Un concerto ricco di emozioni e musicalmente
variegato ha caricato ed entusiasmato il pubblico che lo scorso venerdì
7 dicembre, nella splendida cornice del
Blue Note,
ha riempito la sala del celebre locale. Alessandro Francesio
ha pienamente dimostrato di essere un eclettico pianista ed un raffinato
compositore, in grado di utilizzare e miscelare liberamente differenti
componenti linguistiche, dallo swing carico di vigore ritmico e freschezza
alle composizioni originali nelle quali è emersa perfettamente la sua
poetica vena comunicativa. Una favolosa e intensa performance in cui
la tecnica virtuosistica non è stata mai fine a se stessa, Francesio
è riuscito a far emergere dal pianoforte tutta la propria interiorità,
echi di musica classica contemporanea hanno lasciato con naturalezza
lo spazio sonoro a composizioni moderne, caratterizzate da una raffinata
cantabilità e un ampio senso narrativo in cui è emersa un'originale
ricerca armonica. Pacato e cortese nel rapporto con il pubblico, energico
e carismatico sul palco, Francesio è riuscito ad interpretare
una musica multiforme, momenti evocativi, ricchi di colori, ispirati
e riflessivi si sono alternati ad altri in cui è prevalsa la straripante
energia, la sperimentazione; anche gli standard jazz, resi particolarmente
interessanti grazie ad una personale e mai scontata rivisitazione, hanno
evidenziato una dosata interazione tra scrittura e improvvisazione,
risultando singolarmente attuali e adeguati alla modernità. Al microfono,
prima del concerto, ha dichiarato di pensare ad una musica 'una'
nella quale possano convivere tutti gli stili e tutti i linguaggi, filtrati
e metabolizzati però da un pensiero unico.
La lunga performance si è conclusa con una
meritata ovazione seguita da un bis energico e realmente spettacolare
di "Ombre danzanti", composizione tratta da un suo recente lavoro
discografico intitolato "Dolce Emma".
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