Musica Dentro: a Sassari si racconta Paolo
Fresu.
Sassari, Auditorium del Conservatorio - 19 novembre 2009
di Luigi Coppola
Il trombettista di Berchidda ha presentato al Conservatorio il suo libro
insieme a Salvatore Mannuzzu e Flavio Soriga. Il racconto diventa
musica per il pubblico, numeroso ed emozionato come in concerto.
"…Il libro è bello e scritto bene – Io invece non so suonare
alcun strumento - …Non potevo credere che Fresu, prima di essere tale, fosse
uno "sfigato…" – La parte soap tendente al "Chiambretti Style" è esclusiva
di Flavio Soriga. A Sassari, il 19 novembre scorso, l'auditorium del conservatorio
cittadino è esaurito, già in primissima serata e l'occasione è di quelle grandi.
La presentazione del libro di
Paolo Fresu,
"Musica Dentro", già best seller dalla sua uscita
dello scorso 20 ottobre, (edito da Feltrinelli) è forte di tre generazioni diverse,
legate dalla comune e caparbia cifra insulare, corpo unico di passione e volontà
che rende l'unicum, originale. L'antico e il nuovo linguaggio della letteratura
sarda, Salvatore Mannuzzu e Flavio Soriga affiancano il neofita scrittore,
la triade offre un affresco affascinate che abbraccia suoni e parole di un esperanto
universale.
L'incipit è dello scrittore magistrato dalle origini toscane. L'autore
de "La figlia perduta", si definisce "obsoleto" per la sua vicinanza
(anagrafica) alla prima metà del Novecento. In realtà rivela il continuo e curioso
anelito alle conoscenze, quando racconta il suo primo (.."colpo di
fulmine"..) incontro con Fresu e l'universo Jazz. A margine del '93,
una trasferta presso l'editore a Torino lo incrocia con una serata concerto del
duo Fresu - Di Castri (il contrabbassista). Quella musica ed in particolare
il brano "Urlo" (che titolò l'omonimo album), "...musica sommessa,
riflessiva, densa di pathos, tutt'altro che un urlo..." fu il primo moto
di "cattura". Il secondo e non da meno, aggiunge Mannuzzu, i natali berchiddesi
di Paolo. Si apre a questo punto l'album dei ricordi.. Precisi e nitidi nell'oralità,
come una sequenza d'immagini che illuminano scenari dei primissimi anni del '900.
Una cartolina illustrata dell'epoca, accompagna il narratore che presenta la comunità
di Berchidda. Il nonno Salvatore, il canonico Pietro Casu con l'emozione
di vedere ancora l'immagine del padre bambino. Tutti intorno al tesoro iconografico
del luogo: la Banda Musicale e i suoi membri, veri antenati di quel portento
che segnò il Festival Time in Jazz.
La centralità di questa presenza musicale, Mannuzzu la ritrova nel libro
di Paolo: diviso a metà fra il racconto di una formazione specifica ed il ritratto
dell' artista cucciolo, un mix dal "risultato irresistibile". C'è poi la
vita di Paolo
Fresu con l'infanzia agreste, il primo palco sacro da chierichetto e
gli studi sassaresi.
Una storia normale dove l'anormalità evidente non è la vicenda autobiografica,
spiega l'autore. Neppure la spensieratezza di una infanzia trascorsa nelle campagne
con il papà contadino che dopo tanti sacrifici, compra il suo terreno (Tucconi),
necessita di essere trasmessa. L'insieme dei ricordi, gli odori (l'olio dei pistoni
e la custodia della tromba, eredità lasciata dal fratello che entra in seminario),
l'incontro con il maestro della banda, sono corollario ad un destino segnato. Che
passa dai matrimoni berchiddesi ai primi tour sui palchi di Gallura e Logudoro,
con aneddoti tumultuosi come le uscite a rischio incolumità di Sorgono o Teti.
Sino alle scuole sassaresi che precederanno l'accesso al conservatorio. Gli
incontri rivelazione prima con il pianista di Oschiri, Antonello Mura e poi
con il contrabbassista Bruno Tommaso, fondatore della scuola Testaccio
di Roma. Le inclinazioni e le lezioni clandestine di musica jazz con i giovani musicisti
sassaresi '70, fra cui Marcello Marrosu. Per incarnare la musica metropolitana
dei grandi: Chet
Baker, Louis Armstrong, Miles Davis,
John Coltrane
e farla propria in un angolo di mondo, perduto e silente quale Berchidda. Ed in
quel silenzio che suona al meglio con le pause giuste, l'intimità solidale con la
musica dei reietti neri e a afroamericani. Una musica colta che non contaminava
l'ultimo anello musicale del genere tradizionale, etnico. Un esempio chiaro nel
racconto di Paolo: Umbria Jazz 1993. Dopo una
jam con
Ornette
Coleman, il commento dei Tenores Di Bitti: "..Ornette non
conosce il canto a tenore..." Da allora, ancora prima, tante cose sono cambiate,
grazie anche all'apertura interiore di musicisti divenuti artisti. "...Non sono
uno scrittore..." si schernisce Fresu: la musica che porta dentro, è un suono
più grande e bello della parola.
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
01/10/2007 | Intervista a Paolo Fresu: "Credo che Miles sia stato un grandissimo esempio, ad di là del fatto che piaccia o non piaccia a tutti, per cui per me questo pensiero, questa sorta di insegnamento è stato illuminante, quindi molte delle cose che metto in pratica tutti i giorni magari non me ne rendo conto ma se ci penso bene so che vengono da quel tipo di scuola. Ancora oggi se ascolto "Kind Of Blue" continuo a ritrovare in esso una attualità sconvolgente in quanto a pesi, misure, silenzi, capacità improvvisativi, sviluppo dei solisti, interplay, è un disco di allora che però oggi continua ad essere una delle cose più belle che si siano mai sentite, un'opera fondamentale." (Giuseppe Mavilla) |
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Data pubblicazione: 20/12/2009
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