|
Wolfgang Muthspiel
Angular Blues
ECM (2020)
1. Wondering
2. Angular Blues
3. Hüttengriffe
4. Camino
5. Ride
6. Everything I Love
7. Kanon in 6/8
8. Solo Kanon in 5/4
9. I'll Remember April
Wolfgang Muthspiel - chitarra Scott Colley - contrabbasso Brian Blade - batteria
Muthspiel è tornato a vivere in Europa, ma il suo cuore jazzistico
batte ancora per gli States. E lo si vede anche per i compagni di viaggio che si
porta appresso: due musicisti tra i migliori nel mondo, rispettivamente nel loro
strumento. E' anche vero, però, che la musica che fluisce dalle corde del chitarrista
austriaco è affascinata da alcune sonorità tipiche della Mitteleuropa.
E se l'apertura di " Wondering" affascina per i suo caratteri
ben amalgamati, su di un tempo intermedio – tenuto magnificamente sulla graticola
da Blade e Colley – con la struttura melodica gentile e raffinata incamerata dalle
corde di Muthspiel, e anche di Colley. Le sonorità di "Angular Blues", brano
che dà il titolo all'album, sono più arcigne, criptiche sviluppate dalla precisione
ai piatti di Blade e dalla ritmica incalzante, aperta di Muthspiel che dispiega
l'armonia frammentandone la metrica, il tutto condito dal suono voluminoso di Colley.
Con "Hüttengrife" lo scenario cambia, perché s'apparenta al clima più meditato
europeo, con la melodia in testa e un fraseggio ponderato e alchemico. Anche
" Camino" ha lo stesso passo, tra legato e staccato, tra sospensioni fumose
e la rugiada colante dell'improvvisazione melodica di Muthspiel, che spinge il brano
su di un'estetica post-bop. "Ride" swinga, grazie anche all'incedere sicuro
e massiccio con le spazzole di Blade. "Everything I Love" profuma d'antico
(e non poteva essere altrimenti, visto che il brano è firmato da Cole Porter) e
di straordinaria musicalità, mercé l'articolazione precisa di Muthspiel e il perfetto
equilibrio tra innovazioni armoniche e audacie melodiche. "Kanon in 6/8"
ruggisce, brontola, fino a trovare limpidezza nella declinazione del verbo chitarristico
del leader, che la illumina con il suo periodare fermo e agile, mentre Blade e Colley
aprono un ventaglio di soluzioni. Muthspiel si ritaglia uno spazio solistico con
"Solo Canon in 5/4", tra reminiscenze classiche e rigore contemporaneo.
"I'll Remember April", l'altro brano apocrifo, viene riletto con originalità
dai sussulti di Blade, dal passo di Colley e dall'acutezza espressiva di Muthspiel.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 442 volte
Data pubblicazione: 22/11/2020
|
|