Sarah Jane Morris giovedì 24 gennaio 2008 - Milano
Blue Note di Ernesto Losavio foto di Dario Villa
Locale sold out, gremito di gente in trepidante attesa.
Nick
The Nightfly sale sul palco e presenta
Sarah
Jane Morris informandoci che per un po' saremo in diretta su Radio Montecarlo,
saluta il pubblico radiofonico ed introduce il concerto.
Si abbassano le luci e fa la sua apparizione
la rossa chioma della sorridente
Sarah.
Applausi scroscianti e la calda e particolare voce inizia a riempire la sala. Il
primo brano è Good Nigth God Bless.
La band ha mantenuto il bassista Henry Thomas in formazione, mentre
la batteria è suonata da Martyn Barker. La parte armonica è affidata a due
chitarristi: Tony Runy e Dominique Miller.
La parte della "leonessa" è affidata a
Sarah
che domina il palco con grande classe e maestria, coinvolgendo il pubblico che si
lascia trasportare dal ritmo dei primi brani con sonorità più elettriche (Kenny
Ritchey, We Still Have a World,
Illumination). Con
You Known Her ascoltiamo qualcosa di più acustico e possiamo apprezzare
ancora di più le numerose sfumature della particolare voce di questa interprete.
Il suo timbro è caldo, corposo, a tratti graffiante, mai scontato, con
capacità di scansione ritmica della melodia e delle parole da interprete di gran
classe, sempre contestuale e mai inopportuna.
Si ascoltano le contaminazioni dei vari generi che appassionano la
Jane
Morris, pop, jazz, blues, funky, notevoli anche le capacità di recitazione,
verosimilmente favorite dal lavoro con autori del calibro di Brecht.
A metà concerto, con l'atmosfera ormai riscaldata,
Sarah
si abbandona a qualche spettacolare tecnicismo mostrando le sue capacità interpretative
e l'ottimo controllo vocale mimando la situazione di chi sta per perdere la voce
soffocando progressivamente in un coinvolgente ed inquietante crescendo musicale.
L'ultimo brano, dei dodici interpretati, è I
Get High e la nostra sempre sorridente vocalist ci saluta tra gli applausi
del pubblico che continuerà a chiamarla per ascoltare ancora un brano.
Eccola quindi di nuovo sul palco accompagnata da
Nick
The Nightfly. Insieme interpretano la bellissima
Fragile (dal disco Blue Valentine) noto
brano scritto e portato al successo da Sting.
Pubblico soddisfatto. Vocalist di gran classe, capace di donarsi pienamente…forse
meriterebbe una band con musicisti un tantino più "grintosi" e meno "compìti", ma
forse era solo il primo set...