Veneto Jazz Winter 2010
Paolo Fresu e Ralph Towner
Castelfranco Veneto, Teatro Accademico, 6 marzo 2010
di Giovanni Greto
Paolo Fresu,
flicorno, tromba, effetti
Ralph Towner, chitarre classica e baritono
Un concerto che ci ha riscaldato, all'interno di un
intimo e confortevole teatro, mentre fuori il freddo inverno del
2010 non ne voleva sapere di lasciare il posto
all'imminente primavera. I musicisti hanno voglia di suonare, nonostante un "intensa
tournee europea" (il giorno precedente erano avvolti nella neve di Berlino),
ha rivelato Fresu durante la presentazione dei primi tre brani, ed una prossima
negli States. Nove le composizioni eseguite, sette delle quali compaiono nella scaletta
dell'unico disco finora pubblicato, nato da una telefonata di Towner a
Fresu, ben contento di partecipare ad un'incisione ECM. Si parte con "Punta
Giara", quasi a ricordare il primo incontro fra i due vent'anni fa, per un progetto
sulla musica sarda commissionato a Towner. Il morbido, altalenante e toccante
suono del flicorno recita la parte principale, come peraltro la chitarra classica.
Ma quando Fresu utilizza la tromba con la sordina per eseguire ‘Blue In
Green' della gloriosa coppia Davis/Evans, chiudendo gli occhi ci potrebbe apparire,
come per incanto, il carismatico Miles. Rispetto al disco, i due rivisitano con
eleganza due altri standard, "I fall in love too easily", il secondo brano
di tre bis e "Beautiful Love", quasi un collegamento alla poetica evansiana.
Molto bello il quinto brano in programma, ancora senza titolo ci dice Fresu
a fine concerto, che conferma l'eccellente qualità della scrittura di Towner. I
brani iniziano quasi sempre con un'introduzione più o meno lunga del chitarrista
su cui si inserisce con delicato tempismo il fiato di Fresu.
Ottime, tecnicamente inappuntabili e fantasiose, le improvvisazioni di entrambi.
Peccato che Towner non abbia portato con sé anche la chitarra a 12 corde, la cui
sonorità la rende subito riconoscibile ad un "blind test". Applausi, tre
bis come già detto, per una durata complessiva di 90 minuti di musica che ritempra
lo spirito e mette tutti di buon umore.
18/09/2011 | Veneto Jazz, Sting con l'Orchestra Filarmonica della Fenice nel suo "Symphonicity Tour": all'interno dell'incantevole Piazza San Marco: diecimila persone che hanno riempito ogni interstizio dell'area delimitata e quelle poche fiancate laterali. Che Venezia sia bella, elegante culla culturale e crocevia di genti, è un fatto ben noto, così come è nota la particolare bellezza di tutta la cinta cittadina e del Veneto intero, nel quale si muove un sostrato ben radicato nell'arte, in tutte le sue forme. Per Veneto Jazz, un numero di eventi straordinario, parecchi gratuiti grazie anche agli sponsor istituzionali. Jazz & Lunch, Jazz Aperitif, Jazz & Dinner e pomeriggi letterari: insomma jazz ad ogni ora del giorno e della notte, e per tutti i gusti. |
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
01/10/2007 | Intervista a Paolo Fresu: "Credo che Miles sia stato un grandissimo esempio, ad di là del fatto che piaccia o non piaccia a tutti, per cui per me questo pensiero, questa sorta di insegnamento è stato illuminante, quindi molte delle cose che metto in pratica tutti i giorni magari non me ne rendo conto ma se ci penso bene so che vengono da quel tipo di scuola. Ancora oggi se ascolto "Kind Of Blue" continuo a ritrovare in esso una attualità sconvolgente in quanto a pesi, misure, silenzi, capacità improvvisativi, sviluppo dei solisti, interplay, è un disco di allora che però oggi continua ad essere una delle cose più belle che si siano mai sentite, un'opera fondamentale." (Giuseppe Mavilla) |
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Data pubblicazione: 12/04/2010
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