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N. Masson, R. Pianca, E. Maniscalco
Third Reel
ECM (2013)
1. After All
2. Furious Season
3. Orbits
4. Improvisation 2
5. Bley Neuer Mond Prologue
6. Improvisation 5
7. Miserere
8. Freeze Fasten
9. Ginkgo
10. Sparrow
11. Spectrum
12. Eleventh Winter Tale Improvisation 4
13. Neuer Mond
Nicolas Masson - sax tenore, clarinetto Roberto Pianca - chitarra Emanuele Maniscalco - batteria
I giovani ci sanno veramente fare quando non si specchiano nel passato, imitando
questo o quell'altro. E la terna di aitanti musicisti qui lo fa vedere senza mistero,
lasciando senza appetito chi ha fame di buon jazz gonfio di aria fresca.
Nicolas Masson, svizzero di Ginevra, ha un adolescenziale passato di rocker
(chitarra in braccio e capelli alla spalla), addomesticato poi dall'infatuazione
per il jazz e per le calde tonalità del tenore; Roberto Pianca, ticinese,
che si appresta a festeggiare le trenta primavere, è frutto del conservatorio di
Amsterdam che, a quanto pare, funziona a meraviglia;
Emanuele
Maniscalco, oramai in pianta stabile in Danimarca, è già noto al pubblico
italiano (e non solo) come "young lion" della lunga ala di
Enrico Rava
e per essere sbocciato tra le fioriture della grande fucina di jazzisti italiani
di Siena Jazz.
L'ECM pesca bene, quindi, e sa mettere tra i doppi apici i suoi giovani rampanti
fini dicitori del futuro del jazz, checché ne dicano i più parrucconi.
"Third Reel" è pensato a tre teste, non vi è un leader e, così, i sedici brani
sono firmati con equa distribuzione, soprattutto dal tenorista e dal batterista.
Maniscalco scalda il ferro e tiene viva la tensione armonica e ritmica in "Furious Seasons" mettendo in luce quanto Masson sia attento all'insegnamento post-free,
scavando nel solco della musica nera; si proietta in una dimensione crepuscolare
in "Neuer Mond", rintuzzando nervosamente le sinuose linee melodiche disegnate
da Masson sulle corde morbidamente vibranti di Pianca. Il chitarrista mette il suo
personale sigillo su "Spectrum", che impegna Masson al clarinetto in svolazzi,
vibrati di respiro classico e duetta con le note accennate, pesate e opportunamente
smorzate di Pianca: un dialogo spezzato dal gioco di soppiatto di Maniscalco, che
mette la cornice a un brano emozionante. La cifra autoriale di Masson è cameristica
("Gingko"), brillante e graffiante sui registri acuti perfettamente padroneggiati
di "Sparrow", immediata, espressionista, in bilico tra Europa e Africa.
Un
gioco di equilibri che è il filo rosso di "Third Reel", curato e spontaneo,
immediato e ponderato e pronto sempre a stupire.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 15/09/2013
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