base. Gli
accordi di settima di dominante e semidiminuito contengono l'intervallo
dissonante per eccellenza, il tritono (intervallo di quinta diminuita ottenuto
con le note Si-Fa). Nella musica tonale è tipica la risoluzione di
questa dissonanza sull'accordo di tonica, in particolar modo utilizzando l'accordo
di settima di dominante. Questo passaggio è utilizzato per affermare la tonalità
ed è chiamato cadenza. In tonalità di Do la cadenza è: Sol 7
– Do. Vedi successivamente per una analisi più approfondita sulla tonalità
e sulle cadenze. Nella tabella 5 sono infine riportati tutti gli accordi di settima,
con relativi gradi costitutivi (solo i primi quattro sono originati dalla scala
maggiore), in figura 4 gli stessi accordi sono riportati su pentagramma musicale.
Per quando riguarda gli accordi di nona il procedimento è sempre
il medesimo, l'unica differenza è che non sempre vengono suonate tutte le note.
Se ad esempio la nona viene aggiunta senza la settima l'accordo è chiamato nona
aggiunta e occorre specificarlo nella sigla (9add). Gli accordi di nona sono
riportati in figura 5. Per quanto riguarda gli accordi di undicesima e
tredicesima, le note in questione vengono quasi sempre aggiunte sull'accordo
di settima saltando le altre note, senza doverlo specificare nella sigla. Gli accordi
di undicesima e tredicesima sono riportati in figura 6.
Grado
|
Sigla
|
Tipo Accordo
|
Note Contenute
|
Intervallo
I-VII
|
I
|
III
|
V
|
VII
|
I
|
Do maj7
|
settima maggiore
|
Do
|
Mi
|
Sol
|
Si
|
11
|
II
|
Re m7
|
Minore settima
|
Re
|
Fa
|
La
|
Do
|
10
|
III
|
Mi m7
|
Minore settima
|
Mi
|
Sol
|
Si
|
Re
|
10
|
IV
|
Fa maj7
|
settima maggiore
|
Fa
|
La
|
Do
|
Mi
|
11
|
V
|
Sol 7
|
Settima di dominante
|
Sol
|
Si
|
Re
|
Fa
|
10
|
VI
|
La m7
|
Minore settima
|
La
|
Do
|
Mi
|
Sol
|
10
|
VII
|
Si ø7
|
Semidiminuito
|
Si
|
Re
|
Fa
|
La
|
10
|
Tabella 4: Armonizzazione scala maggiore – Accordi di settima.
Molto simile alla tabella 3.10. Nell'ultima colonna sono riporti solo i valori dell'intervallo
di settima, il quale nella prima riga corrisponde all'intervallo Do - Si.
Tipo accordo
|
Specie
|
Sigla
|
gc.
|
Settima di dominante
|
I
|
7
|
1ª
|
3ª
|
5ª
|
7ªb
|
Minore settima
|
II
|
m7
|
1ª
|
3ªb
|
5ª
|
7ªb
|
Semidiminuito
|
III
|
ø7
|
1ª
|
3ªb
|
5ªb
|
7ªb
|
settima maggiore
|
IV
|
maj7
|
1ª
|
3ª
|
5ª
|
7ª
|
Diminuito
|
V
|
º7
|
1ª
|
3ªb
|
5ªb
|
7ªbb
|
Minore settima maggiore
|
VI
|
m+7
|
1ª
|
3ªb
|
5ª
|
7ª
|
settima maggiore quinta aum.
|
VII
|
maj7+5
|
1ª
|
3ª
|
5ª#
|
7ª
|
Settima quinta diminuita
|
|
7-5
|
1ª
|
3ª
|
5ªb
|
7ªb
|
Settima quinta aumentata
|
|
7+5
|
1ª
|
3ª
|
5ª#
|
7ªb
|
settima maggiore quinta dim.
|
|
maj7-5
|
1ª
|
3ª
|
5ªb
|
7ª
|
Tabella 5: Accordi di settima. Questi accordi sono stati catalogati
anche in base alla specie (informazione riportata sulla seconda colonna).
Ad esempio l'accordo di quarta specie corrisponde all'accordo settima
maggiore.
Solo i primi sono originati dalla scala maggiore. I sette accordi con riportata
la specie sono quelli fondamentali.
Figura 3: Armonizzazione scala maggiore – Accordi di settima.
Figura 4: Accordi di settima. Tutti gli esempi hanno il Do come
fondamentale.
Figura 5: Accordi di nona. Combinazioni più utilizzate. Tutti gli esempi
hanno il Do come fondamentale.
Figura 6: Accordi di undicesima e tredicesima. Combinazioni più
utilizzate. Tutti gli esempi hanno il Do come fondamentale.
Figura 7: Accordi di sesta e sospesi. Rappresentazione su pentagramma
delle combinazioni più utilizzate. Tutti gli esempi hanno il Do come fondamentale.
Altri tipi di accordi
La costruzione degli accordi può anche non avvenire per intervalli
di terza. Può semplicemente essere una selezione di note in una scala. Alcuni accordi
molto comuni derivati da questo metodo sono quelli di sesta (es.: Do 6,
Do m6) e sospesi (es.: Do sus4, Do sus2). Gli accordi
di sesta vengono costruiti aggiungendo come abbellimento la sesta maggiore sulle
triadi maggiori o minori (se si aggiunge la sesta minore essa viene siglata come
intervallo composto: tredicesima minore). Gli accordi sospesi vengono invece ottenuti
sostituendo la terza (sia maggiore che minore) con la quarta giusta o la seconda
maggiore, in genere con la quinta giusta. Gli accordi sospesi vengono chiamati in
questo modo perché non sono ne maggiori ne minori. Gli accordi di sesta e sospesi
sono riportati su pentagramma musicale in figura 7.
Successivamente, nelle tabelle dove sono riportate le armonizzazioni delle
varie scale, non è stato utilizzato solo ed esclusivamente il metodo per terze.
In alcuni casi è infatti possibile costruire accordi diversi sullo stesso grado
della scala. Un esempio interessante è l'armonizzazione del secondo modo della
scala diminuita:
Figura 8
Se applichiamo il metodo per terze deriva un accordo di settima diminuita
(1ª, 3ªb, 5ªb, 7ªbb). Se invece selezioniamo le note liberamente è possibile costruire
anche un accordo di settima di dominante (1ª, 3ª, 5ª, 7ªb). Questa è la ragione
per cui questa scala viene spesso applicata anche sugli accordi di settima di dominante,
in sostituzione al modo misolidio che come abbiamo visto genera lo stesso accordo.
In questi casi esiste inoltre un problema di terminologia degli intervalli.
Ad esempio nella scala riportata in figura 8 la quarta nota è chiamata come terza
maggiore (3ª). In alcuni metodi musicali essa viene invece chiamata quarta
diminuita (4ªb), in quanto si tratta appunto della quarta nota. Questi due intervalli
sono equivalenti, il significato perciò non cambia. In ogni caso le denominazioni
da me riportate seguono, per quanto possibile, la logica delle triadi e accordi
di settima di base (vedi tabelle 3 e 5), più che il semplice ordine dei gradi.
Figura 9: Rivolti degli accordi. Sono riportati come esempio
tutti i rivolti dell'accordo di Do (maggiore). Il 3° rivolto è un Do maj7. Le linee
trasversali indicano la trasposizione della nota un'ottava sopra. Il tipo di rivolto
dipende esclusivamente dalla nota al basso, le altre note possono essere disposte
anche in ottave diverse da quelle utilizzate nell'esempio musicale.
I rivolti degli accordi
Fino ad ora abbiamo visto gli accordi con la fondamentale al basso.
In questo caso l'accordo è in posizione fondamentale. Nel caso in cui al
basso vi è un'altra nota l'accordo è in posizione di rivolto. Gli accordi
si possono presentare in quattro differenti posizioni principali, chiamate appunto
rivolti:
· Fondamentale. Fondamentale al basso.
· Primo rivolto. Terza al basso.
· Secondo rivolto. Quinta al basso.
· Terzo rivolto. Settima al basso.
I gradi delle note al basso sono indicati in modo generico, nel primo
rivolto ad esempio la terza al basso è intesa maggiore per gli accordi maggiori
e minore per gli accordi minori. Stesso discorso per i bassi degli altri rivolti.
Nella figura 9 sono riportati i quattro rivolti dell'accordo di Do maggiore.
Anche se gli accordi rivoltati contengono le stesse note, cambia la loro
sonorità. Questo avviene perché l'orecchio attribuisce in modo naturale un particolare
risalto al suono più basso. Gli accordi in posizione di rivolto non cambiano il
nome, vengono siglati riportando la nota al basso barrata se diversa dalla fondamentale.
Ad esempio il secondo rivolto del Do maj7 viene siglato Do maj7/Mi.
In generale se la nota barrata appartiene all'accordo si tratta di rivolto. Al contrario
se essa è estranea all'accordo si tratta di un basso alterato. Nei casi in
cui la linea di basso è separata (ad esempio suonando con un bassista) la nota al
basso specificata nella sigla è di sua competenza, non necessariamente degli altri
strumenti.
Terminologia delle sigle degli accordi
Come abbiamo visto nelle sezioni precedenti, gli accordi vengono denominati
per mezzo di sigle. Queste sigle vengono attribuite secondo alcune logiche, talvolta
un po' contorte. L'obbiettivo di questa sezione è quello di chiarire il più possibile
questo argomento e permettere di conseguenza una certa autonomia nella lettura e
nell'attribuzione delle sigle.
Il formato generico di una sigla di accordo è riportato in figura 10.
Figura 10: L'accordo contiene i seguenti gradi: 1ª, 3ª, 5ª,
7ªb, 9ª#, con la 5ª al basso. La denominazione completa dell'accordo è la seguente:
Do diesis, settima, nona aumentata, basso in Sol.
Nella prima parte è riportata la fondamentale dell'accordo. Nella seconda
una abbreviazione che indica il tipo di accordo. Nella terza parte possono essere
indicate eventuali note da aggiungere o alterare. Infine, se la nota al basso è
diversa dalla fondamentale, può essere indicata dopo la barra, come indicato in
figura 10. Se essa fa parte dell'accordo si tratta di un rivolto, al contrario
si tratta di un basso alterato. Il Sol al basso indicato in figura
10 è la quinta del Do, l'accordo è perciò in posizione di secondo rivolto.
Quelle che seguono sono le principali convenzioni per quanto riguarda
la sigla del tipo di accordo:
- Accordi basati sui gradi della scala maggiore (1ª, 2ª, 3ª, 4ª, 5ª, 6ª, 7ª).
La sigla inizia con maj seguita dal grado massimo di estensione
dell'accordo. Ad esempio Do maj9 indica un accordo di nona basato
sui gradi della scala maggiore.
- Accordi basati sui gradi del modo misolidio (o modo di dominante). L'unica
differenza con la scala maggiore è che contiene la settima minore (1ª,.2ª, 3ª,
4ª, 5ª, 6ª, 7ªb). Nella sigla viene riportato solo il grado massimo di estensione
dell'accordo. Ad esempio Do 9 indica un accordo di nona di
dominante basato sui gradi della scala maggiore ma con la settima minore.
- Accordi basati sulla scala minore naturale (1ª,.2ª, 3ªb, 4ª, 5ª, 6ªb, 7ªb).
La sigla inizia con m seguita dal grado massimo di estensione
dell'accordo. Ad esempio Do m9 indica un accordo minore basato
sui gradi della scala minore naturale.
- Le sigle sus4 e sus2 indicano che l'accordo
è sospeso. Al posto della terza l'accordo contiene la quarta (sus4) o
la seconda maggiore (sus2).
- La sigla add indicata dopo il grado di estensione indica che
tale grado va aggiunto sulla triade di base saltando i gradi intermedi. Ad esempio
Do 9add indica un accordo maggiore con la nona senza la settima.
- La sigla dim indica che l'accordo contiene la quinta diminuita.
- La sigla aug indica che l'accordo contiene la quinta aumentata.
Oltre al tipo di accordo è possibile indicare nella sigla anche altri
gradi da aggiungere o alterare. Nel caso riportato in figura 10 la sigla +9
indica che occorre aggiungere una nona aumentata (il segno + equivale in
questo caso al diesis). Se il grado è già presente nell'accordo, esso si
riferisce ad una alterazione. Ad esempio Do 7-5 indica un accordo
di settima di dominante con la quinta diminuita (-5 indica l'alterazione).
Nelle sigle degli accordi vengono tuttavia utilizzate diverse terminologie.
Per ragioni di chiarezza le tabelle 6 e 7 elencano le sigle più utilizzate. La prima
tabella si riferisce ai tipi di accordi, la seconda alle note aggiunte o alterate.
Una volta compreso il meccanismo con cui vengono attribuite le sigle agli accordi,
è possibile ricavare la composizione di qualsiasi accordo vi capiti sotto mano.
Nella tabella 8 sono elencati solo gli accordi più comuni.
Descrizione accordo
|
Elenco sigle utilizzate
|
gc.
|
Triade maggiore
|
<non specificata>
|
1ª, 3ª, 5ª
|
Triade minore
|
m, minor, min, -
|
1ª, 3ªb, 5ª
|
Triade diminuita
|
dim
|
1ª, 3ªb, 5ªb
|
Triade aumentata
|
+5, #5, +, aug
|
1ª, 3ª, 5ª#
|
Settima maggiore
|
maj7, maj, major, ?, M
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ª
|
Settima di dominante
|
7
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb
|
Settima semidiminuito
|
ø7, 7-5, 7b5
|
1ª, 3ªb, 5ªb, 7ªb
|
Settima diminuito
|
º7, dim, dim7
|
1ª, 3ªb, 5ªb, 7ªbb
|
Nona aggiunta
|
9add
|
1ª, 3ª, 5ª, 9ª
|
Nona
|
9
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª
|
Undicesima
|
11
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª, 11ª
|
Tredicesima
|
13
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª, (11ª), 13ª
|
Quarta sospesa
|
sus4, 4
|
1ª, 4ª, 5ª
|
Seconda sospesa
|
sus2, 2
|
1ª, 2ª, 5ª
|
Tabella 6: Terminologia dei tipi di accordi. La sigla riportata
per prima si riferisce a quella utilizzata in questo testo. I gradi indicati fra
parentesi sono opzionali. Per quanto riguarda gli accordi estesi sono riportati
solo quelli maggiori, per ottenere la versione minore è sufficiente aggiungere una
m all'inizio della sigla.
Descrizione grado
|
Elenco sigle utilizzate
|
Grado intervallo
|
Quinta diminuita
|
-5, b5
|
5ªb
|
Quinta aumentata
|
+5, #5
|
5ª#
|
Sesta maggiore
|
6
|
6ª
|
Settima maggiore
|
+7, maj7
|
7ª
|
Settima minore
|
7, -7, b7
|
7ªb
|
Nona minore
|
-9, b9
|
9ªb
|
Nona maggiore
|
9
|
9ª
|
Nona aumentata
|
+9, #9
|
9ª#
|
Undicesima
|
11
|
11ª
|
Undicesima aumentata
|
+11, #11
|
11ª#
|
Tredicesima
|
13
|
13ª
|
Tabella 7: Terminologia note aggiunte o alterate. La sigla riportata
per prima si riferisce a quella utilizzata in questo testo.
Elenco degli accordi più comuni
|
Sigla (es. in Do)
|
Descrizione
|
gc.
|
Note
|
G. scala maggiore
|
Maggiori
|
Do
|
Maggiore
|
1ª, 3ª, 5ª
|
3
|
I, IV, V
|
Do maj7
|
settima maggiore
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ª
|
4
|
I, IV
|
Do 7
|
Settima
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb
|
4
|
V
|
Do 9add
|
Nona aggiunta
|
1ª, 3ª, 5ª, 9ª
|
4
|
I, IV, V
|
Do maj9
|
Maggiore nona
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ª, 9ª
|
5
|
I, IV
|
Do 9
|
Nona
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª
|
5
|
V
|
Do 7+9
|
Nona aumentata
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª#
|
5
|
|
Do 7-9
|
Nona minore
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ªb
|
5
|
|
Do 11
|
Undicesima
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª, 11ª
|
6
|
V
|
Do +11
|
Undicesima aumentata
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª, 11ª#
|
6
|
|
Do 13
|
Tredicesima
|
1ª, 3ª, 5ª, 7ªb, 9ª, (11ª), 13ª
|
6
|
V
|
Do 6
|
Sesta
|
1ª, 3ª, 5ª, 6ª
|
4
|
I, IV, V
|
Minori
|
Do m
|
Minore
|
1ª, 3ªb, 5ª
|
3
|
II, III, VI
|
Do m7
|
Minore settima
|
1ª, 3ªb, 5ª, 7ªb
|
4
|
II, III, VI
|
Do m+7
|
Minore settima maggiore
|
1ª, 3ªb, 5ª, 7ª
|
4
|
|
Do m9add
|
Minore nona aggiunta
|
1ª, 3ªb, 5ª, 9ª
|
4
|
II, VI
|
Do m7-9
|
Minore nona minore
|
1ª, 3ªb, 5ª, 7ªb, 9ªb
|
5
|
III
|
Do m9
|
Minore nona
|
1ª, 3ªb, 5ª, 7ªb, 9ª
|
5
|
II, VI
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Do m6
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Minore sesta
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1ª, 3ªb, 5ª, 6ª
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4
|
II
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Diminuiti
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Do –5
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Quinta diminuita
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1ª, 3ª, 5ªb
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3
|
|
Do dim
|
Minore quinta diminuita
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1ª, 3ªb, 5ªb
|
3
|
VII
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Do ø7
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Semidiminuito
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1ª, 3ªb, 5ªb, 7ªb
|
4
|
VII
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Do º 7
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Diminuito
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1ª, 3ªb, 5ªb, 7ªbb
|
4
|
|
Aum
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Do +5
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Aumentato
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1ª, 3ª, 5ª#
|
3
|
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Do 7+5
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Settima quinta aumentata
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1ª, 3ª, 5ª#, 7ªb
|
4
|
|
Sospesi
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Do sus4
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Quarta sospesa
|
1ª, 4ª, 5ª
|
3
|
I, II, III, V, VI
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Do 7sus4
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Settima quarta sospesa
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1ª, 4ª, 5ª, 7ªb
|
4
|
II, III, V, VI
|
Do sus2
|
Seconda sospesa
|
1ª, 2ª, 5ª
|
3
|
I, II, IV, V, VI
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Tabella 8: Elenco degli accordi più comuni. I gradi riportati
fra parentesi sono opzionali.
Nella tabella 8 sono riepilogati gli accordi descritti nei capitoli precedenti.
Sono suddivisi in quattro gruppi distinti. Nel gruppo maggiori ho messo gli
accordi che hanno alla base la triade maggiore. Nel gruppo minori quelli
che hanno alla base la triade minore. Nel gruppo diminuiti quelli che hanno
la quinta diminuita. Nel gruppo aumentati quelli che hanno la quinta aumentata.
Infine nel gruppo sospesi quelli che al posto della terza hanno la quarta
giusta o la seconda maggiore.
Nella prima colonna c'è l'esempio della sigla con fondamentale in Do.
Nelle colonne successive ho riportato rispettivamente: il nome dell'accordo per
esteso; l'elenco dei gradi costitutivi; il numero di note contenute; i gradi
della scala maggiore su cui può essere costruito l'accordo senza operare alterazioni
alla scala. Le diteggiature per chitarra di questi accordi saranno riportate in
seguito.
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Data pubblicazione: 09/02/2008
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