Hands Jazz Trio
Our Favorite Standards & Others
Autoprodotto (2019)
1. Who Can I Turn To
2. Voyage
3. For Jim
4. Silver's Serenade
5. When Sunny Gets Blue
6. Hands Blues
7. Hackensack
8. O grande amor
9. Along Came Betty
Antonio Tosques - chitarra Marco Contardi - organo Hammond Leo Marcantonio - batteria
Ci sono standard e standard: quelli sempre più abusati (e anche,
in alcuni casi, maltrattati) e altri che, per mille motivi (forse perché più difficili
da eseguire?) sono trascurati anche nelle aule didattiche.
Antonio Tosques,
Marco Contardi e Leo Marcantonio, preferiscono la via più impervia
mettendo su un canzoniere ricco di perle autoctone e mutuate da alcuni grandi del
jazz, come "Voyage" firmata da
Kenny Barron,
veloce e swingante, ricca di figurazioni esaltate dalla perfetta intonazione di
Tosques, dalle linee melodiche nette e precise. C'è "Hackensack" di Monk,
che esalta il sapiente dosaggio di saturazione e riverbero di Tosques e l'effetto
di tensione ordito dalla batteria di Marcantonio. Si viaggia attraversando l'hard
bop e il soul jazz di Horace Silver in "Silver's Serenade", che mette in
proscenio l'amalgama perfetto del trio. Poi, lo chapeau di Tosques al grande
Jim Hall
con "For Jim", fatta di stop and go dall'invidiabile groove tessuto da Marco
Contardi, che sorregge le fresche frasi cesellate da Tosques.
Il trio si ricorda anche di Nat King Cole (da qualche tempo a
questa parte relegato in un angoletto) con il classico " When Sunny Gets
Blue", una ballad dove il duettare tra l'organo di Contardi e la chitarra di
Tosques, è sottolineato dalle spazzole di Marcantonio. Anche "Along Came Betty"
di Benny Golson ci ricorda come il passato sia una terra straniera e il trio
lo esegue con leggiadra grazia.
Non poteva mancare una bossa, ma non le solite trovate "pubblicitarie",
bensì "O grande amor", che trasuda di
Stan
Getz e João Gilberto nonostante l'assenza del sassofono: intenso il lavoro
all'Hammond di Contardi, che incastona le note rendendo asprigno il dolce sapore
del ritmo latino.
Un disco impeccabile, sia dal punto di vista esecutivo, delle scelte e delle interpretazioni
che hanno un alto grado di personalità e rimarcano – ove ve ne fosse bisogno – la
professionalità dei tre musicisti pugliesi.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 16/06/2019
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