Splasc(H) Records
|
Actis Band
On Tour - Live 2004
CD 1: 1. Takayama Rap - 8.6
2. Nefertari - 8.42
3. Dulcinea - 9.55
4. East Mambo - 9.39
5. Los Tiburones - 8.15
6. Dead Chicken For Breakfast - 7.48
CD 2:
1. Viva Zapata - 8.03
2. Vulcano Boro - 8.39
3. Nairobi Night - 8.16
4. Rojo - 8.21
5. Son Para El Che - 7.18
6. Porci Padani - 6.50
7. Polpi D'Otranto - 7.48
Carlo Actis Dato - sassofono tenore e baritono, clarinetto basso Massimo Rossi - sassofono alto e soprano Karsten Lipp - chitarra Federico Marchesano - basso Dario Bruna - batteria
|
Ascoltare il suono "disturbatore" del clarinettista/sassofonista
torinese Carlo Actis Dato è sempre un'esperienza: quale? E' difficile rispondere:
è tutto e nulla. Ma perchè mai è così necessario avere risposte? Nel caso esistessero
le certezze, in questa circostanza l'unica è che il mood dell'Actis Dato Band
è inconfondibile e rappresenta, da circa trent'anni, una chiave di lettura musicale
nel jazz italiano completamente a sé sestante, senza voler rispecchiare nessun cliché
preconfezionato; chissà forse anche per questo è uno dei nostri musicisti più conosciuti
all'estero.
Il cd preso in considerazione è il doppio "On
Tour Live 2004" registrato in Svizzera: musica indipendente con una carica
eloquente che lega circolazioni di improvvisazioni, travestimento comico, lirismo,
sarcasmo – come ad esempio in "Volcano
Boro" facendo il verso a M. Jackson - riproponendo l'azzardo delle
contaminazioni etniche, anche nostrane, unite alla libera creatività del jazz contemporaneo.
Questo non distragga però dall'estremo rigorismo con cui viene affrontato ogni lavoro
musicale.
Molto è giocato sull'intreccio di ance tra Actis e Rossi, il
drumming incisivo di Dario Bruna, il vigoroso apporto ritmico del basso di
Federico Marchesano e l'innesto indovinatissimo della chitarra di Karsen
Lipp che con il leader instaura visionari duetti, riuscendo a percorrere in
profondità repertori musicali molto spesso inesplorati, con una concordanza della
band assolutamente perfetta, accentuando così l'apporto improvvisativo.
Certo che stare dietro ai riff del Nostro richiede ai musicisti doti da
scattista, costringendoli spesso a vorticosi inseguimenti. Proprio questo
districarsi tra energiche esibizioni estremamente vigorose rende l'ascolto della
Actis Band un'esperienza "free" unica, tanto in grado di stupire ascoltando
qualche scampolo di psichedelia, come in "Rojo",
quanto deliziarci con "Son para
el Che" o "East Mambo";
questa è la personalità incontrollabilmente demolitrice, viva, divertente di
Carlo Actis Dato: prendere o lasciare! Meglio prendere, credetemi!
Franco Giustino per Jazzitalia
Invia un commento
Questa pagina è stata visitata 3.743 volte
Data pubblicazione: 02/05/2006
|
|