Cryptogramophone, 2007 (Distribuzione Ird)
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Alan Pasqua
The Antisocial Club
1. The Anti Social Club
2. George Russell
3. Prayer
4. New Rhodes
5. Fast Food
6. Wicked Good
7. Message To Beloved Souls Departed
Alan Pasqua - tastiere, pianoforte
Ambrose Akinmusire - tromba
Jeff Ellwood - sassofoni
Nels Cline - chitarra elettrica
Jimmy Haslip - basso elettrico
Scott Amendola - batteria, eletronics
Alex Acuña - percussioni
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L'influenza ed il fascino emanati da dischi culto come "In A Silent
Way" e "Bitches Brew" restano evidentemente tangibili nella creatività
di molti musicisti contemporanei. Non si sottrae al trend di tale riflusso Alan
Pasqua, raffinato tastierista dei gloriosi Lifetime di Tony Williams,
poi al fianco di personaggi come George RusselL e Allan Holdswort.
In "The Antisocial Club" atmosfere fluide e
magmatiche abbondano in un vistoso trascinante temperamento compositivo. Bella formula
escogitata dall'estroso leader, oltre che fine tastierista nonchè pianista completo
e mai generico. Evidente è in questo percorso, il clima inscenato nella title
track di apertura, quasi un prosieguo, un'estensione della dialettica davisiana.
Melodia sinuosa e flessibile quella che costituisce
l'architrave di The Antisocial Club, che interagisce
con un unico "pedale" scenico, prima dolce, poi cangiante nel suo periodico bloccarsi
su se stessa.
La successiva George Russell e l'ipnotica
New Rhodes sembrano invece quasi rubate da quell'enorme
caleidoscopio di suoni e sobbalzanti ritmi funky ascoltati sino allo strenuo delle
forze in dischi come "On The Corner" e "Tribute to Jack Johnson".
Soluzioni ipnotiche, sobbalzanti di quelle atmosfere appartenute ai favolosi
seventies, nelle quali ora riprendono forma non più virtualmente grazie a
tiratissimi riff e visionari interscambi strumentali. Melodie trasversali dunque,
su modalità semplici pur in definitiva efficacissime.
Ma la bellezza di questo notevole "The Antisocial Club" risiede
nel traslare questi suoni dentro il complesso varco del terzo millennio. Pasqua
riesce magnificamente nell'impresa, assegnando spazio a sufficienza ai tappeti delle
percussioni del grande Alex Acuña (chi lo ricorda con i Weathere Report?),
alle corde di Nels Cline ed a quelle davvero "superiori" di Jimmy Haslip
("rubato" per l'occasione ai Yellow Jackets), nonché al valente trombettista
Ambrose Akinmusire il quale nel disco interpreta egregiamente il Miles Davis
di turno. In questo lavoro lucido ed esemplare Pasqua dispone saggiamente
dentro un'unica isola di temi belle suggestioni dal mordace feeling settantino,
realizzando in ultimo una prova discografica maiuscola, decisamente valida ed intrigante.
Gianmichele Taormina per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 20/07/2008
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