Si tratta del secondo lavoro discografico, come leader, dell'ottimo contrabbassista-bassista pescarese Maurizio Rolli affiancato dai suoi amici musicisti di sempre (li chiama "archivisti":
Diana Torto alla voce;
Gianluca Esposito
al sax soprano; Angelo Canelli al piano;
Paolo Corsi alla batteria; Israel Varela: palmas e cajon).
Il nome del disco evoca gli "archivi sonori" appartenenti alla memoria musicale di Maurizio, che ha composto i brani raccolti in questo disco "sognando" di poterli eseguire con i grandi musicisti suoi "virtuali" accompagnatori nel personale percorso di crescita musicale e…il sogno è diventato realtà! Ospiti di eccezione, che danno ulteriore lustro al già meraviglioso gruppo di base di Maurizio, sono Bob Mintzer al sax soprano, Mike Stern alla chitarra,
Otmaro Ruiz al piano, Danny Gottlieb alla batteria.
Le note del booklet annesso al cd spiegano molto bene il contenuto, la nascita ed il significato di ogni brano. Maurizio ha pensato proprio a tutto, aggiungendo anche una traccia, visibile al computer, con una raccolta delle partiture dei brani, e due ghost traks in MP3!
Molto belle e "pensate" le composizioni. Grande la padronanza strumentale degli "archivisti", tra i quali
sottolineerei l'ottimo
Gianluca Esposito al sax soprano, e la brava
Diana Torto con le sue intense esposizioni vocali.
Naturalmente Maurizio ci fa ascoltare un contrabbasso con suono sempre ben presente e definito, cavata degna della più consolidata tradizione americana, e gusto tipicamente europeo. Sono contento di dire queste cose in riferimento ad un musicista "nostrano" che ha tutte le carte in regola per potersi confrontare degnamente con i musicisti dei suoi "sogni". A questo proposito sul primo brano,
Kaggò, in cui si sente il contrabbasso suonato nella introduzione come una chitarra flamenco, compare il primo ospite. Si tratta di
O. Ruiz al piano che affianca Maurizio ed i suoi "archivisti" con un solo di grande efficacia e perizia tecnica, perfettamente integrato nel clima gitano-spagnoleggiante del pezzo. Nel secondo brano,
Artemis, c'è Mike Stern alla chitarra
che duetta con la voce di Diana, e non si comprende bene se sia Diana ad imitare
i bending di Stern o viceversa. Fatta eccezione per questi duetti coinvolgenti,
in tutta sincerità, il solo di Mike su questo brano, pur essendo ben impostato e
condotto, non mi ha entusiasmato (opinione puramente personale).
Nel quarto brano, preceduto da un intro, si può ascoltare il sax di B. Mintzer
che effettua in questo pezzo, insieme al piano di Angelo Canelli, un bel solo, ma Bob ha soprattutto il pregio di esporre i temi con grande intensità ed eleganza, come accade nella sesta song,
Impulse, che viene suonata da tutti i musicisti con molto trasporto e "dolore", che traspare soprattutto dalle note del solo di Maurizio al contrabbasso. Il brano è infatti dedicato ad Alfredo Impullitti, compagno di vita, maestro di composizione, grande
musicista ed ottimo talento, purtroppo prematuramente scomparso. Una figura di
riferimento nella vita di Maurizio. Si sente!
Nel settimo brano,
Libri galeotti, è il turno di
D. Gottlieb alla batteria. Ottima pulizia sonora e grande gusto, come si addice a chi sa
davvero accompagnare un brano sottolineandone tutti gli aspetti peculiari
creando una elegante "regia" dinamica. A questo proposito devo anche dire che
Paolo Corsi non fa affatto rimpiangere il "maestro" in questione!
Nella song numero nove,
Dialoghi, Mike Stern suona nuovamente
la sua chitarra convincendomi molto di più che nel precedente brano.
Interessante il solo di Maurizio al basso elettrico.
Sono presenti anche due ghost tracks in MP3:
Tangoscio
e Singin' in the rainbow. Nella seconda Maurizio suona il
basso elettrico indossando le vesti del solista, facendosi accompagnare da un
coro di voci "relegate", per simpatico gioco, al ruolo di accompagnatori!
Si tratta in sostanza di un bel disco, con composizioni di buon gusto ed in alcuni casi intense ( Impulse), suonate con grande maestria e padronanza da tutti i
musicisti. Forse per Maurizio ed i suoi amici archivisti non c'è più la
necessità di sognare, le loro performances non fanno rimpiangere affatto quelle
dei comunque graditi ospiti presenti e chiamati a raccolta.
Chi ci farà "sognare" nel prossimo lavoro di Maurizio ed i suoi archivisti? Ad maiora.
Ernesto
Losavio
F
usion o jazz elettrico degli anni Settanta che dir si voglia, è innagabile nascondere la genunina discendenza musicale di Maurizio Rolli. Al suo terzo lavoro discografico, il contrabbassita
abruzzese mostra quell'acquisita maturità stilistica già presente nel precedente e acclamato (soprattutto all'estero) "Mood Swing", ampliando il suo raggio d'azione (non più rileggendo Pastorius ma chiamando in sala un paio di suoi amici), a favore di un ensemble dal carattere di "band allargata". Naturalmente quelle influenze giovanili, qui vengono trattate in modo del tutto nuovo e creativo. Lo spettro sonoro di Rolli predilige ampie pagine di diversificata scrittura stilistica contemporaneamente alla valorizzazione dei singoli solisti. Nessuno di loro pressante o onnipresente sugli altri ma ben calibrato nel proprio spettro esecutivo. L'equilibrata unità di misura del lavoro mette soprattutto in evidenza il canto lirico e narrativo di Diana Torto, voce portante di gran parte dei temi presenti, senza nulla togliere alla certamente emozionante presenza di quattro colossi "stranieri" come Bob Mintzer, Mike Stern,
Dannie Gotlieb e del focoso pianista Otmaro Ruiz. L'andamento gitano di Kaggò apre il viaggio nei vari mondi del contrabbassista mentre davvero fluidi e discorsivi sono gli interventi di Gianluca Esposito e Angelo Canelli (si ascoltino le belle liricità di Artemis e di Titoli Di Coda) incluso l'attento ed eclettico leader, agile e assolutamente dissinvolto al baso elettrico nei Dialoghi inscenati alla vecchia maniera di un tempo (i temerari e mitici anni Ottanta) con il buon e indimenticabile Stern.
Altre due precisazioni riguardano la dedica del disco, alla memoria del compianto amico e maestro Alfredo Impullitti (tanto promettente quanto assai prematura la sua tragica scomparsa) e due bonus (ghost) track da ascoltare rigorosamente in MP3 con un totale di quasi ottantacinque minuti di pura e interminabile musica!
Gianmichele Taormina
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Data pubblicazione: 11/01/2004
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