La quasi settantasettenne icona del bebop
Sheila Jordan
– compirà gli anni il 18 novembre insieme a Mickey Mouse, ci tiene a sottolineare
con un pizzico di civetteria tutta femminile - si è presentata, più in forma che
mai sul palco del
Blue Note con l'affiatato gruppo che l'accompagna regolarmente nei
suoi concerti nella nostra penisola, l'E.S.P. Trio, formato da
Roberto
Cipelli, Attilio Zanchi e Gianni Cazzola. E' da un mese che gira
l'Italia con concerti e Master Classes, e dopo il tour italiano, partirà per Taiwan,
dove ha in programma un'altra serie di concerti, prima di tornare negli U.S.A.
I brani eseguiti in serata non includono i titoli presenti nel suo ultimo
album inciso con gli E.S.P. Trio e
Paolo Fresu
su etichetta Splasc(h) Records, "Straight
Ahead". Abbiamo invece ascoltato altre songs, scelte accuratamente
dalla grande cantante per il proprio repertorio. Infatti troviamo alcuni dei suoi
cavalli di battaglia insieme a delle novità: "Baltimore
Oriole" (Hogey Caramichael), "Hum
Drum Blues" (Oscar Brown), "Buffalo
Wings" (Tom Harrell, Cheryl Pile), "Bird
Alone" (Abbey Lincoln), "It's
You Or No One" (Cahn, Styne),
"Dat
Dere" (Bobby Timmons, Oscar Brown). A metà concerto
Sheila Jordan
si ritaglia una pausa, e si allontana dal palco, andandosi a sedere tra il pubblico
per ascoltare una sentita esecuzione di "Melbourne
Nights" (Roberto Cipelli), eseguita dall'E.S.P. Trio. Ottimo l'interplay
tra i musicisti, che vantano un affiatamento notevole. Roberto Cipelli dedica
a Sheila
Jordan delle vere poesie in note, senza mai esagerare, con un gusto
e una raffinatezza che catturano l'ascoltatore. Attilio Zanchi con il suo
solido timing e i suoi soli swing ha deliziato il pubblico con vari momenti di interplay
con Sheila e con un ottimo scat fuori programma all'unisono con il contrabbasso.
Gianni Cazzola in gran forma si è espresso con entusiasmo in vari momenti
solistici, con grande swing e la consueta allegria.
Nel corso della serata
Sheila Jordan
dedica al pubblico milanese altri magnifici brani: "If
You Could See Me Now" (Todd Domeron), "Rhythm'ning"
(Monk, lyrics: Jon Hendricks), seguito da un medley formato da tre brani:
Little Song (Sheila
Jordan), "Blackbird"
(Paul McCartney), "Reel Time"
(Chris Lee). Estremamente toccante è stato il momento il cui la Jordan ha attaccato
"Ballad
For Miles" (Sheila
Jordan) adattandola a strofa di "My Funny Valentine"
(Rodgers & Hart). Dopo "Lucky To
Be Me" (Leonard Bernstein, Camden, Green),
Sheila Jordan
chiama sul palco un nome di spicco nel panorama jazzistico italiano,
Tiziana
Ghiglioni, invitandola ad eseguire con lei improvvisazioni e scat su
"I Got Rhythm" (Gorge
Gershwin).
La sala del
Blue Note
è gremita di cantanti e vocalist, intervenute per ascoltare una grande cantante
"messaggera", come ama dire di sé, del "bebop" e della musica jazz. Durante il suo
tour italiano
Sheila Jordan ha avuto l'energia di tenere anche parecchie Master
Classes, e molte delle sue "girls" sono sedute ai suoi piedi, in prima fila o sparpagliate
qui e là per la sala.
Termina la serata con "Sheila's
Blues" (Sheila
Jordan), in cui
Sheila Jordan
narra la sua vicenda musicale, e ringrazia Zanchi, Cipelli e Cazzola
ed il pubblico in sala. Si tratta di un momento talmente intenso, che il pubblico,
al termine del blues, si alza in piedi e le dedica una meritatissima standing ovation
della durata di vari minuti.
Sheila Jordan
ringrazia il caloroso pubblico milanese, e lascia la sala, con la semplicità e l'allegria
di una bambina e la regalità di una regina, seguita dal suo trio.