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Maurizio Nizzetto
Mare su chiglia
Caligola Records 2009
1. Danza di nuvole
2. Old Route
3. Mare su chiglia
4. Suonando Filippo
5. Ricordo C. Mingus
6. Altopiano
7. Refluxo
8. Getting on the Stage
9. Gocce
10. Con le creature
11. Destini part 1
12. Destini part 2
13. Beguine
14. Saloon
Maurizio Nizzetto
- contrabbasso
Angela Milanese
- voce
Paolo Vianello - pianoforte
Paolo Prizzon
- batteria
Special Guests
Marco Tamburini
- tromba e flicorno
Mauro Ottolini - trombone
Luigi Vitale
- vibrafono
Alvise Stiffoni - violoncello
Gigi Sella - clarinetto e sax soprano
Alberto Vianello - sax tenore
Luca Pitteri - pianoforte (traccia 11)
Gianfranco Bortolato - oboe
Otto special guests accompagnano il contrabbassista Maurizio
Nizzetto e il suo gruppo formato da
Angela Milanese
alla voce, Paolo Vianello al pianoforte e Carlo Prizzon alla batteria
e percussioni, nell'album "Mare su chiglia".
Nizzetto, dopo un lungo periodo dedicato alla musica rock-funk
italiana e alla fusion, approda allo studio del jazz, e in questo album fonde il
suo background in modo che le composizioni risultino sempre diverse e mai banali.
Si spazia così da brani più d'impronta jazzistica come "Destini Part.2",
dove regna incontrastato il sax tenore di Alberto Vianello, a quelli di matrice
più classica come "Destini Part.1", dove il pianoforte affidato solo in questo
brano a Luca Pitteri, dialoga con il malinconico oboe di Gianfranco Bortolato.
Oppure Nizzetto tocca terre più lontane con i ritmi brasiliani di "Refluxo",
cantato in portoghese da
Angela Milanese
che passa con disinvoltura anche a brani in inglese ("Old Route" e "Getting
on a Stage") e in italiano ("Con le creature", "Beguine" e "Cicatrici").
Tra una dedica al musicista di riferimento per i contrabbassisti,
Charles Mingus,
a "Old route" dove la tromba di
Marco Tamburini e il trombone di Mauro Ottolini dialogano
in una serie di chiamate e risposte, emerge un ottimo vibrafonista:
Luigi Vitale,
che in brani come "Mare su chiglia" o "Come le creature" si ritaglia
i suoi spazi, e riesce a non essere mai troppo invadente grazie al suo tocco leggero
e preciso. Più in secondo piano, ma sempre presente a dare spessore alla sezione
dei fiati, Gigi Sella che si alterna tra clarinetto e sax soprano.
L'album si chiude con la solare e ritmica "Saloon" che
obbliga a battere il piede. Un cd da ascoltare che si avvale di musicisti di esperienza
come
Marco Tamburini e di strumenti magari meno consueti come il violoncello
(che apre "Gocce") di Alvise Stiffoni.
Cinzia Guidetti per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/11/2010
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