Franco Cerri meets Umbria Jazz Clinics 2014
Perugia – 14 luglio 2014
di Giusy Casanova
Lezioni di musica e di vita in occasione di uno dei seminari tenuti presso le Berklee
at Umbria Jazz Clinics grazie all'esperienza educativa e musicale di
Franco Cerri,
chitarrista di fama internazionale che ha collaborato con Django Renhardt,
Gorni Kramer,
Chet Baker,
Gerry Mulligan, Billie Holiday, Dizzy Gillespie.
Infatti, in concomitanza con i dieci giorni di Umbria Jazz, uno dei più importanti
jazz festival italiani, le Berklee at Umbria Jazz Clinics rappresentano da 29 anni
per gli studenti provenienti da tutto il mondo una grande opportunità di apprendimento
dal punto di vista musicale mediante i corsi didattici tenuti dai docenti dell'acclamato
Berklee College of Music di Boston e le performance live dei grandi maestri del
jazz presso l'Arena Santa Giuliana e per le strade della città umbra. Per due settimane
più di 200 studenti da tutto il mondo si incontrano nella splendida Perugia creando
un'atmosfera ideale per uno scambio di conoscenze e esperienze musicali come in
nessun altra parte d'Europa.
Il racconto del chitarrista italiano ha incantato gli studenti per la semplicità
di comunicazione da lui utilizzata, nonostante la sua grandezza artistica, ma soprattutto
perché ambientato in un periodo lontano da noi, pre e post seconda guerra mondiale,
un periodo in cui decidere di voler imparare a suonare uno strumento in Italia non
era facile per la difficoltà di trovare maestri, ma soprattutto di pagare le lezioni.
Così Franco
Cerri, autodidatta, con in braccio la sua chitarra regalata da suo padre,
allieta i cortili italiani post-guerra, strimpellando qualche accordo faticosamente
trovato dopo giorni e giorni di ricerche sulla sua chitarra, anche grazie ai suggerimenti
del suo compagno di scuola
Giampiero
Boneschi, che diventerà direttore d'orchestra, compositore e arrangiatore
e che poteva permettersi di prendere lezioni di pianoforte. È proprio in occasione
di una di queste serate che incontra
Gorni Kramer che lo introdurrà alla scena internazionale.
Nonostante oggi sia molto più semplice trovare maestri e scuole musicali per chi
decida di voler imparare a suonare uno strumento, la tenacia e la passione per la
musica continuano ad accompagnare artisti di ieri e di oggi e continuano a regalare
al pubblico storie di vita raccontate in note musicali.
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
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Data pubblicazione: 21/09/2014
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