Umbria Jazz 2014 Perugia, 11 – 20 luglio 2014
di Giusy Casanova foto di Riccardo
Crimi
click sulle foto per ingrandire
L'Umbria Jazz rappresenta da anni uno dei festival jazz più importanti
in Italia. La città di Perugia si trasforma per dieci giorni diventando il polo
principale della musica grazie alla presenza di svariati concerti dislocati nelle
varie location perugine, nonché ai concerti dell'Arena Santa Giuliana che, come
ogni anno, vede l'alternarsi di importanti artisti internazionali. Purtroppo le
condizioni meteo non sempre hanno permesso che le performance si svolgessero nelle
condizioni migliori e, soprattutto durante le prime serate, non ha lasciato molta
tregua ai tanti fan radunati sotto il palco.
In quest'edizione non c'è stato spazio solo per il jazz, ma ogni serata è stata
dedicata ad un genere diverso: Funk & Soul Night, Jazz & Brasil Night, Hip hop &
Soul Night, New Orleans Night, Piano Night, Ladies night e persino una serata solo
per la dance music.
Il palco dell'Arena ha visto esibirsi grandi nomi del
panorama internazionale quali Dr. John,
Herbie Hancock,
Stefano
Bollani che non hanno smentito le aspettative del pubblico.
La serata con Roy Gelato & His Giants a cui ha fatto seguito Enzo Avitabile & Bottari
è stata all'insegna del divertimento tra successi di tutti i tempi e per tutti i
gusti, così come Eliane Elias è riuscita a trascinare il pubblico nella musica
jazz brasiliana con la dolcezza e la semplicità tipica di quei Paesi.
Soul moderno con punte di hip hop, blues e jazz per la band di New Orleans dei
Galactic arricchite dalla voce morbida e potente di Maggie Koerner,
impeccabili fino all'ultima nota.
Grande performance per l'hip hop alternativo e il neo soul dei The Roots
che hanno inchiodato sotto il palco giovani e meno giovani trascinati dalla chitarra
e dalla voce calda di Captain Kirk.
Serata carica di emozioni quella dedicata alle donne: eleganza e fascino senza tempo
per Natalie Cole che ha incantato la platea nel suo abito bianco e con la
sua voce dolce e raffinata, cantando perfino in duetto con il padre, grazie alla
moderna tecnologia, e proiettando emozionanti foto degli album di famiglia. Anche
la performance di Fiorella Mannoia con
Danilo
Rea e Fabrizio Bosso ha confermato le doti interpretative della cantante
italiana.
Sfuggono le parole per descrivere l'atmosfera elegante e la grande professionalità
emersa dal concerto per pianoforte del duo Hiromi e
Michel Camilo.
Le mani dei due pianisti e le armonie da loro create erano talmente in sintonia
da lasciare il pubblico senza fiato; di sicuro la serata più interessante di tutto
il festival.
La serata conclusiva ha visto l'esibizione dei favolosi
Take 6,
gruppo a cappella statunitense vincitore di dieci grammy, in una performance assolutamente
straordinaria, i quali dopo il concerto hanno gentilmente anche concesso autografi
e foto ai fan. Conclusione d'eccezione di tutto il festival per Al Jarreau
che, nonostante l'età, ha confermato le sue grandi doti vocali e infine
Mario Biondi
con la sua voce e il suo jazz soul caldo e passionale.