Jazzitalia - Live: Kenny Garrett Quintet
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�


Bologna Jazz Festival 2015
Kenny Garrett Quintet

San Lazzaro di Savena (BO) - Sala Paradiso - 27 ottobre 2015
di Niccolò Lucarelli
foto di Achille Serrao

Kenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  Bologna
Kenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  BolognaKenny Garrett  Bologna
click sulle foto per ingrandire

Kenny Garrett - sax alto e sax soprano
Vernell Brown - pianoforte
Corcoran Holt - contrabbasso
Marcus Baylor - batteria
Rudy Bird - percussioni

Nell'anno del decennale, il Bologna Jazz Festival allarga i confini cittadini, e fa tappa a San Lazzaro di Savena, con il Kenny Garrett Quintet, e portando una potente ventata d'America, in questa borgata d'antan alle porte di Bologna. Il jazzista di Detroit, dopo una carriera trentennale, è ormai un riconosciuto maestro del sax, e non tradisce la sua fama regalando al pubblico un'indimenticabile serata che è la summa del suo credo musicale, dagli anni con Miles Davis alle influenze di Charlie Parker e Chet Baker, dalle divagazioni blues a quelle latine.



Apre la serata un distico da brivido, Boogety Boogety, e J Mac, accoppiata di jazz potente e dinamico, sorretta dalla quadrata batteria di Baylor, con il robusto contrabbasso di Holt a rinforzare la base ritmica. Il sax alto di Garrett è una rondine che vola sugli acuti, e il piano lo segue dopo qualche indugio sul registro medio. Ne scaturisce un'equilibrata miscela armonica, giocata su un travolgente 4/4, nella quale il sax emerge con misura, concedendosi virtuosismi di scuola cool, ma rimanendo sostanzialmente sul tracciato di uno splendido jazz urbano, che assume i colori accesi di una tela di Jean-Michel Basquiat, coetaneo di Garrett, che ha respirate le stesse atmosfere a metà fra l'intellettuale e il trasgressivo. Baylor alla batteria insiste su rullante e percussioni, sino a trascinare al suo fianco Brown e il suo splendido pianoforte dalla tinta color acciaio, tenuto nella seconda parte costantemente sul registro acuto.
L'atmosfera si fa presto elettrica, quest'angolo d'Emilia profuma di New York, e chiudendo gli occhi per un istante, si vedono Manhattan, la Quinta Strada, Brooklyn Heights, Central Park, brillanti come in uno scatto di Franco Fontana. Garrett ci racconta un'America dinamica, appena un po' eccentrica, quella stessa dei romanzi di John Updike o Norman Mailer, che comunque discende da J.D. Salinger. Di quando in quando, le percussioni di Bird assumono ritmi caraibici, a "destabilizzare" l'impianto ritmico. Sul finale di J Mac, Garrett spinge al massimo sugli acuti del suo sax, fino a trasformarlo - quasi fosse uno stregone di New Orleans -, in un coyote che ulula sugli Adirondack in una notte di luna piena, virtuosismi improvvisati che ricordano Coleman Hawkins.

A confermare la versatilità e l'originalità del jazz di Garrett e soci, Chucho Mambo proietta il concerto su scenari decisamente latini, dominati dalle percussioni di Bird. Superbamente europea, invece, a metà fra lo zingaresco e l'esistenzialista, Spanish go round aggiunge alla serata un raffinato tocco intellettuale, e il fioco sax di Garrett sembra nebbia che scorre da Montmartre, o una nuvola di fumo nel Caveau de la Huchette. Sembra che Juliette Grèco sia lì sul palco, accanto a Charlie Parker, evocata da un sax che torna sull'acuto, e l'hard bop dei brani precedenti lascia spazio a un pensoso che il bebop.

Altro cambio d'atmosfera, che stavolta suggerisce l'ambiente afroamericano, con l'evocativa Pushing the world away, cui si aggiungono le voci di Garrett e Holt, che scaldano il ritmo bebop con quella che sembra una cantilena tribale. Garrett lascia il sax alto per il sax soprano esibendosi in virtuosismi appena orientaleggianti, e la band sprigiona un calore metallico, suggerito principalmente dal fraseggio in 3/4 pianoforte-batteria, che dimostra notevole affiatamento.

Atmosfere più raccolte in Ballad Jarret, e Seeds from the Undergorund. Poetico e struggente il contrabbasso di Holt suonato con l'archetto in Ballad Jarrett, su cui s'intersecano le percussioni tribali di Bird, a tratti celestiali, come una divinità vedica che galoppa nella pioggia. Seeds from… è una miscela di jazz e blues, una pagina crepuscolare di Hemingway, per poi aprirsi a ritmi latineggianti e decisamente solari.

Garrett è un frontman misurato, che lascia ampi spazi ai fraseggi dei suoi colleghi, per poi irrompervi con l'agilità del suo sax. Sul palco, la band dà letteralmente l'anima il pubblico lo sente, e non manca di sottolineare con calorosi applausi certi passaggi di sax o di batteria, e Wayne's Thang, brano di chiusura, sfuma in lunghissime code d'improvvisazione, fra il blues e il rap, con Garrett, autentico istrione, che si presta a regalare momenti di "jazz in libertà". Perché il jazz è ispirazione che nasce dall'anima.







Articoli correlati:
21/04/2018

Pushing the world away (Kenny Garrett)- Enzo Fugaldi

08/12/2016

Barry Harris Trio - Bologna Jazz Festival: "Un concerto emotivamente intenso, specchio di un periodo storico importante, e che il numeroso pubblico ferrarese non ha mancato di apprezzare." (Niccolò Lucarelli)

23/11/2016

Buster Williams Quartet "Something More": "Torrione sold out per una serata di jazz d'autore, profondamente americano ma portavoce di un pensiero liberale moderno." (Niccolò Lucarelli)

13/12/2015

Bennie Maupin Quartet: "Il jazz di Maupin è un libro aperto su una varietà di culture e suggestioni, oscillando dalle radici afroamericane al free, dal bebop all'hard bop." (Niccolò Lucarelli)

29/11/2015

James Farm Quartet (J. Redman, A. Parks, M. Penman, E. Harland): "...un collettivo che esprime una forma di hard bop contemporaneo, che alla raffinatezza formale unisce interessanti considerazioni di stampo sociologico." (Niccolò Lucarelli)

29/11/2015

Johnny O'Neal Trio: "Un concerto intimo, come si addice a un club, che ha il carattere di una serata fra amici, e che dopo il bis scatena un'ovazione d'applausi." (Niccolò Lucarelli)

07/04/2012

"Garrett si esprime con grande padronanza: "cerca" le note, evita le cadenze banali, controlla rigorosamente l'eloquio ma non cade in un'algida astrazione, lasciando invece affiorare un lirismo intenso, un'energia sotterranea." (Vincenzo Rizzo)

18/03/2012

Fahir Atakoglu, simbolo di integrazione: Per un musicista è bello poter condividere la musica con quante più persone possibili, è importante per il nostro spirito. E' ciò per cui viviamo." (Eugenio Sibona)

08/01/2012

Al Bologna Jazz Festival, la ritmica del Pat Metheny Trio si racconta. Bill Stewart: una persona istintiva, sempre alla ricerca di cose nuove. Larry Grenadier: come apprezzare la vita e farsi apprezzare dal pubblico. (Eugenio Sibona)

18/12/2011

Bologna Jazz Festival 2011: L'estasi nietzscheana della prima dei Manhattan Transfer, il momento clou nel sogno di rivedere Pat Metheny e il suo trio con Larry Grenadier e Bill Stewart, l'energia di Christian McBride con il suo giovane trio, la pregevole musica di Fahir Atakoglu insieme ai grandi Horacio "El Negro" Hernandez e Alain Caron, la chiusura con lo Charlot del Jazz, Stefano Bollani, che insieme ai fedelissimi Jesper Bodilsen e Morten Lund ha fatto calare il sipario su un'edizione lunga undici giorni dove grandi nomi sono stati affiancati da giovani promesse. (Eugenio Sibona)

28/03/2009

La Five Peace Band di Chick Corea, John McLaughlin, Chris McBride, Vinnie Colaiuta e Kenny Garrett al Teatro Manzoni per Aperitivo in Concerto: "Questi cinque mostri sacri del jazz non hanno prodotto un risultato pari alla somma delle loro rispettive abilità, pur strabiliando, individualmente, per le innegabili ed indiscutibili capacità di ciascuno...." (Rossella De Grande)

01/01/2009

Cedar Walton al Bologna Jazz Festival: "L'hard bop di Walton oggi appare ricamato, edulcorato nei suoi contrasti. Qualunque sporgenza o dissonanza viene diluita in un'armonizzazione serena, sofisticata e, forse, un po' troppo ragionevole. Il suo stile, evoluto e inguaribilmente odierno, finisce per confezionare un jazz da cartolina, indubbiamente adatto alle esigenze degli ascoltatori più nostalgici." (Giuseppe Rubinetti)

01/01/2009

Herbie Hancock al Bologna Jazz festival: "Quella di Hancock è una poetica della complessità, l'evocazione di un «villaggio globale» musicale che non si semplifica in un'assimilazione jazzistica di altri materiali, ma che muove piuttosto dalla ricerca di un terreno comune, dalla definizione di un orizzonte di intesa che si situa oltre le distinzioni di genere." (Giuseppe Rubinetti)

19/10/2006

Il Festival Jazz di Stoccolma 2006: "La potenza dell'organizzazione ha la possibilità e la pretesa di far arrivare sull'isola nomi enormi della musica contemporanea che se vengono letti ad elenco potrebbero rappresentare la storia di un festival, non il cartellone di una sua edizione..." (Alessandro Armando)





Video:
Kenny Garret Quartet al Ueffilo Jazz Club - Gioia del Colle - Bari
Kenny Garret Quartet in Concert (short excerpt) - Ueffilo Jazz Club di Gioia del Colle - BariKenny Garrett soprano & alto sax,Vernell Brown piano,...
inserito il 22/03/2012  da nickingos - visualizzazioni: 6247
Kenny Garret Quartet al Ueffilo Jazz Club - Gioia del Colle - Bari
Kenny Garret Quartet in Concert (short excerpt) - Ueffilo Jazz Club di Gioia del Colle - BariKenny Garrett soprano & alto sax,Vernell Brown piano,...
inserito il 22/03/2012  da nickingos - visualizzazioni: 6607
Miles Davis and Friends in Paris 1991, Title: Jean-Pierre
Miles Davis Band, "La Grande Halle De La Villette", Paris, France, July 10, 1991 ,Miles Davis (tp) Bill Evans (ss) Kenny Garrett, Jackie McL...
inserito il 17/06/2011  da flink2009 - visualizzazioni: 4975
Miles Davis Human Nature (solo Kenny Garrett)
Miles Davis-trumpetKenny Garrett-saxophoneFoley-guitarRicky Wellman-drumsRichard Patterson-bass1991...
inserito il 25/05/2011  da kmpp16 - visualizzazioni: 5050
Miles Davis - The Last Performance - Jazz à Vienne 1991 (Official)
Directed by : Patrick SaveyExclusive -- The last Miles Davis with his band filmed concert, on 1991 July 1st. Filmed at the Vienne Roman theater, feat ...
inserito il 29/11/2010  da Zycopolis - visualizzazioni: 4727
Miles Davis Time After Time Montreux 1988 - Google Chrome.flv
Miles......
inserito il 05/11/2010  da BlackMax58 - visualizzazioni: 5260
Miles Davis - Heavy Metal
Miles Davis - Live in Germany (1988)Miles Davis - trumpet, keyboardsKenny Garrett - saxophone, fluteBobby Irving - keyboardsAdam Holzman - keyboardsBe...
inserito il 03/07/2009  da Neidhardt84 - visualizzazioni: 5476
Miles Davis in Concert ( Kenny Garrett solo )
Warsaw 1988...
inserito il 10/10/2008  da darominu - visualizzazioni: 6111
Miles Davis - In A Silent Way, New Blues LIVE STUTTGART ´88 [HQ]
Inicio del concierto Miles en Stuttgart '88....
inserito il 08/10/2008  da juandirecto - visualizzazioni: 5251
Miles davis & Marcus miller - mr pastorius
video do miles davis & marcus miller - mr pastorius mtv jazz...
inserito il 18/07/2007  da juandirecto - visualizzazioni: 5592
Kenny Garrett & Roy Ayers URBAN JUNGLE
Directed by Kaspar Galli. Music Video by CAFE SOUL ALLSTARS feat.:Kenny Garrett & Roy Ayers.Musicians Personnel:Duke Jones,Bobby Lyle,Paulinho Da ...
inserito il 13/09/2006  da kasponya - visualizzazioni: 4418


Inserisci un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 1.690 volte
Data pubblicazione: 08/11/2015

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti