Gazelab. Un omaggio alla ECM Records
Roma, Auditorium, 9 febbraio 2007
di Dario Gentili
Foto di Daniele Molajoli
Roberto Masotti concept e testi
Maurizio Martusciello composizione e sound design
con
Jon Hassell (tromba)
Terje Rypdal (chitarra)
Miki N'Doye (kalimba, tamma, m'balax, bongo, voce)
Jon Balke (tastiere, piano, preparato)
Anja Lechner (violoncello)
"M2" di Maurizio Martusciello aka Martux_M
e Mario Masullo aka Mass (elettronica)
Per chi conosce il jazz, anche soltanto da appassionato, è superfluo dilungarsi
nello spiegare cosa sia e cosa rappresenti l'etichetta tedesca ECM, che dal
1969 ha impresso il proprio marchio non soltanto
sul cosiddetto jazz europeo, ma ha imposto anche al di là del jazz una sua peculiare
estetica, non soltanto musicale. E proprio la performance di stasera all'Auditorium,
Gazelab. Un omaggio alla ECM Records, tende a esprimere in generale proprio
l'estetica-ECM. In sintonia con la rassegna che ospita la serata, MIT (MeetInTown)
– che attraverso l'elettronica vuole costruire e mettere in relazione linguaggi
artistici differenti –, Gazelab è stato in particolare un incontro tra musica e
immagine sotto l'egida della ECM: infatti, l'espressione visuale è stata assegnata
al fotografo Roberto Masotti, che dal 1973
ha contribuito in modo determinante alla fama che l'ECM si è costruita nel mondo
per le "confezioni" dei suoi prodotti.
Dal punto di vista musicale, il regista della performance è stato
il dj Maurizio Martusciello, accompagnato da alcuni dei musicisti ECM, che
già da tempo frequentano la contaminazione con l'elettronica (tra questi, in particolare,
Jon Hassell è stato una sorta di pioniere, fin dagli anni settanta). Alcuni
dei musicisti in scena, poi, come Terje Rypdal, Jon Balke, hanno legato
indissolubilmente il loro nome e il loro lavoro alla ECM, contribuendo a definire
il noto "suono-ECM", conferendogli quelle tipiche suggestioni nord-europee.
Il concerto si è articolato in due momenti: Works
1/2 e Sguardo (o Sguardi).
Works 1/2 ha rappresentato in effetti il più esplicito e leggibile (visivamente)
omaggio alla ECM: l'elettronica di Martusciello ha costruito con citazioni
(praticamente irriconoscibili), tratte da una ormai vastissima discografia, la sua
interpretazione del suono-ECM, supportato dagli interventi stranianti e "spaziali"
tipici della chitarra di Rypdal e dalle foto di Masotti sullo sfondo,
le celebri cover della serie Works e le foto in bianco e nero che immortalavano
nell'arco di quasi quarant'anni i musicisti a lavoro in sala d'incisione. La seconda
parte del concerto, Sguardo (o Sguardi), che ha impegnato la gran parte delle
oltre due ore di concerto, prende il suo titolo da un video dello stesso Masotti,
montato con gli sguardi ritagliati dalle pagine dei giornali di moda e dalle pubblicità.
In Sguardo (o Sguardi) hanno preso parte tutti i musicisti sulla scena, chiamati
a interagire con l'elettronica di Martusciello e Mario Masullo (stavolta
siamo riusciti a riconoscere, tra le citazioni ECM, la base del sintetizzatore di
Edges of Illusion di John Surman).
Nella capacità d'interazione live, è emersa chiaramente la maggiore dimestichezza
con il linguaggio dell'elettronica e dei campionamenti di Jon Hassell, la
cui tromba dal suono distorto e campionato è stata la presenza più costante del
concerto e il suo stile ha di certo influito sulle atmosfere etniche e tribali,
che ne hanno caratterizzato qualche passaggio; ma anche Jon Balke ha dimostrato
di essere a proprio completo agio. Sorprendenti ed estremamente suggestivi sono
stati gli interventi del violoncello elettrificato di Anja Lechner, che è
stata protagonista in duo con il piano di Balke di uno dei momenti migliori
del concerto. L'elettronica non ha sacrificato troppo (un po' sì, però) il dialogo
tra i musicisti, che ha caratterizzato i momenti più interessanti del concerto e,
in generale, ha soddisfatto l'occasione di assistere a un'esibizione unica nel suo
genere, tale anche per l'opportunità di ascoltare, coinvolti in un medesimo progetto,
musicisti che normalmente percorrono strade estremamente personali.
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Data pubblicazione: 09/04/2007
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