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Dianne Reeves
al Blue Note
di Eva Simontacchi
6 novembre 2003 - set delle 23:30
Stasera appuntamento al
Blue Note per il concerto di Dianne Reeves, che presenterà al pubblico milanese il suo ultimo album, " A Little Moonlight", una raccolta di dieci brani ad atmosfera intima e raccolta con il suo trio. Nel 2002 le era stato assegnato un Grammy Award per l'album "The Calling", in omaggio a Sarah Vaughan.
Si abbassano le luci nella sala illuminata da innumerevoli candeline sui tavoli, e si presentano sul palco
Peter Martin (pianoforte), Reuben Rogers (contrabbasso) e Greg Hutchison
(batteria), e iniziano a suonare mentre compare sul palco, seguita da uno scroscio di applausi, Dianne Reeves, abbigliata in raso nero con ricami in argento, bellissima, austera e sorridente come una regina. Ascoltiamo una versione ritmata e molto swing di " Fascinating Rhythm" in cui possiamo apprezzare un saggio del suo sapiente scat ed un coinvolgente interplay tra la sua voce e
Peter Martin al pianoforte. Lo scat di Dianne è estremamente preciso e dinamico e la scelta delle note irreprensibile. Passa dalle note più gravi alle note più acute del suo registro, che è notevole, con grande facilità e fluidità, compiendo salti di ottave (e oltre) con scioltezza. Viene lasciato ampio spazio espressivo anche ai suoi musicisti, che improvvisano a turno.
L'atmosfera in sala l'hanno già creata al primo brano e sto già attendendo con anticipazione il secondo brano, con il fiato quasi sospeso.
Le prime note di
Peter Martin al pianoforte ci accompagnano dolcemente all'interno di una bossa molto soft: l'atmosfera diviene più intima e raccolta mentre ascoltiamo la voce calda e avvolgente di Dianne che ci propone la sua versione di " I Concentrate On You", dal suo ultimo cd "A Little Moonlight". La sua grande energia, sempre presente anche nei "pianissimo" di certe note lunghe è comunque permeata di una avvolgente dolcezza e femminilità. E' totalmente immersa nei testi e nella musica, e immerge anche tutto il suo pubblico nell'atmosfera calda, energetica e avvolgente creata da lei e dal suo affiatato gruppo di musicisti.
Ci presenta il brano successivo; si tratta di un brano scritto da lei (non presente nel suo ultimo album) e racconta, al pubblico attento del
Blue Note, che parla di " Innocence and Imagination" (innocenza e immaginazione), qualcosa che tutti hanno dentro di sé, a qualunque età, anche da anziani.
Ha un approccio recitativo al canto, ed esprime con molto vigore ed energia i sentimenti e le sensazioni che i testi le suggeriscono. Osservandola cantare, ho pensato: "Una vera Signora del Jazz"…..
Per il brano successivo, sempre tratto dal suo cd "A Little Moonlight" posso solo dire che mi ha commosso. Una esecuzione sentita, sentita fino nel profondo di " You Go To My Head", eseguita a ballad molto lenta. L'ha fatta totalmente sua, tanto che dà l'impressione di essere stata scritta e composta appositamente per lei. Magici e d'atmosfera i soli eseguiti da
Reuben Rogers al contrabbasso, e magico interplay tra i musicisti.
Il pubblico del
Blue Note dimostra il suo apprezzamento con applausi e acclamazioni.
Il brano successivo è " What A Little Moonlight Can Do", in cui
Peter Martin, Reuben Rogers e Greg Hutchison hanno modo di esprimersi con coinvolgenti sezioni di solo, e di interplay anche con lo scat di Dianne, e subito dopo parte "Loads of Love" con il contrabbasso di
Reuben Rogers e un morbido scat di Dianne Reeves. Entrano poi pianoforte e batteria, e aumentano tensioni e dinamiche. Magnifica esecuzione.
L'ultimo brano della serata è " Afro Blue", che parte con
Reuben Rogers al contrabbasso, entra poi Greg Hutchison alla batteria, e infine possiamo ascoltare la voce di Dianne Reeves che ci trasporta, in un crescendo di dinamiche vocali e strumentali, al tema del brano. Durante l'esecuzione di "Afro Blue" presenta i suoi musicisti, in un modo molto personale: cantando, e ringrazia il pubblico del Blue Note per l'accoglienza calorosa.
Un'ultima curiosità: Peter Martin (pianoforte) e Greg Hutchison
(batteria) hanno accompagnato per molti anni Betty Carter, e Peter Martin
ha vinto un Grammy Award nei primi anni '90.
Termina la serata, ma il pubblico del
Blue Note non si accontenta. Acclama a una sola voce un bis, e si ripresentano tutti i musicisti con Dianne, sorridente, e accontentano tutti con un ultimo brano.
Corro subito ad acquistare il cd, il concerto mi è veramente piaciuto moltissimo. Le atmosfere intime e accoglienti create da questi bravissimi e affiatati musicisti e la voce unica di Dianne, con la sua interpretazione sentita e coinvolgente mi hanno affascinata.
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Data pubblicazione: 13/11/2003
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