Abeat Records AB JZ 063 - (2008)
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T.R.E (Tri Razional Eccentrico)
Viaggio
1. Danza (Giachero) - 8:16
2. CaniCola - (Risso) - 5:37
3. Ludus (Giachero) - 7:32
4. Viaggio (Risso) - 7:45
5. CiniCola (Risso) - 4:47
6. CuniCola (Risso) - 4:23
7. Funerorleans (Risso) - 4:31
8. Povra Mare (Risso) - 3:13
9. Senza Ritorno (Zanoli) - 7:01
Alessandro Giachero - pianoforte
Stefano Risso - contrabbasso
Marco Zanoli
- batteria
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Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
"Viaggio", uscito nel corso del 2008 per l'etichetta
Abeat Records, è il terzo eccellente lavoro dei T.R.E., Tri Razional Eccentrico,
trio acustico formato da: Alessandro Giachero al pianoforte, Marco Zanoli
alla batteria e Stefano Risso al contrabbasso, musicisti che sono tra i migliori
session men dell'ultima generazione.
Questo gruppo, maturo, affiatato, ricco di idee
e capace di svilupparle in modo originale, ha dato vita a composizioni jazz dalle
strutture classiche da cui però, spaziando, sono giunti a zone di libera improvvisazione
seguendo un flusso di naturale abbandono.
Un disco, dalle atmosfere evocative e ricche di pathos e dai passaggi
ipnotici che catturano l'ascoltatore, che è costituito da nove brani originali scritti
dai tre componenti della band che, tramite il suono dei loro strumenti, hanno dato
vita ad una musica introspettiva, passionale, colma di sopraffina sensibilità e
di eccezionale caratura artistica.
Un bel lavoro di un gran trio in cui il suono deciso e fermo ma allo stesso
tempo dolce e vellutato del pianoforte di Giachero, evidente in tracce come
"Danza" e "Viaggio"
(il brano che dà il titolo al disco), si amalgama con la vitalità ritmica e il gusto
per le sonorità armoniche della batteria di Marco Zanoli, che conferisce
ai brani non solo e semplicemente una scansione ritmica, ma anche profondità espressiva
e comunicativa, come testimonia ad esempio l'incipit di "Ludus".
Sullo sfondo, ma non per questo meno importante per la sonorità del trio,
sta il contrabbasso di Stefano Risso che detta in molti casi le coordinate
per lo sviluppo dei brani e, come gli si conviene per natura, enuncia il ritmo e
dà peso e profondità al suono. L'apporto dato da questo strumento alla musica del
gruppo è evidente in particolar modo nelle tracce "CaniCola"
e "Funerorleans".
E' giusto auspicare che lavori come questi, opera di formazioni composte
da elementi validi, siano sempre più frequenti e che case discografiche investano
con sempre maggior frequenza.
Elio Marracci per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 25/08/2009
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