Si apre questa serata di Gigi Cifarelli in tributo a Wes Montgomery al Blue Note, con un discorso che il musicista milanese indirizza al pubblico presente in sala con grande emozione. Parla della figura di Wes Montgomery, e ricorda alcuni aneddoti della vita del grande chitarrista scomparso.
Presenta i musicisti che sono saliti con lui sul palco:
Tony Casuscelli alle tastiere, Flavio Scopaz al basso elettrico e Giovanni Giorgi alla batteria. "Doctor Taylor" è il primo brano della serata (tratto dall'album
Kitchen Blues, 1991 Edizioni DDD). Si tratta un brano scritto da
Gigi Cifarelli, dedicato allo scomparso
Sonny Taylor. Il brano successivo è "Four On Six" di Wes Montgomery. Tra un brano e l'altro, Gigi si sofferma a parlare con il pubblico;
la sua smania di comunicare e di creare un ponte tra sé e gli altri non si esaurisce con i lunghi e sapienti soli chitarristici che precedono e molto spesso concludono i brani presentati. Ama avere un contatto diretto con il pubblico, fa domande, e si aspetta delle risposte, cosa che puntualmente avviene.
Presenta poi uno standard di Jimmy Van Heusen, "Here's That Rainy Day", che a Wes Montgomery piaceva molto, e che – ci spiega - aveva interpretato in maniera superba. Gigi inizia solo, con la chitarra, mentre la sezione ritmica attende un suo cenno per entrare. Dopo un solo da brivido, sentiamo le spazzole di Giovanni Giorgi, e si aggiungono poi
Flavio Scopaz e Tony Casuscelli. Ottimo l'interplay tra i musicisti, che tradiscono un affiatamento notevole.
Poi, a sorpresa, Gigi attacca "Senza Fine" di Gino Paoli, prendendo spunto da una versione di Wes Montgomery tratta dall'album "Movin' Wes" registrata nel 1964. Il brano non risolve, e dopo uno stop della band, Gigi continua solo, con la chitarra, scivolando in una sua rielaborazione di "O Sole Mio". Il pubblico applaude entusiasta e divertito. Alla fine del brano, sorridente ed emozionato, spiega: "Amiamo il jazz, ma le nostre radici sono qui e io sento molto forte questo richiamo!"
E finalmente abbiamo il piacere di ascoltare anche la calda voce di Gigi in "Anema E Core", durante l'esecuzione della quale, oltre a cantarne i testi, si diverte a improvvisare vocalmente all'unisono con la sua chitarra.
Il brano successivo è arrangiato in stile molto funky e inizia con un solo di vocal scat e di improvvisazione chitarristica. Si tratta di "Sunny". Il ritmo è molto incalzante, ottimi gli interventi solistici dei musicisti. Molto apprezzabile il solo pianistico di
Casuscelli. Alla fine del brano, applauditissimo, Gigi presenta "Letter To Wes" ricordando di averla incisa nell'album "Kitchen Blues", insieme ad A. Faraò e
P.Pellegatti.
Cifarelli tende a non terminare un brano se non si è espresso fino in fondo, e di cose da dire ne ha tante: il fatto di continuare solo, senza l'intervento di altri musicisti è un po' la sua particolarità, la sua firma.
Presenta "The Fairy Tale of Big Thumb" ("With The Eyes of A Child" – BGM Ricordi – Canubi 1999) traducendo il titolo in italiano: "La Fiaba di Pollicione", scritta in onore del pollice di Wes Montgomery che, spiega, ha caratterizzato in modo inconfondibile la propria sonorità usando il pollice al posto del plettro risultando unico e spettacolare per questa particolarità.
Ritmi incalzanti, stile molto funky; Cifarelli parlando del pollice associa la dedica anche allo stile bassisitico dello slap e del popping e in questo brano "lancia" la volata (da buon appassionato di ciclismo, praticante agonista e fresco vincitore di una gara nel Monferrato) a
Flavio Scopaz. Assistiamo quindi a un solo di Scopaz molto coinvolgente che cresce di dinamica in modo straordinario anche grazie all'intervento di Giovanni Giorgi che con grande energia e raffinatezza dialoga in modo trascinante col compagno.
Dopo una breve pausa, la serata continua con la Jam inserita in cartellone.
Pancho Ragonese sostituisce Tony Casuscelli alle tastiere e introduce un "My Funny Valentine" ricco di gusto e sensibilità. Anche questo brano è incluso nell'album "With the eyes of a Child".
L'arrangiamento è molto attuale, e Cifarelli spiega che questo brano rimane, nel suo profondo, dedicato a Stefano Cerri, musicista scomparso per un male incurabile nel fiore della vita e bassista in quella seduta d'incisione con
A. Golino, F.Bernasconi, M.Brioschi e N.Fragile.
La prima strofa Cifarelli canta libero accompagnato da
Ragonese al piano, poi si aggiungono Scopaz e Giorgi. Sulla coda del pezzo Gigi Cifarelli attacca con lo scat vocale improvvisando un turn around che diviene incalzante, e man mano si aggiungono gli altri musicisti, sostenendolo. Imita vari strumenti con la voce e fa anche alcune citazioni, giocando con frasi e note di alcuni brani celebri.
Quindi si alternano vari musicisti sul palco,
Flavio Scopaz cede il posto a Tonino De Sensi che si unisce al
gruppo in "The Long And Winding Road" di Lennon-Mc Cartney, altro brano tratto dall'ultimo cd di Cifarelli che ha una grande passione per le canzoni dei Beatles; esegue quindi "Blackbird"
solo chitarra in una sua versione molto "carica" e ritmica, che i chitarristi
presenti in sala hanno molto gradito. "Weekend in L.A.", richiesta dal pubblico, viene presentata da Cifarelli specificando di amare molto il brano e il suo autore, George Benson definendolo uno dei grandi figli di Wes col quale lui ha avuto il piacere di aver a che fare diverse volte.
Viene poi chiamato sul palco Giuseppe Bellanca, che spronato da Cifarelli inizia a improvvisare sulla struttura di un blues che Gigi battezza: "Blue Note Blues". Si scambiano 4 misure di improvvisazione vocale a testa. Passando da uno scat ritmico a uno scat melodico e intercambiandosi le parti, il risultato è veramente coinvolgente e notevole; sul finale, il blues sfocia in "Route 66" per concludersi.
Gigi allora cede il microfono a Giuseppe che delizia il pubblico con
una ottima versione di "The Girl From Ipanema" in portoghese.
Ma le sorprese non sono ancora terminate, e viene chiamato sul palco
John Biancale autore, come ricorda Cifarelli al pubblico, del testo di "With The Eyes Of A Child", brano che ha dato il titolo al suo ultimo album. Torna
Casuscelli alle tastiere e John esegue una toccante versione di "This Masquerade".
Sta per concludersi la serata, e Gigi Cifarelli,
come spesso accade, ha "sforato" con il tempo; si capisce che vorrebbe stare
ancora sul palco a suonare, ma il set ha degli orari, e deve terminare. Dal
pubblico si alza una voce: "On Broadway!". Molti presenti condividono. Con un sorriso vengono accontentati con una versione trascinante del brano guida del film.
Artista e musicista generoso e coinvolgente, Gigi Cifarelli, soprannominato "il Cifa" da fan e amici, ha offerto al pubblico del Blue Note una serata veramente gustosa.
Ci auguriamo che il Blue Note possa concedere uno spazio sempre maggiore ai musicisti di casa nostra, visto il successo di stasera!