|  | Hiromi Place to be
 
 
  Telarc
 
 1. BQE
 2. Choux a la creme
 3. Sicilian Blue
 4. Bern Baby Bern
 5. Somewhere
 6. Capecod Chips
 7. Islands Azores
 8. Pachelbel's Canon
 9. Viva! Vegas: Show City, Show Girl
 10. Viva! Vegas: Daytime in Las Vegas
 11. Viva! Vegas: The Gambler
 12. Place To Be
 13. Green Tea Farm (Bonus Track)
 
 
 Uehara Hiromi - pianoforte
 
 
 Nelle note di copertina – un appunto che vale per tutte le etichette: I caratteri 
tipografici devono essere prima di tutto intellegibili, messi bene a fuoco e non 
infastiditi da sovrapposizioni multicolore. Vorremmo poter leggere, anche se la 
lingua non è la nostra, quello che c'è scritto.  La pianista ringrazia il pubblico, soddisfatta della sua pura e positiva energia, 
accorso ai concerti. L'affetto che ha sentito ha trasformato ogni tappa nel luogo 
in cui stare (place to be), sentendosi ogni volta a casa. Da poco trentenne, la 
musicista giapponese al suo sesto disco decide di optare per il piano solo, ricordando 
alcune tappe dei suoi tour. Ne esce un disco gradevole, quasi come un concerto, 
che dura poco più di 65 minuti, in cui escono le doti tecniche di una musicista 
giovane che forse deve ancora scegliere la musica su cui le conviene concentrarsi. 
Perché nel pianismo di Hiromi ci sono legami con la musica classica, un modo di 
suonare tipico del jazz delle origini, percussivo, con una predilezione per le note 
basse e per l'utilizzo del pedale, alcune sdolcinatezze di certa popular music, 
come in "Island Azores", dove, nelle note, confessa, "ogni singolo elemento 
è bello", non solo quello appartenente al mondo animale. Nel trittico dedicato 
a Las Vegas, si compiace anche di citare il riff di uno dei più famosi titoli del 
rock, "Smoke on the water" dei Deep Purple. Il disco si conclude con la title 
track "Place to be", ballata morbida, la cui melodia ricorda un po' una certa 
scrittura di Sakamoto. Ma cos'è la vita, si chiede Hiromi alla fine se non 
un grande viaggio per trovare il proprio posto giusto in cui stare? Giovanni Greto per Jazzitalia 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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| Questa pagina è stata visitata 1.739 volte Data pubblicazione: 31/07/2010
   
 
 
 
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