Al Di Meola
Concerto del 12 maggio 2006 al
Blue Note di
Milano
di Eva
Simontacchi
Fotografie:
Alberto Gottardelli
L'indiscusso mito chitarristico, votato per ben 14 volte come "best
guitarist" dalla Rivista Guitar Magazine è salito stasera sul palco del
Blue Note
di Milano, dopo una fortunata serie di serate che hanno visto una buona risposta
da parte del pubblico e dei chitarristi milanesi.
Le riviste specializzate di tutto il mondo lo citano senza sosta da ormai
venticinque anni come uno dei più prominenti virtuosi nel settore del jazz strumentale
contemporaneo. La celebrata carriera musicale di Al Di Meola ha raccolto
e sperimentato un vasto spettro di emozioni in un unico stile che comprende molteplici
influenze. Si passa dalla velocità impressionante dei suoi primi assoli alla sfida
e al trionfo del "Guitar Trio" formato da Al Di Meola,
John Mclaughlin e Paco De Lucia; dalle esplorazioni brasiliane
di "Cielo e Terra" e "Soaring Through A Dream" al romanticismo globale
e al richiamo al Tango del gruppo acustico di Al Di Meola "World
Sinfonia".
Dall'inizio della sua carriera solistica, in cui dischi quali "Land
Of The Midnight Sun", "Elegant Gypsy" e "Casino" figuravano tra
i dischi più venduti al mondo per quanto riguarda i musicisti solisti, Al
Di Meola continua ad ottenere risultati stupefacenti confermandosi un pioniere
musicale, oltre che un compositore ed esecutore dotato di una grazia profonda e
di un delicato lirismo. Nato a Jersey City, nel New Jersey il 22 luglio
1954, è cresciuto con la
musica dei Ventures, dei Beatles e di Elvis Presley. La batteria
è stato il suo primo strumento, ma già all'età di otto anni l'aveva abbandonata
per la chitarra. Una grande influenza sulla sua musica durante gli anni formativi
l'ha avuta quella mescolanza ibrida tra rock e jazz nota come fusion. Il chitarrista
Larry Coryell, che più tardi Al chiamò il "padre della fusion",
divenne per lui un importante punto di riferimento. Nel
1971 Al Di Meola si iscrisse alla
Berklee School of Music a Boston. Prima del secondo semestre stava già suonando
in un quartetto fusion il cui leader era il tastierista Barry Miles. All'inizio
del 1974 Al Di Meola venne convocato
da Chick Corea
per il progetto "Return To Forever". Dal suo "battesimo" alla
Carnegie Hall
con i RTF, e dopo aver suonato la notte successiva ad Atalanta davanti a un pubblico
di 40.000 persone, la stella di Al Di Meola iniziò la sua ascesa.
A soli 19 anni infatti, vinse il suo primo Grammy con i Return To Forever.
Grande
fu la popolarità che raggiunse negli anni
'80 con il suo leggendario
trio Al Di Meola, Paco de Lucia, John McLaughlin.
Nel 1995 collaborò con Stanely Clarke
e Jean-Luc Ponty. Nel 1999 il
suo album "The Infinite Desire" rimase per ben tre mesi in classifica (Billboard
Contemporary Jazz Chart), arrivando al terzo posto nelle classifiche jazz tedesche
e rimanendo stabile nelle classifiche italiane per otto settimane. I suoi lavori
più recenti hanno avuto un destino molto simile; sono stati accolti con entusiasmo
da pubblico e critica anche "Winter Nights" (1999),
"World Sinfonia" (2000), "The
Grand Passion" (2000) e "Flesh on Flesh"
(2003). Al Di Meola ha venduto oltre
9 milioni di album.
IL CONCERTO:
Si presentano sul palco Gamaliel Ortiz (percussioni), Victor Mirando
(basso), Ernie Adams (batteria), Mario Parmisano (piano) ed
Al Di Meola. Al Di Meola saluta il pubblico che lo accoglie
con un caloroso applauso, e presenta i musicisti che lo accompagnano. Dà inizio
al concerto, che si preannuncia, fin dal primo brano, intenso e ricco di ritmi e
colori. Si passa da un jazz acustico con una nota di flamenco spagnolo a musiche
arrangiate e composte in maniera un po' più classica e meno "fusion" rispetto
a ciò che faceva in passato. Al Di Meola ha anche suonato qualche
brano solo chitarra e percussioni, creando una situazione molto intima e raccolta.
Tra i brani che Al Di Meola ha voluto offrire al pubblico milanese durante
il concerto troviamo alcuni dei pezzi più belli e significativi da lui composti
in momenti diversi della sua carriera. "Infinite
Desire", ("The Infinite Desire", 1998,
TELARC), "Innamorata",
("Flesh On Flesh", 2002, TELARC) "Mediterranean
Sundance", ("Fugata", 2002) "Orient
Blue Suite", ("Acoustic Anthology", 1995),
"One Night Last June",
("Kiss My Axe", 1991, TOMATO), "Egyptian
Danza", ("Guitar Heroes, Race With The Devil,
2001, Zounds) e "Tao"(nuovo
brano inedito che comparirà nel suo prossimo album, che dovrebbe uscire nel mese
di settembre 2006). Il pubblico lo ha letteralmente
sommerso di applausi e ovazioni non appena ha suonato le prime note del brano "Azzura",
da lui composto per il trio Di Meola, De Lucia, McLaughlin.
Il talentuoso pianista Mario Parmesano ha degli intensi momenti
di interplay con la chitarra di Al Di Meola. Il gruppo è ben affiatato,
e inoltre Al Di Meola ha scelto dei musicisti molto preparati e sensibili
per accompagnarlo. Il gruppo è veramente spettacolare.
Le dita di Al Di Meola hanno corso velocissime lungo il manico
della chitarra tutta la sera, creando una grande varietà di suggestivi suoni, colori
e ritmi.
Al Di Meola è un grande virtuoso, un compositore sensibile e sempre
innovativo. Un talento che sa esprimersi in forme molteplici e variegate pur rimanendo
immediatamente riconoscibile. Un concerto veramente memorabile.
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Data pubblicazione: 04/08/2006
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