Coproduzione: WDR-BIRDJAM
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Joe Zawinul & WRD Big Band
Brown Street
CD 1:
1. Brown Street
2. In A Silent Way
3. Fast City
4. Badia/Boogie Woogie Waltz
5. Black Market
CD 2:
1. March of The Lost Children
2. A Remark You Made
3. Night Passage
4. Procession
5. Carnavalito
Joe Zawinul - Keyboards Alex Acuna - Percussions Victor Bailey - Bass Nathaniel Townsley - Drums Vince Mendoza -arranger, conductor WDR Big Band Colonia
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GRANDIOSO! E' l'aggettivo che mi è saltato subito in mente al primo ascolto,
grandioso per i notevoli arrangiamenti e per la ottima big band WDR di Colonia,
grandioso per la perfetta sezione ritmica composta da Bailey, Townsley
e Acuna, grandioso per l'ottima ripresa del suono, potente e pulito,
grandioso per i brani che, per quelli come me, cresciuti musicalmente negli anni
'70, sono stati il massimo che la cultura jazz-rock
abbia potuto esprimere.
Il nuovo album di Joe Zawinul, storico fondatore dei Weather
Report, comprende 2 Cd dove sono presenti alcuni dei brani più famosi dell'artista
viennese, registrati live nel proprio club di Vienna il "Joe Zawinul's Birdland"
nell'Ottobre 2005; il cd si intitola "Brown
Street" che è anche il primo brano del primo disco.
E' in "Fast City" che il jazz più
puro si fonde perfettamente con l'aggressività del progressive rock, ascoltare i
complicati unisoni contrappuntistici di Bailey con Neufang al sax
baritono è pura libidine, è impressionante la padronanza ritmica di tutta la big
band che suona fluida ad una velocità proibitiva. Il primo cd termina con un
Black Market un po' più lento delle versioni dei Weather, acquistando una dimensione
etnica molto azzeccata.
Se ci sforziamo nel trovare qualche difetto, il secondo cd è un po' inferiore,
"A Remark You Made" è meno affascinante con
tutta la big band, ed i brani inseriti sono più deboli, ad eccezione di "Night
Passage".
Giudizio, quindi, positivo, per questo progetto sicuramente molto costoso,
che poteva deludere gli amanti della musica di Zawinul; non è affatto semplice
adattare il repertorio jazz-rock ai suoni e alle caratteristiche di una big band
ma grazie alla bravura dell'arrangiatore Vince Mendoza e dei solisti, tutto
scorre naturale, rendendo merito alla qualità delle composizioni.
Paul Christopher per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 29/03/2007
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