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Tiziana Ghiglioni
Songs
Splasc(h) (2011)
1. It could Be
2. Anyway
3. As you are
4. Close to my soul
5. Ballad for M
6. Snapshot
7. Sweet dream
8. Anytime
Tiziana
Ghiglioni - voice
Riccardo Luppi - tenor sax
Alberto Tacchini - piano
Roberto Bonati - bass
Massimo
Manzi - drums
Tiziana
Ghiglioni è una cantante con un tanto eccellente percorso artistico,
quanto inquieto. Nel 2009 ha pubblicato il terzo disco dedicato alle canzoni e al
mondo espressivo di Luigi Tenco, "Non sono io". In precedenza si era occupata
del repertorio di un musicista di vaglia come Mal Waldron e al cd "MALe WALking
in the caulDRON". Se andiamo a scorrere anche più a ritroso la sua discografia,
osserviamo che raramente si possono annoverare "fermate" su un'idea o ripetizioni
di una formula. Ogni Cd è la testimonianza della tappa di una ricerca, di un progetto.
"Songs" sembra porsi come una pausa di riflessione, quindi, un momento di
ripensamento, per proseguire, in seguito, magari con obiettivi più ambiziosi. Si
tratta, infatti, di otto canzoni scritte in coppia con Alberto Tacchini,
ed eseguite da un quartetto jazzistico tradizionale. Non ci sono gli accostamenti
stilistici inconsueti, determinati pure dalla scelta di un organico particolare,
gli elementi di contaminazione propri di altre precedenti esperienze. Siamo di fronte
a un lavoro fatto di originals jazz italiani, per arrivare ad una definizione di
sintesi. Il disco, però, è tutt'altro che scontato e routiniero. La musica scorre
fresca e veloce, anche per merito di un gruppo di signori strumentisti, in grado
di porsi al servizio delle composizioni dei due leaders in maniera rilassata, ma
garantendo la giusta dose di tensione. Roberto Bonati supporta un accompagnamento
puntuale e attento e quando esce in assolo con il suo contrabbasso lo fa con l'abituale
sagacia e pertinenza.
Massimo
Manzi gli fa da contraltare. Il suo drummin' è agile e inventivo, senza
essere invadente o sovraesposto. Riccardo Luppi rappresenta l'avanguardia.
Il suono del suo sax è ruvido e potente, memore, per certi versi, della lezione
di Archie Shepp,
non quello nichilista degli anni Sessanta, ma il sassofonista spigoloso e caldo
delle stagioni successive. Alberto Tacchini "non butta via una nota",
come si usa dire. E' essenziale ed efficace. Nei suoi interventi privilegia gli
aspetti percussivi, in certi frangenti, o un fraseggio melodico attento alle sfumature
dei testi. La Ghiglioni è molto concentrata nel cercare di rendere al meglio
il significato e gli eventuali sottintesi delle sue "lyrics". Canta in souplesse,
senza forzare, limitando al minimo lo "scat". Per una sua opzione "democratica",
la sua voce non si eleva su quella dei partners, ma rimane sul loro stesso livello.
I brani spaziano da ballads a motivi con un tempo medio- andante, mai con brio.
Si segnalano, fra le altre, "Ballad For M" per la grazia austera con cui
la cantante porge le parole e "Anytime". In questo pezzo finale tutti si
lasciano un po' andare in maniera meno controllata e la musica ne guadagna in vivacità.
In conclusione "Songs" non può essere incluso fra i dischi indispensabili
della cantante savonese, ma è, comunque, una robusta prova della particolare professionalità
di un quintetto ben amalgamato.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 11/07/2011
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