Enrico Rava Quintet
Roma, 24 gennaio presso la Sala Sinopoli, Auditorium
di Marco De Masi
Una performance intensa, brillante, raffinata. Momenti di ottima
musica sullo sfondo delle suggestive composizioni di "The
words and the days", secondo album del quintetto per l'etichetta tedesca
di Manfred Eicher.
Il
concerto inizia con Todamor, composizione tipicamente
raviana: la tromba svetta sulle aeree linee melodiche, lirica e poetica come poche
altre riescono ad essere (forse paragonabile a quella di Stanko), mentre
il gruppo la sostiene attivamente con gusto e precisione.
Petrella,
conferisce ricchezza alla melodia contrappuntandola in alcuni momenti col suo trombone;
Pozza
– prima sostituito di
Bollani,
ora membro stabile del quintetto – interpreta con assoluta originalità e senso della
misura il suo ruolo di accompagnatore in una band in cui sono i piccoli interventi
di ciascun componente a definire un sound così ricco e completo. Poi c'è
Gatto:
leggero, fantasioso, e come sempre determinante.
Nel brano successivo, Echoes of Duke
– dedicato ad Ellington –, più spazio è dedicato alle improvvisazioni di ciascun
musicista: notevoli sono gli interventi solistici di
Petrella
e Bonaccorso. In Bob the cat si assiste
poi al duetto di tromba e trombone, sostenuto dalle stimolanti interpunzioni ritmiche
della batteria ai quali segue un solo di
Petrella
insieme agli interventi percussivi di
Gatto
entrambi di elevato interesse. Il tutto poi si conclude tra i calorosi applausi
del pubblico con una composizione presa dal precedente lavoro
Easy Living.
Un concerto di grande musica che conferma, oltre al solidissimo livello
di coesione tra i musicisti, la levatura artistica dell'arte di
Enrico Rava.
La musica che oggi il trombettista propone, lontana dai più banali stereotipi jazzistici,
è frutto di un lungo percorso che dall'inizio degli anni settanta si è spinto fino
ad oggi sviluppando – secondo una propria coerenza – un linguaggio personale ed
indipendente, una visione della musica fortemente caratterizzata.
Un disco, quello presentato qui all'Auditorium che se da una parte non
aggiunge nulla all'opera del musicista torinese, dall'altra contribuisce a definirne
meglio la direzione.
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
07/01/2011 | Esperanza Spalding al 34° Roma Jazz Festival, Gezz - Generazione Jazz: "Grande attesa e Sala Petrassi gremita per il ritorno a Roma, a circa un anno di distanza dall'ultima esibizione, della giovane e talentuosa Esperanza Spalding, attesa ad una conferma dal vivo dopo l'uscita del recente ed ambizioso album "Chamber Music Society"...Affiora la sensazione che la Spalding, pur dotatissima, voglia dire "troppo" e tutto insieme: canta, suona, improvvisa, compone i brani e li arrangia, disperdendo energie in troppi rivoli. La musica è veicolo di emozioni, ma in questo modo la tecnica, seppur eccellente, rischia di prendere il sopravvento sui sentimenti." (Roberto Biasco) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
16/05/2010 | Angelique Kidjo all'Auditorium Parco della Musica: "Ciò che canta è solare fusione fra la cultura del Benin, suo paese d'origine, ed il blues, il jazz, il funk e, soprattutto, la Makossa: un'ibridazione certo non nuova ma innovativa per temi e poetica, un mondo di suoni ed immagini dai contorni onirici, dalle evoluzioni potenti d'una voce ben definita e dinamica, di ampia estensione, ricca di coloriture flessibili nella varietas delle esecuzioni..." (Fabrizio Ciccarelli) |
30/08/2009 | Laigueglia Percfest 2009: "La 14° edizione, sempre diretta da Rosario Bonaccorso, ha puntato su una programmazione ad hoc per soddisfare l'appetito artistico di tutti: concerti jazz di altissimo livello, concorso internazionale di percussionisti creativi Memorial Naco, corso di percussioni per bambini, corsi di GiGon, fitness sulla spiaggia, stage didattici di percussioni e musicoterapia, lezione di danza mediorientale, stage di danza, mostre fotografiche, e altro." (Franco Donaggio) |
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Data pubblicazione: 14/05/2007
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