Mauro Ottolini Sousaphonix - Musica per
una società senza pensieri Atelier Musicale – Associazione Secondo Maggio – Musica Oggi Sabato 3 Ottobre 2015 - Auditorium Di Vittorio – Milano
di Andrea Gaggero
"Noi vogliamo una musica che aiuti ad ascoltare quello che è diverso da noi,
con un atteggiamento di interesse e curiosità; una musica che ci consenta di comunicare
con gli altri quando le parole non bastano; una musica che raccolga dentro di sé
tutto il paesaggio sonoro della civiltà in cui viviamo, dai suoni della pietra a
quelli del mare. Ci vorrebbe una musica capace di far ballare e cantare tutti i
popoli sotto un unico cielo, su uno stesso fazzoletto di terra, ognuno nella propria
lingua e al ritmo della propria gente, ma insieme". (Mauro Ottolini)
I Sousaphonix di Mauro Ottolini con la loro "Musica per
una società senza pensieri" inaugurano la XXII edizione della serie di concerti
organizzati da Musica Oggi per l'associazione milanese Secondo Maggio, denominati
Atelier Musicale. Conoscendo, in linea di massima, l'approccio aperto e trasversale
di Maurizio Franco, direttore artistico della rassegna ma anche "presentatore"
profondo e lucidissimo, la scelta pare del tutto conseguente e centratissima, ovvia
ci verrebbe da dire.
La nascita delle musiche e della formazione che le esegue
(fissate su due cd Parco della Musica Records presto esauriti nel dopo concerto)
è forse nota, merita comunque di essere qui brevemente ricapitolata. Il reperimento
casuale, in un piccolo borgo trentino, di una foto d'epoca (1921) a ritrarre una
compagine di musicisti semidilettanti, l'Orchestra per una società senza pensieri
per l'appunto, è la molla, che innesca l'idea e dà la spinta ad una ricerca musicale
durata due anni. Il manifesto ideale e ideologico, nel senso migliore del termine,
è contenuto nelle parole dello stesso Ottolini poste in apertura: proclamazione
d'intenti qui realizzata e risolta anche grazie a una compagine tra le più interessanti
del panorama musicale nazionale. Il progetto, quanto mai ambizioso, fu quello di
raccogliere canzoni popolari provenienti da tutto il mondo filtrate attraverso la
propria scrittura e sensibilità di jazzista. Nel concerto verranno eseguite dodici
canzoni, tra le ventiquattro incise, che spaziano dalla ninna nanna giapponese d'apertura
al seguente Ellington caraibico di "A Drum Is A Woman", reso con buona perizia e
leggerezza da Vincenzo Vasi, dalla Finlandia di Matti Pelloonpa alle Antille, dal
fado di Amalia Rodriguez all'Egitto di Oum Kalthoum. Diversi gli elementi che contribuisco
a fare di questa proposta (e di questa formazione) una delle più interessanti e
pregevoli dell'attuale panorama nazionale: un progetto originale, che mischia le
geografie e generi pur avendo nella canzone popolare e nelle musiche di matrice
afroamericana i suoi punti di forza, una grande apertura, sensibilità e abilità
di scrittura che riesce a dare omogeneità e personalità a riferimenti tanto distanti.
Vincente la scelta dei musicisti, seppur qui in formazione comprensibilmente
ridotta con una conseguente perdita di varietà nelle soluzioni timbrico-espressive.
Particolare plauso a Vanessa Tagliabue cui spetta, oltre il problema linguistico,
l'arduo compito di calarsi in paesi e tradizioni musicali tanto distanti; compito
svolto con somma perizia e apparente facilità, dimostrando una sensibilità raffinata
e doti musicali non comuni. Vincenzo Vasi è il sale, il pepe e il peperoncino di
una ricetta già ricca e gustosa: è la voce maschile, assai duttile tra l'eleganza
caraibica del misconosciuto Ozzie Bailey e l'hard core di Yamatsuka Eye, è il virtuoso
del teremin, il giocoliere, giocattolaio-clown costantemente impegnato con piccoli
oggetti percussivi e un uso accorto e contenuto dell'elettronica. E' Vincenzo Vasi
a tentare, talvolta riuscendoci, di scompigliare le carte e ribaltare gli equilibri
affermando così una possibilità importante. La scrittura di Ottolini è però così
attenta, precisa e pervasiva da lasciare poco o nullo spazio alle improvvisazioni
dei singoli: Dan Kinzelman nell'unico, urticante assolo emerge sopra tutti. Non
è quello che interessa Ottolini che qui cerca, per tramite di alcuni tra i migliori
musicisti oggi in attività, di dare un impronta d'autore a musiche popolari estremamente
varie. Un plauso particolare all'associazione Secondo Maggio e a Musica Oggi per
la tenacia, coerenza e intelligenza di sguardo: questo è il primo luminoso appuntamento
di una rassegna che si preannuncia ricca e intrigante che conferma all'iniziativa
il ruolo di eccellenza in ambito nazionale.