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Bologna Jazz Festival 2011
di Eugenio Sibona
foto di Sergio Cimmino e Alessandra Zani

Il Teatro vive con i Manhattan Transfer la prima del Bologna Jazz Festival
Bologna, 9 Novembre 2011

Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)  Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)
Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Manhattan Transfer - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)

Pubblico in estasi nel primo appuntamento del Bologna Jazz Festival. Gli eterni ragazzini dei Manhattan Transfer hanno esaltato gli spettatori del Teatro delle Celebrazioni, che ancora una volta hanno potuto ammirare questi maestri del Jazz, da quarant'anni sulla cresta dell'onda. "Negli ultimi anni Festival è cresciuto anche in controtendenza con altri eventi analoghi", ha introdotto orgoglioso il direttore Massimo Mutti. E' con emozione che ha presentato il gruppo che nel 1981 ha vinto il Grammy Award sia nella categoria jazz che in quella pop, e ha guadagnato con l'album Vocalese nel 1985 dodici nomination, un record sorpassato solo da Thriller di Michael Jackson. Il gruppo è attivissimo e, dopo questa tappa bolognese, sarà impegnato in un tour che li vedrà negli Stati Uniti fino ad aprile. Si comincia con pezzi classici, come il famosissimo "I love coffe, I love tea…" dall'album Java Jive. Ma gli spettatori sono già carichi e di caffè non ne hanno bisogno. Tim Hauser, il leader, ha quasi settanta anni, è la storia del jazz, ma ha energia che altri ben più giovani si sognano. Con lo swing di Tisket, il pubblico è stato coinvolto attivamente a battere il ritmo e si è esaltato all'assolo appassionato di Cheryl Bentyne, che ha infuso tutta la sua plastica gestualità nel far vivere la musica: quasi un'attrice. Spazio anche per una dedica: "ci sono due cose che voi italiani fate veramente bene: il caffè e l'amore. E io ho provato a combinare queste due cose". La sua voce sa raggiungere tranquillamente vette di alti e bassi in Morning Cawfee: il corpo si muove come se stesse davvero comoda a casa sua a bersi un caffè assieme al pubblico. Che ringrazia. È finalmente la volta anche di Janis Siegel: se finora s'era fatta notare "solo" (si fa per dire) per i suoi versetti scat stile Dalla, adesso racconta, come fosse tarantolata, la vera storia del SideWinder e di come si può essere morsi da un serpente. Pure gli altri si divertono a guardare la sua imitazione. Poi è stata un'escalation: da Bahia, passando per Soul food to go, per arrivare a Birdland. Tutta l'orchestra a spiegare il tempo, con applausi sempre più scroscianti. Come in un'estasi nietzscheana, il teatro si è trasformato in un unico soggetto. E' la Terra degli uccelli? No, per una sera è stata la terra dei Manhattan.

Il clou del Bologna Jazz Festival: di nuovo assieme il Pat Metheny Trio
Bologna, 12 novembre 2011

Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani) Pat Metheny Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)

Teatro Europauditorium pieno, per quello che il direttore del Bologna Jazz Festival Massimo Mutti ha definito "l'appuntamento clou". Pat Metheny, che nella sua lunga carriera ha collaborato con i più grandi artisti della sua epoca, aveva già suonato assieme a Bill Stewart e Larry Grendadier, fondando nel 2000 il trio che porta il suo nome. "E' bello riunirsi di nuovo – dice alla folla il più famoso chitarrista di Kansas City -, dopo anni, qui a Bologna, assieme a Larry e Bill". Agli inizi è sembrato più un riscaldamento, come una fase di studio reciproco. Con il pubblico concentrato e quasi ipnotizzato. La platea, curiosa, ha voluto vedere cos'aveva stavolta il trio in serbo per lei, e ha assaporato in silenzio ogni minuto, ogni nota, ogni sfumatura. Ha viaggiato rilassata tra gli arpeggi, scaricando di tanto in tanto il proprio "entusiasmo" con qualche applauso, più di stima, forse. Poi, Metheny ha deciso che doveva cominciare a fare sul serio e i suoi fan si sono scossi sempre più spesso. In vena di sorprese, si è avvalso della chitarra acustica tradizionale, quella elettrica, la synth o la chitarra baritono.
E il pubblico è tornato "quieto" a scoprire quali effetti ha pronti, per mostrare tutto il suo apprezzamento. Metheny è sempre un mago e imbraccia la sua chitarra come fosse la sua amata, e lo è. Se la coccola tutta, si contorce, la corteggia, segue l'onda delle sue note, balla assieme a lei. Anche Bill Stewart, sempre in forma, si è prodotto in uno strepitoso assolo di cui tutto il teatro è sembrato riecheggiare le note e assorbire l'atmosfera. Il terzetto è giunto al massimo dello sforzo e della concentrazione e il pubblico sembrava quasi non volerlo disturbare, immerso in atmosfere a volte arabeggianti, altre più psichedeliche.
Metheny ha proposto una summa della sua carriera: il primo successo Bright size life, poi Change of heart, Soul cowboy, Always and forever, Question and answer. Fino allo strano esperimento di Orchestrion, una specie di orchestra tecnologica comandata dalla chitarra. C'è anche stato spazio per qualche battuta col pubblico: "State dormendo? Ogni tanto cerco i vostri sguardi, per capire se vi sto annoiando". Con un'ovazione, il pubblico gli dice che va bene così. "Ora farò Finally for your dreams – incalza Pat -, forse è appropriato per stasera.". Sì, decisamente è un sogno rivedere finalmente Pat, Bill e Larry a Bologna.

Il basso di Chrstian McBride fende la nebbia di Vignola
Vignola, 15 novembre 2011

Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)  Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)
Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)  Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino)  Chris McBride Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) 

Nonostante la nebbia, a Vignola numerosi sono i fan accorsi per sentire Christian Mcbride. Un evento che ha anche voluto rilanciare l'attività del Teatro Emanuele Fabbri, il cui motore è stato riacceso di recente dall'Associazione Vignola Jazz Club, che ha ospitato addirittura la prima tappa del tour europeo del bassista americano, per la prima volta a Vignola. Il trentanovenne McBride è attivo dal 1995 e ha suonato con artisti provenienti da vari stili: da Rollins a Queen Latifah, da Metheny a Uri Caine. Inoltre, lo scorso ottobre ha duettato con Sting in un concerto di beneficenza in occasione del 60° compleanno dell'ex leader dei Police.
McBride è partito da lontano, proponendo pezzi del suo primo album, come Gettin' to it, per poi interpretare classici del jazz, come Sofisticated lady e Juicy Lucy. Accompagnato alla batteria da un musicista molto originale, Ulysses Owens, espressione di estro e potenza. Un piacere anche per gli occhi vedere come si muove con agio e naturalezza. Mentre al piano si è esibito una giovane promessa di 22 anni, Christian Sands. Segnatevi questo nome, perché è probabile che farà strada. Tecnicamente molto bravo, forse all'inizio è sembrato un po' intimidito. È sembrato quasi (a chi scrive) che avesse imparato bene la lezioncina, ma fosse ancora alla ricerca del suo personale stile. Il pubblico, invece, ha apprezzato: speriamo che gli servirà in futuro. E infatti così è stato questa volta. Dopo un po' si è caricato, grazie anche a McBride che, dal canto suo, incoraggia, stimola, dà la carica. Dall'esperienza di leader della Big Band con cui ha realizzato il suo ultimo album The Good Feeling, ha imparato a dirigere e incoraggiare i suoi uomini, per realizzare un tutto armonico. E infatti si vede, quando suonano I Mean You, My Favourite Things e la colonna sonora del musical Killer Joe.

A Vignola con Atakoglu un concerto per viaggi e sognatori
Vignola, 17 novembre 2011

Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) Fahir Atakoglu Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Sergio Cimmino) 



Nella splendida cornice della Rocca dei Contrari si è tenuto l'ultimo concerto della stagione del Vignola Jazz Club, nell'ambito del Bologna Jazz Festival. A fare gli onori di casa, Fahir Atakoglu, pianista turco che ha cominciato ad avere successo in patria negli anni Novanta, con le colonne sonore per diversi documentari. Dopo aver composto anche la musica per l'Istanbul National Opera and Ballet, si è spostato negli Stati Uniti, dove tuttora collabora con diversi musicisti jazz. Da tempo attivo con il batterista Horacio "El Negro" Hernandez, quest'anno ha anche inaugurato una serie di concerti con il celebre bassista canadese Alain Caron, con i quali ha in progetto di realizzare un disco.
Atakoglu si è divertito, facendo quasi fatica a stare seduto quieto, tanto era preso nel vortice della sua musica. Quando anche il resto della squadra si è galvanizzato, avrebbe quasi ballato, quando si è goduto lui stesso gli arpeggi di Caron. "Jazz is life", usa dire il 46enne pianista turco. E, infatti, in ogni sua espressione, in ogni suo gesto eloquente è come se avessero vissuto le note. Tenendo la padronanza assoluta del gruppo, con una mano ha addomesticato il suo piano e con l'altra si muoveva come se avesse voluto catturare le melodie dei colleghi. I suoi uomini sapevano cosa devono fare e lui era lì ad aspettare la nota giusta.
Una serata dinamica, in cui è sembrato quasi che Atakoglu facesse uscire le note dal piano e le assemblasse per farle cantare in un coro vivente. Come in una danza gitana, è lo sciamano che si agita attorno al fuoco della vita. Invece di predire il futuro, ha visto le sue note, che sono diventate i colori di Istanbul. Ha ricordato il padre, ora morto, in Galata, antico ponte di Istanbul che usava attraversare assieme a lui a 12 anni, quando stava imparando a suonare il piano. Ha descritto le sue due patrie, la terra dove è nato e quella che l'ha accolto. Con Sync - op e Gipsy in me, da Istanbul in Blue, ha spiegato il suo orgoglio per la Turchia: in un simpatico dialogo col pubblico, ha chiesto se qualcuno c'è mai stato e ha descritto le diverse origini della Turchia, i suoi diversi colori e i diversi tempi, così naturali da ballare. E poi la vita dei gipsy, tipici personaggi del suo paese, molto colorati e buoni musicisti.
<<C'è una storia dietro ogni canzone>>, riflette Atakoglu: così, ha proposto il repertorio di East Side Story, che gli ha dato il successo internazionale, e del suo nuovo album, Faces and Places, un viaggio musicale avventuroso, dedicato a coloro che si muovono per seguire i propri sogni, come lui è andato negli Stati Uniti per amore della musica.

Il Bologna Jazz Festival termina con Bollani, lo Charlot del Jazz
Bologna, 19 novembre 2011

Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)
Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)Stefano Bollani Trio - Bologna Jazz Festival 2011 (Alessandra Zani)

Tutto esaurito al Teatro delle Celebrazioni, per la sesta edizione che chiude alla grande con uno Stefano Bollani in splendida forma, accompagnato come al solito dai partner danesi Jesper Bodilsen, al contrabbasso, e Morten Lund, alla batteria. A introdurre la serata, Giovanni Serrazanetti, storico direttore artistico della Cantina Bentivoglio: "La terra emiliana ha dimostrato di avere un cuore che batte a tempo di swing. Bollani è l'unico che ha tre grandi caratteristiche: il talento, saper fare spettacolo, cosa che pochi hanno. E infine è ironico e intelligente. Così Bologna vuole omaggiarlo con una rosa, in ricordo di quando ancora non era così famoso come adesso, ma era già un habitué dei locali bolognesi".
E infatti spettacolo è. Il trio è subito attivissimo e travolge il pubblico. Sembra di nuotare, di galleggiare leggeri. Nessuno dei tre è passivo, si seguono tutti a vicenda, pronti ad aspettare ed estrarre la nota a sorpresa. Tra di loro sembrano dirsi: adesso vediamo che combini, fammi sentire. Alternando pezzi originali e storici successi pop rivisitati, come Billie Jean di Michael Jackson o la nostrana Mi ritorni in mente, Bollani picchietta, punge. È vero jazz, vera improvvisazione. Sembra quasi che debba tenere a bada delle note troppo esuberanti. Le sue mani sembrano dotate di vita propria, fuori dal suo controllo (per fortuna). Come Charlie Chaplin in Tempi moderni improvvisava uno swing inventando e mimando parole, anche stasera si sfiora il cabaret, con mimiche e battute nonsense.
Fin dai suoi primi concerti bolognesi, il 39enne pianista toscano ha imparato che noi siamo abituati a non buttare via niente, per goderci tutto. E anche lui non snobba niente del piano. Poteva limitarsi alla tastiera? Poteva, come tanti altri. Ma lui è Stefano Bollani e, invece, usa di tutto. Se Charlot giocava pure con i panini, lui dà il tempo con la rosa. E così, nell'agone musicale vola di tutto: vola lo spartito, vola anche la sua fantasia. Sembra di vedere il Monello, quando i tre si fanno piccoli dispetti a vicenda.

Il Bologna Jazz Festival è finito, presentando in undici giorni jazzisti famosi accanto a giovani promesse, a Bologna, Ferrara, Minerbio e Vignola. E, grazie a Bollani, abbiamo imparato a vagabondare spensierati nella musica: e anche se ci farà uno sgambetto, atterreremo leggeri sopra il suo spartito.







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Jim Hall Quartet e Les Paul Trio all'Iridium Jazz Club di New York: "...un concerto all'insegna della grazia, dell'eleganza, del buon gusto. Sembravano piatti preparati da un grande chef con una mise en place essenziale e i sapori equilibrati alla perfezione." (Marco Losavio)

01/01/2011

L'Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Donato Renzetti con Stefano Bollani esegue brani di Gershwin: "Una performance brillante, un'esibizione molto attesa, come confermato dal "tutto esaurito" registrato non soltanto per i due appuntamenti programmati, ma pure dalla prova aperta del mattino." (Antonio Terzo)

27/11/2010

Joachim Kuhn "Out of the Desert" e John Scofield trio a Jazz&Wine of Peace 2010 di Cormons: bravura, voglia di suonare, carisma sono gli ingredienti adatti per inserirli nel ricordo dei concerti belli del 2010... (Giovanni Greto)

18/09/2010

Bollani, Gershwin e Chailly: il trio delle meraviglie! Intervista esclusiva a Stefano Bollani in occasione dell'uscita dell'album per la Decca, "Rhapsody in Blue", inciso insieme al Maestro Riccardo Chailly alla direzione della Gewandhaus Orchestra di Lipsia: "Io e Riccardo ci siamo visti molte volte prima di incontrarci a Lipsia. Giunti in studio abbiamo lavorato per una settimana intera con dei ritmi che non conoscevo. Dopo due o tre giorni sono entrato nel loro mood, lavorando duramente senza distrazioni sette ore al giorno..." (Gianmichele Taormina)

28/08/2010

Venezia Jazz Festival 2010: In alcuni degli scenari più suggestivi al mondo, come Piazza san Marco, si sono alternati l'acclamatissimo Pat Metheny Group, la dolce e accattivante melodiosità di Norah Jones, le impeccabili dinamiche del Duck Baker trio, la tecnica strepitosa di Yamandù Costa, la sorprendente padronanza di Esperanza Spalding, l'intenso e spettacolare Paco De Lucia, la musica e la poetica di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura nell'omaggio a Hugo Pratt sulle immagini di Pino Ninfa. (Giovanni Greto)

22/08/2010

L'alta qualità del trio Swallow - Talmor - Nussbaum, l'infaticabile Charles Lloyd col suo New Quartet, l'attesissimo duo Chick Corea - Stefano Bollani, l'Aznavour visto dal soprano Cristina Zavalloni e il country rarefatto del Bill Frisell trio al Verona Jazz 2010 (Giovanni Greto)

01/08/2010

Pat Metheny Group "The Songbook Tour" nella calda Cavea dell'Auditorium Parco della Musica a Roma: "Il quartetto parte in sordina, fatta eccezione per Lyle Mays e Antonio Sanchez in grande spolvero fin dalle prime battute. Si avverte una sensibile mancanza di interplay, di empatia...non convince la proposta apparsa piuttosto raffazzonata e palesemente "estiva", più voluta dagli astuti manager che dallo stesso quartetto." (Alceste Ayroldi)

25/07/2010

Due week end ad Umbria Jazz: viaggio per parole ed immagini. Daniela Crevena e Daniela Floris, "l'una fotografando l'altra prendendo spasmodicamente appunti durante ore e ore di musica dal vivo", raccontano due week end ad Umbria Jazz: "Sono stati due week end in cui abbiamo viaggiato tra grandi nomi all'Arena Santa Giuliana, incredibili batteristi, pianisti, sassofonisti, trombettisti, straordinarie voci femminili e personaggi leggendari come Sonny Rollins e Ron Carter, che sono il jazz e che hanno talmente emozionato con la loro musica da farci uscire anche qualche lacrima..." (Daniela Floris e Daniela Crevena)

09/07/2010

In diretta da Umbria Jazz 2010. (Marcello Migliosi)

06/06/2010

Non Sono io (Musiche di Luigi Tenco) (Tiziana Ghiglioni)- Gianni B. Montano

10/04/2010

Portrait in Blue (Stefano Bollani)- Enzo Fugaldi

27/03/2010

Pat Metheny "Orchestrion". L'Alchimista dei suoni - Il magico mondo di Metheny. "Sorride, felice come un bambino. Guadagna il palco con piede veloce, come chi non vede l'ora di incominciare a giocare. Pat Metheny è in ottima forma fisica, con il volto radioso come da qualche tempo non s'avvertiva...non una sperimentazione, ma soprattutto un divertissement che ha voluto condividere con il suo pubblico". (Alceste Ayroldi)

27/03/2010

L'Orchestrion Project di Pat Metheny ovvero "la necessità di esplorare nuovi linguaggi, nuove grammatiche elettroniche in armonia con il suo antico desiderio di rivisitare quella particolarissima tradizione musicale, avendone intuito le potenzialità espressive futuribili, avendone scoperto aree cromatiche differenti, sicuramente contestualizzabili nella verve futuristica che in modo così intenso anima il suo sentire." (Fabrizio Ciccarelli)

13/02/2010

Tokyo Day Trip (Pat Metheny) - Fabrizio Ciccarelli

02/01/2010

Falando De Amor (Stefano Bollani Trio) - Alceste Ayroldi

01/11/2009

Stone in The Water (Stefano Bollani) - Alceste Ayroldi

25/10/2009

50 eventi in 15 comuni. E' il 10° anniversario di Ubi Jazz in cui sono tornati sul palco alcuni dei musicisti che hanno fatto la storia della rassegna come Stefano Bollani, Brian Auger, Hamid Drake oltre ad un duo "rumoroso" come il "Traveling through time" di Giovanni Hidalgo & Horacio "El Negro" Hernandez. (Giovanni Greto)

25/08/2009

Italian Lessons (Mirko Guerrini) - Dario Gentili

17/08/2009

Fireworks for Stefano Bollani & Chick Corea. Gran pubblico per l'evento jazz dell'estate con due giganti del pianoforte contemporaneo incontratisi sul palcoscenico del Ravello Festival. (Olga Chieffi)

04/08/2009

Da Umbria Jazz 2009: Guinga "Dialetto Carioca" con Gabriele Mirabassi & Lula Galvao; Gianluca Petrella Cosmic Band con Paolo Fresu: cronaca di una rivoluzione Jazz; Chick Corea & Stefano Bollani Duet; Richard Galliano Quartet Feat. Gonzalo Rubalcaba, Richard Bona, Clarence Penn (Enrico Bianchi)

26/07/2009

Sky & Country (Fly (Turner, Grenadier, Ballard))- Gianmichele Taormina

20/07/2009

Dall'8 al 30 maggio si è tenuta a Cagliari la 12a edizione della Rassegna "Forma e Poesia nel Jazz". Jazz: come dalla forma può scaturire la poesia. Chiacchierata con Nicola Spiga sulla rassegna jazz di primavera. (di Viviana Maxia)

13/06/2009

You've Got a Friend (The Kevin Hays Trio)

11/04/2009

Intervista a Stefano Bollani: "...il jazz nasce all'origine come contaminazione, quindi perché scandalizzarsi tanto delle varie collaborazioni e incroci che nascono. Sinceramente non capisco i puristi nel jazz. Cos'è il jazz puro se non una contraddizione in termini?" (di Viviana Maxia)

28/03/2009

La Five Peace Band di Chick Corea, John McLaughlin, Chris McBride, Vinnie Colaiuta e Kenny Garrett al Teatro Manzoni per Aperitivo in Concerto: "Questi cinque mostri sacri del jazz non hanno prodotto un risultato pari alla somma delle loro rispettive abilità, pur strabiliando, individualmente, per le innegabili ed indiscutibili capacità di ciascuno...." (Rossella De Grande)

14/03/2009

New York Days (Enrico Rava)

25/01/2009

Intervista a Mirko Guerrini: "Negli anni ho dovuto imparare ad analizzare gli errori e le debolezze che inevitabilmente ti porti anche sul palco. Anche perché, man mano che cresce l'esperienza, capisci che devi convivere con l'insoddisfazione. Certo è che suonare con chi è più bravo di te è solo un vantaggio, a condizione di saperne raccogliere i frutti." (Elide Di Duca)

05/01/2009

i 376 scatti di Francesco Truono a Umbria Jazz Winter 2008 - 2009.

01/01/2009

Cedar Walton al Bologna Jazz Festival: "L'hard bop di Walton oggi appare ricamato, edulcorato nei suoi contrasti. Qualunque sporgenza o dissonanza viene diluita in un'armonizzazione serena, sofisticata e, forse, un po' troppo ragionevole. Il suo stile, evoluto e inguaribilmente odierno, finisce per confezionare un jazz da cartolina, indubbiamente adatto alle esigenze degli ascoltatori più nostalgici." (Giuseppe Rubinetti)

01/01/2009

Herbie Hancock al Bologna Jazz festival: "Quella di Hancock è una poetica della complessità, l'evocazione di un «villaggio globale» musicale che non si semplifica in un'assimilazione jazzistica di altri materiali, ma che muove piuttosto dalla ricerca di un terreno comune, dalla definizione di un orizzonte di intesa che si situa oltre le distinzioni di genere." (Giuseppe Rubinetti)

16/12/2008

New York Trio Recordings, vol. 1: "Modinha" (Marc Copland)

10/11/2008

Intervista ad Antonio Calogero: "L'altro significato che, secondo me, si potrebbe dare al termine world music è quella di una musica che, filtrata attraverso la sensibilità del compositore, ingloba influenze che vengono, non dico da ogni parte del mondo, ma da tutte quelle che il musicista ha in qualche modo assimilato in trenta anni di studio." (Giuseppe Mavilla)

26/10/2008

Venezia Jazz Festival e Veneto Jazz Summer: "Abbiamo notato come, in genere, i grandi nomi spesso deludano le aspettative e come certi progetti probabilmente siano forme studiate a tavolino da manager e produttori scaltri e navigati che cercano di spremere il nome consolidato, sicuri che egli sia capace ancora di radunare un folto pubblico." (Giovanni Greto)

12/10/2008

Roccella Jazz Festival 2008, "Terremoti": "In un sud che stenta sempre più a organizzare eventi jazzistici di rilievo, conforta vedere come i "Rumori mediterranei", alla ventottesima edizione, si rinforzino, raggiungendo numeri davvero ragguardevoli: 11 giorni di durata e 34 concerti, dislocati fra 9 comuni della provincia di Reggio Calabria, oltre alla consueta copiosa attività seminariale." (Enzo Fugaldi)

22/09/2008

Godot e altre Storie di Teatro (Ares Tavolazzi)

14/08/2008

Dallo swing al funk per la 6° edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival 2008 con l'intensità di Kekko Fornarelli insieme a Rosario Giuliani, la tranquilla andatura dei Manhattan Transfer, la scherzosa (e sacra...) musica di Lino Patruno e l'incendiaria forza di Marcus Miller: 4 serate all'insegna della musica di qualità con un pubblico che ha sempre riempito la piazza della Reale Basilica di Capurso. (Marco Losavio)

10/08/2008

Jazz in Parco XI Edizione "Oltre il Jazz": "Allargare gli orizzonti, spingere un po' più in là il confine costituito dalla consuetudine e della tradizione. Andare un passo oltre il Jazz più tradizionale nei colori e nel linguaggio, mantenendo però un altissimo livello musicale, di spettacolo e di arte...." (Luigi Spera)

30/07/2008

Bollani "Carioca" e Caetano Veloso: maravilhosa poesia. "Corpo e cuore nel concerto che ha incantato il pubblico dell'Arena Santa Giuliana di Perugia. Stefano Bollani e i componenti del progetto "Carioca" hanno letteralmente elettrizzato i numerosi spettatori mentre Caetano Veloso ha affascinato mettendo insieme poesia e musica." (Enrico Bianchi)

21/07/2008

Speciale da Umbria Jazz 2008: «Continuità, stabilizzazione della struttura, mantenimento dei rapporti internazionali», sono questi gli imperativi su cui Regione dell'Umbria, Comune di Perugia e Umbria Jazz si impegneranno, sin dalla prossima edizione, per assicurare al Festival il giusto e sicuro futuro. (a cura di Marcello Migliosi)

15/06/2008

A New Conversations - Vicenza Jazz 2008 si distingue, tra gli altri, Ariel, un pianista di soli dieci anni: "Se si ascolta e si guarda allo stesso tempo, puo' prevalere a volte la tenerezza e lo stupore per le capacita' tecniche di un bambino. Ma se si chiudono gli occhi si capisce che non c'e' alcuna differenza con un pianista maturo. Padronanza ritmica, gradevolezza melodica, capacita' improvvisativa e soprattutto di scrittura..." (Giovanni Greto)

01/05/2008

Un ricordo di Gene Puerling, uno dei più grandi arrangiatori vcali: "Gene Puerling, leader degli Hi-Lo's e dei Singers Unlimited, grande arrangiatore vocale e innovatore del moderno canto pop e jazz a cappella, è deceduto a 78 anni lo scorso 25 marzo in California. A lui si deve la famosa versione di "A Nightingale Sang In Berkeley Square" incisa dai Manhattan Transfer nell'LP Mecca For Moderns, premiata con il Grammy nel 1982 quale migliore arrangiamento per voci." (Giuppi Paone)

06/04/2008

Jazz & Wine Of Piece: "La X edizione di Jazz & Wine ha confermato la buona qualità della manifestazione che ha spaziato dal jazz al folk fino alla world music, aprendo anche alla New Age." (Giovanni Greto)

25/02/2008

Tain & The Ebonix featuring Christian McBride al Cotton Club di Tokyo: "Tutti si impegnano con serietà ma il risultato non va oltre una benevola sufficienza. Non ci sono sorprese. Ogni brano dopo l'esposizione del tema, lascia partire gli assolo: dapprima il fiato, poi il piano, quindi il basso ed eventualmente la batteria..." (Giovanni Greto)

24/02/2008

Tenco's Jazz, l'anima Jazz della musica di Luigi Tenco: "Il Jazz in fondo ci faceva sentire un po' più nobili. Era uno dei pochi universi in cui ci si potesse riconoscere. Ci serviva per oltrepassare una musica leggera deteriore, impraticabile. Dovevamo per forza individuare un filone nuovo, che in pratica emerse da un miscuglio di jazz e altro..." (Roberto Arcuri)

11/02/2008

European Jazz Expo. International Talent Showcase, 25° Jazz in Sardegna: "Sono impressionanti i numeri dell'expo cagliaritana: 7 sale affollate in 4 giorni da oltre 400 artisti e oltre 20.000 spettatori, in una Città della musica allestita appositamente all'interno della Fiera internazionale della Sardegna. Quest'anno si festeggiavano i 25 anni dell'esistenza di questo celebre evento e...Orientarsi all'interno della pantagruelica offerta musicale cagliaritana è arduo." (Enzo Fugaldi)

29/01/2008

Enrico Rava - Stefano Bollani allo Sheraton Hotel di Bari: "...due artisti che insieme ne creano un terzo, forse proprio quel "terzo uomo" da cui l'album prende nome e connotazione: quel velo musicale che prende sembianze umane e che insieme a Rava e Bollani incanta e stupisce con la forza di una creazione musicale nuova e sincera." (Angelo Ruggiero)

11/01/2008

Stefano Bollani a Stia: "...con Bollani si ha infatti l'impressione di un'inesauribile capacità di sperimentare le infinite possibilità foniche del pianoforte...rispetto al quale la missione dell'esecutore sia quella di attingere ogni nota possibile e immaginabile..." (Alessandro Tempi)

03/01/2008

Umbria Jazz Winter #15, l'anno del Jazz Made in Italy: "Oltre 60 concerti a pagamento e circa 50 ad ingresso libero, 12 mila le presenze paganti, 165 mila euro gli incassi ai botteghini, 65 mila le presenze complessive, 180 artisti, 80 persone di staff, 25 tecnici, 50 unità di servizio e 210 le persone direttamente impegnate nella organizzazione del festival..." (Marcello Migliosi)

24/12/2007

Intervista a Nick The Nightfly: ""...bisognerebbe educare la gente a dare più valore alla musica, capire il valore artistico, comprendere che non è un prodotto che puoi prendere gratis...per creare musica ci vuole talento, capacità, ricerca, ci sono molti sogni dietro le canzoni e non è giusto che diventino un qualcosa da poter avere gratis, che la gente si scambia, senza alcun valore..." (M. Losavio, A. Ayroldi)

10/11/2007

Jazz Club Perugia: Oltre 1200 spettatori nel primo fine settimana al "Jazz d'inverno"...(Marcello Migliosi)

27/10/2007

Maremma (Raffaello Pareti)

14/10/2007

Pescara Jazz 2007: "Giunto alla 35^ edizione, e in ottima salute, il Festival pescarese ha proposto cinque eccellenti formazioni, con i loro accattivanti progetti, e due gustosi fuori programma: il concerto della splendida Nathalie Cole (quasi un antipasto al luculliano pranzo che Pescara Jazz ha offerto al suo pubblico), e la bella iniziativa del Jazz in Città (una passerella dei migliori gruppi dell'area metropolitana pescarese)." (Dino Plasmati)

15/09/2007

Stefano Bollani e Mirko Guerrini a Cagliari: "Superfluo dire che il duo è affiatatissimo, sia nell'esecuzione dei brani che negli sketch, nel teatro si alternano fragorose risa ad attenti silenzi del pubblico intento a seguire le mille note degli 88 tasti mischiarsi col suono sempre caldo del sax. " (Enzo Saba)

26/08/2007

Multiculturita Summer Jazz 2007, i concerti di Balducci Ensamble, Funk Off, Rava Quintet, Gino Paoli e il quartetto di Pat Metheny e Brad Mehldau, l'intervista a Pat Metheny: "Capurso capitale pugliese del jazz nell'estate 2007. Non si tratta di un messaggio promozionale volto a promuovere un evento, ma un giusto riconoscimento per chi ha consentito a questo paese, sito nell'hinterland barese, di divenire in così pochi anni uno dei punti di riferimento regionali dal punto di vista musicale..." (Alberto Francavilla - Marco Losavio)

01/08/2007

Intervista a Raffaello Pareti: "La realtà che viviamo è complessa e difficile da capire, per non perdere il contatto con la parte più profonda della mia identità quando la sento in pericolo, cerco di mettermi in una prospettiva che mi allontani dal fuori per poter meglio ascoltare il dentro. Questa sorta di profilassi dell'io provoca delle risonanze ancestrali, in questo senso lo sguardo alle cose lontane mi aiuta a recuperare senso quando non lo trovo nel presente." (M. Losavio - G. Mavilla)

01/07/2007

Stefano Bollani con l’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia in "7 motivi per amare Mozart" al Teatro Socrate di Castellana Grotte: "...genio artistico di chi sa conciliare Mozart e jazz, vecchio e nuovo, Europa e America, spartiti ed istinti." (Angelo Ruggiero)

12/04/2007

"Corpi Liberi in Concerto, teatro e danza su ritmi jazz". In un'anteprima tenutasi per la stampa, un progetto in cui la musica di Bollani, Jarrett, Marcotulli, Mehldau e Petrucciani anima una "inusuale piece di teatro e danza". (Alceste Ayroldi)

18/03/2007

Nuova gallery di quadri curata da Henk Mommaas

09/02/2007

Umbria Jazz Winter: "La quattordicesima edizione di Umbria Jazz Winter è stata contrassegnata dall'incontro tra il jazz e la canzone d'autore: un binomio che molti anni fa negli Stati Uniti ha prodotti quei famosissimi standards su cui i jazzisti di tutto il mondo continuano ancora oggi ad improvvisare. Questo "fenomeno" ha raggiunto ormai da anni anche nel nostro paese, ed ha contribuito a rafforzare un'identità troppo spesso condizionata dagli stereotipi d'oltre oceano." (Marco De Masi)

04/01/2007

Un esclusivo reportage attraverso i festival piemontesi: "E' possibile percorrere centinaia di chilometri e ascoltare note di jazz senza uscire da una sola regione del nostro paese: Il Piemonte. Attraverso piccole città, paesi che sono ricordati solo per essere parte di una periferia, paesi che fanno parte di province troppo vaste per essere nominati singolarmente, si può vivere un viaggio a tappe, piacevolmente forzate, per rispondere ad un urgenza: il jazz." (Alessandro Armando)

04/01/2007

Jazz! Brugge jazz festival 2006: "A mezzogiorno in punto alla sala 9 del Groeningemuseum, immersi nella bellezza immortale di opere firmate da René Magritte, Hiëronymus Bosch e Jan van Eyck, tutto è pronto per la terza edizione della biennale del jazz che nella splendida cittadina belga ospita dal 2002 le migliori espressioni della musica europea di origine colta contemporanea." (Gainmichele Taormina)

14/12/2006

Intervista a Rita Marcotulli: "Credo però anche che sia molto importante trovare una propria voce, raccontare la propria storia, non quella di qualcun altro, altrimenti si diventa solo dei grandi interpreti, come gli esecutori di musica classica. Non è poco, perchè non è facile interpretare qualcun altro. Però il jazz non è musica scritta come la musica classica: vale la pena dipingere il quadro di un altro pittore?" (Antonio Terzo)

05/11/2006

A Torino, per Settembre Musica 2006, hanno suonato Richard Galliano, Ralph Towner e, soprattutto, Stefano Bollani che si è esibito per 5 ore di fila insieme a suoi fedelissimi partner oltre ad aver presentato il suo libro "La Sindrome di Brontolo" e il nuovo disco "Piano SOlo" per la ECM... (Alessandro Armando)

05/11/2006

Piano Solo (Stefano Bollani)

24/10/2006

Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Bobo Stenson tra i protagonisti del Brugge Jazz 2006 (Thomas Van Der Aa e Nadia Guida)

08/10/2006

Stefano Bollani a Berchidda in un concerto per Quintetto e Caterina: "Bollani pone la qualità narrativa dei suoi brani al servizio del racconto, ma non sfugge mai alla tentazione di improvvisare qualcosa di astruso ... " (Roberto Botta)

02/09/2006

LEZIONI (Trascrizioni): "Last Train Home", il solo di Pat Metheny (Enzo Orefice)

01/09/2006

"Linguaggio Universale" , la gallery di Francesco Truono su Umbria Jazz 2006.

11/08/2006

I visionari (Stefano Bollani (Quintet))

01/08/2006

Live (Biba Band)

23/07/2006

Umbria Jazz 2006: le foto e i concerti del più grande festival internazionale (Marcello Migliosi)

25/06/2006

Musica Nuda 2 (Petra Magoni e Ferruccio Spinetti)

17/04/2006

Nuova gallery con le foto di Barbara Rigon

09/04/2006

Ottetto di Gianluigi Trovesi + Stefano Bollani al Piacenza Jazz fest: "Il semplice simbolo matematico ha trasformato un dimenticabile lunedì sera in un qualcosa che si deve tentare di raccontare..." (Alessandro Armando)

18/03/2006

Nuova gallery a cura di Paolo Madussi

26/02/2006

Nuova Gallery con le foro di Giuseppe Arcamone

07/02/2006

Una "Italian Jazz Musicians Gallery" a cura di Jos L. Knaepen

01/11/2005

La performance del pesarese Odd Times Quintet ha introdotto il concerto di piano solo di Stefano Bollani che, tra scatti ironici e virtuosismo tecnico, ha saputo intrattenere il pubblico rivisitando il grande patrimonio jazz e presentando brani di propria creazione. (Michela Sbaffo)

28/10/2005

Enrico Rava e Pat Metheny Live ad Alghero nella gallery a cura di Fabio Doro.

10/10/2005

LEZIONI (Trascrizioni): Una grande interpretazione di Joshua Redman sul noto "Tears in Heaven" di Eric Clapton. (Orazio Maugeri)

01/10/2005

Stefano Bollani a Stresa: "...come sua consuetudine, gioca e diverte il suo pubblico al quale si rivolge con battute simpatiche che creano clima e partecipazione. Il pubblico apprezza e ricambia con calorosi applausi..." (Bruno Gianquintieri)

18/09/2005

Il Pat Metheyny Group a Bari: "...Il gruppo, ma soprattutto Pat non si risparmia. Quasi tre ore senza sosta. Tre ore che hanno infiammato e soavemente defatigato il suo pubblico pugliese..." (Alceste Ayroldi)

18/09/2005

"Dall'alto dell'Anfiteatro Romano i due pianoforti, uno di fronte all'altro, sembravano scrutarsi prima di un duello. E sono stati sottili ma violenti, i colpi che Stefano Bollani e Martial Solal si sono scambiati nel concerto-duo che ha chiuso il Vivere Jazz Festival..." (Agnese Fedeli)

28/08/2005

"Ciò che la guerra ha distrutto la musica cerca di ricostruire, passando per il linguaggio, universale della musica...della musica nera! Umbria Jazz, balcanic windows against racism ha preso ufficialmente il via a Belgrado" (Marcello Migliosi)

15/04/2005

Umbria Jazz Winter: "...è il pianoforte a dominare la manifestazione, come può testimoniare anche l'evento jazzistico più significativo del Festival: i Duets di solo piano del 2 gennaio al teatro Mancinelli, con protagonisti Brad Mehldau e Danilo Rea prima e Martial Solal e Stefano Bollani poi..." (Dario Gentili)

09/04/2005

The Way Up (Pat Metheny Group)

19/01/2005

Intervista a Stefano Bollani: "...è il mondo che è surreale. E qualcuno cerca sempre di farcelo diventare sempre molto reale, molto palpabile. Soprattutto oggi che ci sembra tutto facilmente raggiungibile con la comunicazione..." (Alceste Ayroldi)

28/10/2004

Intervista a Anna Maria Jopek. Cantante-Musicista polacca venuta alla ribalta attraverso un interessante lavoro creato insieme a Pat Metheny in cui la Jopek interpreta brani del chitarrista: "...Suonare effettivamente con lui, ascoltarlo interpretare la nostra musica, condividere con lui il palco è stata un'esperienza senza eguali..." (Marco Losavio)

04/04/2004

Enrico Rava Quintet a Busto Arsizio: "...uno dei musicisti italiani più rappresentativi ed apprezzati a livello internazionale...accompagnato da un affiatato e fantasioso quartetto composto da musicisti dotati di originalità e classe..." (Franco Donaggio)

09/02/2004

Intervista a Stefano Bollani: "...Il primo amore per me è stato Oscar Peterson ... poi mi sono appassionato ad Art Tatum ... e finalmente intorno ai 15 anni mi sono innamorato di Bill Evans..." (Ada Rovatti)

11/01/2004

Stefano Bollania La Palma: "...con l'entusiasmo autentico di un bambino che ti porta per mano a vedere i giocattoli che più ama, Bollani ci accompagna tra le sue grandi passioni in musica, attraversando generi diversi..." (Francesco Lombardo)

06/09/2003

Pat Metheny con Massimo Manzi e Paolino Dalla Porta: "...il teatro era strapieno e l'idea di sentire il grande chitarrista con due colossi del jazz italiano mi faceva già apprezzare la musica che di lì a poco sarebbe passata attraverso le nostre anime..." (Roberto Rugiolo)

29/08/2003

I concerti di Pat Metheny a Ravenna 2003: "...per Metheny gli stimoli sono stati diversi, e non è escluso che qualcuno dei musicisti incontrati in giro per l'Europa possa fare presto parte di uno dei suoi prossimi progetti." (Vittorio Pio)

29/08/2003

Nove musicisti per Pat Metheny a Ravenna 2003: "...Le sue grandi capacità e le sue doti umane da 'grande' della musica gli hanno permesso di tenere il giogo delle varie situazioni createsi con gli altri musicisti." (Dino Plasmati)

28/08/2003

I seminari di Pat Metheny a Ravenna 2003: "...bisogna riuscire a 'giocare' con il tempo fino ad avere la padronanza giusta per suonare in maniera precisa sul beat, leggermente in anticipo o leggermente indietro." (Ernesto Losavio)

08/03/2003

LEZIONI (chitarra): IIa parte dell'arrangiamento in fingerstyle di James di Pat Metheny. (Andrea Bonardi)

25/01/2003

LEZIONI (chitarra): Attivata una nuova sezione dedicata al fingerstyle a cura di Andrea Bonardi il quale ci presenta un suo arrangiamento di James di Pat Metheny.

16/09/2002

La 17a edizione di Sant'Anna Arresi, incentra il suo polo attrattivo sull'arte eclettica e mirabolante di un personaggio come Mal Waldron...(Gianmichele Taormina)

22/04/2002

Intervista ad Armando Marçal, uno dei più importanti percussionisti brasiliani, per 10 anni al fianco di Pat Metheny. (Stefano Rossini)

21/08/2001

Nearness of You. Il nuovo CD di Michael Brecker con P. Metheny, J. De Johnette, H. Hancock, C. Haden e J. Taylor.

14/10/2000

Waltz For Ruth. Il solo di Path Metheny (chitarra 3)

01/07/2000

Io c'ero: Pat Metheny a Bari

29/06/2000

Io c'ero: Pat Metheny a Milano





Video:
QUISISANA JAZZ EVENTS 2012 - John Scofield's Hollobody Band
QUISISANA JAZZ EVENTS 2012 - 8 luglio, John Scofield and Hollobody Band, , John Scofield, Guitar, , Kurt Rosenwinkel, Guitar, , Ben Street, Bass, , Bi...
inserito il 13/10/2012  da QUISISANAJAZZ - visualizzazioni: 5455
Fragile - Pat Metheny and Friends
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inserito il 30/04/2012  da osvaldo manzanero - visualizzazioni: 5300
Esbjörn Svensson Trio - Leverkusener Jazztage (2002, 2005)
Leverkusener Jazztage 2002, , 1. Serenade For The Renegade, 2. Behind The Yashmak, 3. Car Crash, , Leverkusener Jazztage 2005, , 4. When God Created T...
inserito il 14/01/2012  da KizCat - visualizzazioni: 4785
MULTICULTURITA SJF: 14 LUGLIO - STEFANO BOLLANI E I VISIONARI
http://www.capursomap.it/new/15/07/2011/cultura/multiculturita-sjf-14-luglio-......
inserito il 24/07/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 4716

Jazz Baltica Salzau 2003, the Improvisations about the Svensson-title "Impressions". Absolut fantastic playing from Esbjörn and Pat wit...
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Russell Malone, Christian McBride & Benny Green - Jingles
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Data pubblicazione: 18/12/2011

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