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Luigi Di Nunzio
Inexistent
Abeat Skyline (2014)
1. Mostronauta
2. Tiberius
3. Cassandra
4. Positive Life
5. Black Inside
6. Embracing
7. Waste Time
8. Silent Kisses
Luigi Di Nunzio - sassofoni
Antonio Faraò - pianoforte e piano elettrico Fender Rhodes
Darryl Hall - contrabbasso
Gene Jackson - batteria
Tocca sgomitare per i giovani jazzisti italiani, soprattutto per coloro i quali
non intraprendono la strada meno scoscesa della standardizzazione. Certo, visto
i commensali di Luigi Di Nunzio, si potrebbe pensare che è facile fare un
disco di qualità con degli americani scoppiettanti e con un Faraò sempre più in
gran spolvero; invero, qui si sbalordisce per il fatto di ascoltare come i jazzisti
statunitensi sappiano suonare – e bene – all'europea, o meglio: su composizioni
che mettono accanto l'una con l'altra due rive apparentemente opposte.
Non c'è l'ombra di uno standard o di una cover: tutto a firma di Di Nunzio e due
brani che recano il sigillo di Faraò: il mid-tempo sorridente di "Positive Life",
con la rutilante intro di Gene Jackson e l'aspro sapore di "Black Inside"
con Di Nunzio che salta al volo con il contralto sulla melodia e mette in riga uno
sbalorditivo numero di note con un fraseggio irrequieto sostenuto dalla coppia Hall-Jackson
dall'irriducibile pulsazione ritmica. Il dizionario di Luigi Di Nunzio mutua
alla sua esperienza di pluripremiato giovane musicista (premio
Massimo
Urbani, Mediterraneo contest Isola d'Elba), con una cultura musicale
che ha indosso gli occhiali da ipermetrope. Il sassofono di Di Nunzio è sempre
focoso al punto giusto, i suoi monologhi o i dialoghi con i suoi compagni sono sempre cesellati:
non semplice esercizio fisico; un fraseggio illuminante e dirompente, come in "Mostronauta". Il registro non è mai univoco: "Tiberius" s'adagia su uno
slow-tempo circolare per poi ravvivarsi sotto i colpi di maglio di Jackson, che
swinga tout-court, e il poderoso walking di Hall.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 09/02/2015
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- Francesco Favano