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Blue Note 2009
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Paolo Fresu Uri Caine
Think
1. Darn That Dream
2. Blood Money
3. Medley (The Way Forward / Metamorfosi)
4. The Dragon
5. Doxy
6. In Memoriam
7. Duru Duru Durulìa
8. Lascia ch’io pianga
9. Think
10. Medley (Non ti scordar di me / Centochiodi)
11. Claws
12. Roberto Strepitoso
13. Ossi
14. Tema celeste
15. Cowboys and Indians
Paolo Fresu
- tromba
Uri Caine
- piano
Alborada String Quartet:
Anton Berovski - Violino
Sonia Peana - Violino
Nico Ciricugno - Viola
Piero Salvatori - Violoncello
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A tre anni dal pregevole Things ecco il nuovo
album del duo, qui allargato in alcuni brani all'Alborada String Quartet
dove milita Sonia, la moglie di Paolo. Rispetto al precedente lavoro, che sembrava
più l'incontro bello ma fortuito di due protagonisti, qui c'è un evidente affiatamento
e lo sviluppo logico di due menti creative e multidirezionali. Mentre Fresu
imprime lirismo, facilità discorsiva, stimoli multi-etnici,
Uri Caine
riesce a inserire in ogni brano un'impronta personale e coltissima, passando per
osmosi dal linguaggio jazzistico a quello classico, senza dimenticare il blues e
la canzone americana. Due soli gli standards presenti,
Darn That Dream che apre l'album, e la rollinsiana
Doxy. Poi c'è una diversa riproposizione di
Lascia Ch'io Pianga di Handel ed una serie di nuove
e vecchie composizioni, da Non ti Scordar di me
a Centochiodi, dall'omonimo film di Ermanno
Olmi. L'Alborada String Quartet fa la sua comparsa in
Blood Money, sottolineando e sostenendo la tromba
sordinata che scandisce il tema, mentre il pianoforte ricama arpeggi prima di lanciarsi
in un breve significativo solo. Molto efficace lo scambio di ruoli tra i due protagonisti
in The Dragon, brano di impostazione post boppistico
dal tema evocativo e lineare. In Memoriam è
un'aria lenta e meditativa, con la melodia sostenuta da archi e tromba ed un meraviglioso
pianoforte che distilla note e silenzi. Il citazionismo colto e fantasioso di
Caine, la malinconica e struggente tromba di Fresu confezionano un album
vario e gradevole in cui il jazz è una delle componenti. L'Alborada String Quartet
propone atmosfere classicheggianti con gusto e garbo. La famiglia Fresu si completa
nell'ultimo brano, Cowboy and Indians, dove
le risate del piccolo Andrea fanno da sottofondo iniziale e finale agli archi e
agli strumenti dei due protagonisti.
Roberto dell'Ava
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
01/10/2007 | Intervista a Paolo Fresu: "Credo che Miles sia stato un grandissimo esempio, ad di là del fatto che piaccia o non piaccia a tutti, per cui per me questo pensiero, questa sorta di insegnamento è stato illuminante, quindi molte delle cose che metto in pratica tutti i giorni magari non me ne rendo conto ma se ci penso bene so che vengono da quel tipo di scuola. Ancora oggi se ascolto "Kind Of Blue" continuo a ritrovare in esso una attualità sconvolgente in quanto a pesi, misure, silenzi, capacità improvvisativi, sviluppo dei solisti, interplay, è un disco di allora che però oggi continua ad essere una delle cose più belle che si siano mai sentite, un'opera fondamentale." (Giuseppe Mavilla) |
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Data pubblicazione: 06/06/2009
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