Ad un anno esatto dalla registrazione esce per la Universal Music Italia
il cd Isole di
Marco Tamburini, terzo lavoro della formazione capitanata dal
trombettista romagnolo con Stefano Bedetti (sax tenore), Marcello Tonolo
(pianoforte), Daniele Santimone (chitarra), Cameron Brown (contrabbasso)
e Billy Hart (batteria).
Isole rappresenta un viaggio in dieci tracce
di immaginari fermo-immagine che descrivono paesaggi, suggestioni e luoghi d'Italia
osservati da un'angolatura jazz. Un lavoro che sicuramente tocca il punto di maturità
del
Marco Tamburini Quintet e che si discosta in modo deciso
da quell'etichetta di mainstream spesso attribuita al gruppo. Un lavoro indubbiamente
di pregevole fattura musicale, realizzato sull'onda della musica a programma, che
mette in risalto un ottimo insieme del sestetto pur permettendo ad ognuno dei musicisti
di marcare con forza i tratti somatici del proprio linguaggio improvvisativo.
Nebbie è presente in tre momenti del disco
(tracce 1, 6 e 9) con il suo fascinoso misticismo appare quasi come un effetto di
dissolvenza nella slideshow dei vari brani. Napoli
è una mixture di suoni e ritmi tipici delle città portuali, in cui le molteplici
tradizioni e culture presenti si fondono in un sound unico e particolare. Le sonorità
delle improvvisazioni di Tamburini e del sestetto ricordano i sapori rionali della
città partenopea, un incrocio tra l'aggressività dei Napoli Centrale del
1976 e l'imponenza della Compagnia di Canto
Popolare al tempo di Beppe Barra. Il contrasto tra il movimento ritmo-tematico e
la staticità armonica di una struttura in cui ogni accordo dura quattro misure contraddistinguono
la dinamicità metropolitana di Capolinea (il
locale che per anni è stato il ritrovo principe del jazz milanese, ndr),
ben rappresentata dalle diversità degli assolo dei musicisti. Diametralmente opposti
i caratteri di Rifugi, una gymnopédie
in cui le armonie romantiche ricordano vagamente i colori dell'impressionismo musicale
d'oltralpe.
Un album vario, caratterizzato da un ottimo interplay tra i musicisti,
che incontrerà sicuramente il consenso dei palati più raffinati del jazz italiano.
Tutte le composizioni sono di
Marco Tamburini ad eccezione dello standard
All of you (traccia 8) e di
In viaggio di Marcello Tonolo (traccia 10).
Ambrogio De
Palma per Jazzitalia
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
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Data pubblicazione: 03/05/2008
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