Amalia Grè al Blue Note di Milano
Lunedì 5 Aprile 2004
di Eva
Simontacchi
Foto di
Alberto Gottardelli
Tutto esaurito stasera al Blue Note per l'attesissimo concerto di Amalia
Grè, una delle voci più interessanti nell'ambito stilistico jazz-pop sulla scena
Italiana. Il suo stile raffinato e la sua voce molto particolare le hanno fruttato
un debutto con una vendita di oltre 40.000 copie del suo cd in pochissimi mesi.
Amalia Grè, è il suo nome d'arte, ma si chiama Amalia Grezio, e scrive
le musiche ed i testi delle sue canzoni con originalità e raffinatezza. E' una artista
a "tutto tondo": oltre a scrivere e comporre, ha disegnato lei la copertina del
suo cd, si occupa di moda (disegna abiti),
fa
sculture di piume e realizza immagini ispirate alla pop art con il computer. Inoltre,
ha anche frequentato corsi come attrice, studiando recitazione presso la scuola
Black Nexxus con Susan Barton, coach di Madonna e Nicole Kidman.
A
livello musicale è stata seguita per ben 6 anni a New York dalla grandissima
Betty Carter, che l'ha scoperta e incoraggiata nella sua carriera. Ha ricevuto
riconoscimenti e consigli da Bobby McFerrin, e Herbie Hancock, dopo
averla ascoltata e conosciuta, ha definito la sua voce "unica". Ha seguito seminari
e stages con
Mark Murphy e ha cantato in session con Bob Dorought.
Una preparazione dunque intensa e approfondita, ha permesso a questa affascinante
e poliedrica artista di spiccare il volo e di ottenere, già al suo primo cd, un
grande e meritato consenso da parte del pubblico.
E' in tour con la stessa band che l'ha accompagnata nei club di new York,
e con la quale ha inciso il suo primo cd, a suo nome.
Si attenuano le luci in sala, che è gremita, e sale sul palco Reese
Carr (batteria e djembè) che si siede dietro al suo strumento e inizia a suonare,
da solo. Dopo pochi istanti compare sul palco Marco De Filippis (basso elettrico
e acustico) e aggiunge il basso alla ritmica della batteria. Si aggiungono poi,
uno alla volta Michele Ranauro (piano e tastiere), Altoyoshiki Miura
(chitarra elettrica) e Tsuyoshi Niwa (sax soprano). E per ultima, arriva
lei, Amalia Grè. E' abbigliata di nero, i capelli raccolti, il trucco con
gli occhi allungati, dal sapore orientale e la bocca rosso lacca. Si muove lentamente
e molto elegantemente, e saluta il pubblico del Blue Note, che la accoglie con un
caloroso applauso. Il primo brano che ci offre è "I
Only Have Eyes For You", in una sua personalissima ed originale versione.
Canta con voce leggera e flautata, modificando il tema del brano e rendendolo totalmente
suo. Si sente l'influenza di Betty Carter, che è stata sua insegnante per sei anni….
Abbiamo l'occasione per ascoltare un piacevolissimo solo di Tsuyoshi Niwa
al sax prima che Amalia termini il primo brano della serata.
Ci presenta il secondo brano, "Your Lips"
una canzone in lingua inglese di cui è lei stessa l'autrice, e subito dopo la ascoltiamo
eseguire una sua originalissima versione di "Estate"
di Bruno Martino, molto, molto bella.
Il
pubblico del Blue Note segue attento ogni nota e applaude con entusiasmo alla fine
di ogni brano. Ascoltiamo poi altri due brani scritti da Amalia Grè, "Orchidee"
e "Profondo", quest'ultimo uno slow molto
intenso in cui abbiamo la possibilità di apprezzare ulteriormente la bravura dei
musicisti che la accompagnano.
Ci propone poi un brano pop, reinterpretato e riarrangiato in chiave molto
personale: "Theme From Mahogany" (Do
You Know where you're going to…). Non potevano mancare altri splendidi brani originali
tratti dal suo cd, "'Na Suppa de Stella"
(di Amalia Grezio e Marco De Filippis), "Io Cammino
Di Notte Da Sola" (di Amalia Grezio), "I
Need A Crown" (di Amalia Grezio). Gli applausi continuano… e termina
il primo set. I musicisti lasciano il palco, ma gli applausi non accennano a diminuire,
e poco dopo si ripresentano sul palco al completo, e ci offrono un grande successo
di Francesco de Gregori: "Raggio Di Sole".
Una piacevole sorpresa!
Dopo questa data al Blue Note, continuerà il suo tour per la presentazione
del suo già conosciutissimo CD.
Una donna multi-sfaccettata, poliedrica, creativa, una artista a 360 gradi.
Non è possibile definirla semplicemente una cantante...
con Eva Simontacchi
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 20/06/2004
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