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Marco Pacassoni Quartet
Finally
Groove master (2011)
1. This Is For Your Guys
2. Emotions
3. Changing Thoughts
4. Welcome To My World
5. Marimbossa
6. After The Storm
7. Marimambo
8. Odd Tango
9. Angi
10. Afscheid
Marco Pacassoni
- vibrafono, marimba
Enzo Bocciero - pianoforte, tastiere
Giacomo Dominici - basso acustico
Filippo Lattanzi - batteria, percussioni
Ospiti:
Amik Guerra - tromba, flicorno (1,
2, 3, 4, 7, 8, 9, 10)
Alex Acuna - percussioni (7)
Maurizio Rolli
- basso elettrico (8)
Senza avventurarci, come è brutto costume, nella storia del vibrafono jazzisticamente
inteso, né perdersi in spericolati paragoni tra il Nostro e i vibrafonisti del passato,
è bene dire una cosa da subito:
Marco Pacassoni
sa suonare vibrafono e marimba, e pure bene. E' virtuoso al punto giusto e con un
bagaglio timbrico bello ricco, ben piantato nelle armonie che lui stesso ha disegnato
per questo lavoro. Ha aspettato di battere le trenta primavere prima di dare alla
luce il suo primo disco da leader. Perfettamente autonomo non ha utilizzato nulla
del passato, liberando la sua buona verve compositiva, marcatamente melodica
e bifronte: uno sguardo ben attento alle origini e l'altro rivolto a un tracciato
più moderno. La sua sonorità è ricca di sfumature: dal metallico al morbido; è capace
di essere vivace e disinvolta qualunque sia il tempo, ed è swingante all'occorrenza
("Angi"), ha gli accenti latini ("Marimambo", "Marimbossa")
e sa scintillare di modernità, come in "Changing Thoughts", carica di tensioni
sottolineate dalle acute folate di Amik Guerra (che più che un ospite è il
quinto componente) e dai continui e repentini stravolgimenti metrici ben impastati
da una coriacea sezione ritmica: Enzo Bocciero, Giacomo Dominici e
Filippo Lattanzi. Il cambio di passo è un elemento che contrassegna la scrittura
di Pacassoni: mai banale, sempre pronta a sorprendere (adamantino esempio è anche
"Welcome To My World" che attraversa l'hard bop, il mainstream, giocando
a nascondino con l'underground d'oltreoceano.
Un disco d'esordio fuori dal comune, per i tempi che si corrono. Nulla è scontato,
nulla è copiato, e tutto diverte. Ed è tantissimo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/05/2012
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