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Giovanni Cafaro Quintet with Strings
Voyage
Four (2014)
1. Sometime Ago (Sergio Mihanovich)
2. Voyage (Kenny Barron)
3. Opus The Funk (Horace Silver)
4. Imagination (Jimmy Van Heusen)
5. Just Friends (John Klenner)
6. Why Do I Love You? (Jerome Kern)
7. Laura (DaviD Raksin)
8. Home At Last (Hank Mobley)
9. My Girl Shirl (Duke Pearson)
Giovanni Cafaro - tenor and soprano sax Francesco Palmitessa - guitar Marco Contardi - piano Giuseppe Venezia - double bass Giovanni Scasciamacchia - drums Antonio Piacentino - string orchestra conductor and arrangements on tracks 1, 2, 4, 5, 7, 8 Marcello De Francesco - violin Gennaro Palmiotto - violin Angelo De Cosimo - viola Michela Celozzi - cello
email: info@four-edition.com
web: http://www.four-edition.com
Guardare scorrere il paesaggio, riavvolgendo il nastro dei ricordi. Per poi srotolarlo
e riavvolgerlo ancora, alla ricerca di immagini e sensazioni concilianti. Farlo
in musica. Ne è dimostrazione questo lavoro che dalla composizione di
Kenny Barron
prende il titolo e, soprattutto, l'attitudine. Il Voyage di Giovanni Cafaro
è infatti un percorso alla (ri)scoperta di standard meticolosamente selezionanti
sulla base, non solo della loro rilevanza nei tradizionali repertori jazz, ma anche
e soprattutto della pregnanza che gli stessi devono aver avuto nel suo personale
viaggio musicale, cominciato Sometime Ago – non a caso scelto come brano
d'apertura e, senza dubbio, uno dei più poetici ed evocativi dell'intero album.
Un cammino guidato con carattere ed eleganza dal sassofonista dauno, che al tenore
alterna talvolta il soprano, muovendosi con leggiadria tra le armoniose corde dell'orchestra
d'archi condotta da Antonio Piacentino, la cui firma portano gli arrangiamenti di
sei brani su nove. Tra gli altri, particolare menzione meritano Home At Last
- in cui l'affinità elettiva tra il sax e gli archi si rivela in tutta la sua bellezza
- e Imagination, capace di ricreare delicatissime atmosfere su cui far danzare,
lentamente, preziosi sentimenti. Un po' come in quei film d'altri tempi. Un po'
come in Laura, intramontabile standard che del mondo cinematografico porta
con sé fascino ed origini.
Il sottile filo che con ricercata cura attraversa la
tracklist è intrecciato di romanticismo in tutte le composizioni morbidamente
adagiate sulle corde, mentre si colora di incalzante ritmicità, nei tre brani interpretati
esclusivamente da Cafaro e da suoi lodevoli compagni di avventura - Francesco
Palmitessa alla chitarra, Marco Contardi al piano, Giuseppe Venezia al
contrabbasso e Giovanni Scasciamacchia alla batteria. Dai sogni all'energia,
c'è tutto quello che da un viaggio ci si può aspettare. E vien voglia di partire
e ascoltare.
Alessandra V. Monaco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 11/05/2015
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