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Danilo Rea & Flavio Boltro
Opera
Act Music 2011 9508-2 Ditribuzione Egea
1. Lasciatemi morire
2. Toccata From Orfeo
3. Dal tuo stellato soglio
4. Vaga luna che inargenti
5. Sinfonia dal Barbiere di Siviglia
6. Caro mio ben
7. Piango, gemo, sospiro e peno
8. E lucevan le stelle
9. O mio babbino caro
10. Casta Diva
11. Sinfonia del Guglielmo Tell
12. Io son l'umile ancella
At Schloss Elmau
Danilo
Rea - pianoforte
Flavio Boltro
- tromba
Sempre con maggiore frequenza i musicisti jazz vanno ad occuparsi di musica classica,
con risultati alterni, perché in certi casi vi è la volontà manifesta di destrutturare,
da subito, l'opera per lasciare spazio alla personale capacità espressiva e questo
è un errore, ad avviso di chi scrive, e non di poco conto. Sono rare, invece, le
commistioni ben strutturate, rispettose di entrambi i generi musicali (termine odioso,
di per sé, ma purtroppo efficace) ed eseguite magistralmente. E' il caso di "Opera",
registrato (in parte anche live) nel castello bavarese di Schloss Elmau,
ora lussuoso hotel, ma con una tradizione alle spalle che ne ha fatto luogo di culto
per i musicofili.
Flavio
Boltro e
Danilo
Rea hanno una indubbia cultura classica, anche accademica. Il pianista
vicentino, già con "Lirico" aveva dato ai posteri
ampio esempio di tale condizione, e
Flavio Boltro,
da canto suo, ha arricchito la propria già rocciosa esperienza attraverso alcune
collaborazioni con orchestre sinfoniche. Il repertorio scelto è bello e di ampio
spettro, toccando Monteverdi, Rossini, Cilea, Puccini, Giordani, Bellini, non ammansito
al jazz o viceversa, bensì radiosamente fuso, l'uno e l'altro che si compenetrano,
grazie al lirismo di
Flavio Boltro,
dall'intonazione sempre impeccabile e dal vasto vocabolario armonico, sempre a proprio
agio e che distilla sempre stampi di classe, anche di marca improvvisativi come
in Vaga luna che inargenti e nella Sinfonia del Barbiere di Siviglia.
Danilo
Rea è limpido, vigoroso e romantico e riesce a dettare swing in ogni circostanza,
anche nei momenti di alto impegno armonico, con sagaci punteggiature, lasciando
(e lanciando) anche momenti di libera improvvisazione.
Un disco che è un regalo per tutti: jazzofili e amanti della musica classica.
Va, però, ascoltato preventivamente eliminando la coltre di nebbia che, fin troppo
spesso, rende ciechi e sordi.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
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| "Road Song" Tony Monaco,Eddy Palermo, Flavio Boltro,Ray Mantilla and friends Tuscia in Jazz 2008Tony Monaco,Eddy Palermo,Flavio Boltro,Paolo Recchia,Francisco Mela, Geggè Munari, Ray Mantilla,Carl PotterEddy PalermoArenown... inserito il 20/11/2008 da lermici - visualizzazioni: 6418 |
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Data pubblicazione: 05/08/2011
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