Si è spento all'età di 95 anni la grande icona della chitarra jazz Franco Cerri.
(photo by Olga Korh)
Non è sufficiente essere dei Geni per lasciare un'impronta nel mondo della musica ma bisogna piuttosto essere Artisti Geniali.
Franco Cerri, Artista lo era e lo rimarrà senza ombra di dubbio, poichè ha sempre svolto la professione di musicista con dedizione assoluta e con quell'intuito musicale che solo la sensibilità di un Artista vero può cogliere e trasformare in deliziosistà per chi ascolta.
Geniale lo era poichè era capace di farsi riconoscere dopo pochi istanti e perchè individuava soluzioni e approcci che hanno fatto letteralmente scuola. Non c'è un solo chitarrista jazz italiano che non riscontri in lui il ruolo di capostipite, di riferimento. E se a volte per alcuni non lo era totalmente dal punto di vista meramente tecnico lo era sicuramente dal punto di vista umano e professionale. Chiunque lo abbia incontrato ha certamente colto la grande signorilità trasposta poi nella sua musica. Cerri l'ha vissuta pienamente ponendosi sempre oltre, in una dimensione dove erano necessarie doti come classe, umiltà, capacità di ascolto, voglia sempre di dare e di avere, senza porsi filtri...i suoi interventi puntuali armonicamente e ritmicamente sono una sintesi di un pensiero colto e ampio, frutto di un istinto raro e prezioso e di una continua evoluzione personale. Tutto questo, giorno dopo giorno, attraversando generazioni e stili, ha reso possibile che il M. Franco Cerri scrivesse la storia della chitarra jazz in Italia.
Nelle Master Class si stupiva quasi di essere dal lato dell'insegnante ma uscirne arricchiti culturalmente e musicalmente era una garanzia assoluta.
Mancherà la sua presenza che non si dissolverà mai grazie alla tanta musica lasciata e ai rapporti intessuti con chiunque si sia avvicinato professionalmente alla musica jazz.
Jazzitalia porge le più sentite condoglianze alla famiglia Cerri.
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