Javier Girotto
- Peppe Servillo - Natalio Mangalavite
Conversazione familiare a tre Salerno, 25
febbraio 2004
di Olga Chieffi
foto by Francesco Truono
Trionfo del Trio Girotto Servillo Mangalavite che ha inaugurato la III Edizione di Over Jazz e Contaminazioni at Theater.
Musica, Teatro, Poesia per la presentazione del disco "L'Amico di Cordoba" in cui il sentire napoletano di Servillo sposa le sonorità sudamericane del duo argentino
Saggio di finissima versatilità e creatività di Javier Girotto in veste di polistrumentista.
La terza edizione della Rassegna
Over Jazz e Contaminazioni promossa dall'Associazione Itinerari di Antonio Mogavero, che si avvale della direzione artistica di Carlo Pecoraro, sostenuta dal Comune e dalla Provincia di Salerno, dalla Camera di Commercio, dalla Cidec, si è aperta con l'anteprima nazionale del primo lavoro discografico del trio composto da Javier Girotto, amatissimo sax argentino, che per l'occasione si è espresso con tutti i suoi strumenti, dai saxophoni soprano e baritono, alla quena, sino al clarinetto basso, da
Peppe Servillo, fascinosa voce, poeta e istrione e
Natalio Mangalavite solare pianista, che non disdegna di evocare atmosfere oniriche attraverso il suo canto, " L'Amico di Cordoba", inciso per Il Manifesto.
Il numeroso ed attento pubblico del Teatro Verdi di Salerno ha ricambiato il
Buen Dia del duo
Mangalavite-Girotto, brano strumentale che inaugura il loro cd
Colibrì, musica di grande umore, che ha rivelato, e "iniziato", quanti ancora non fossero stati "segnati", indelebilmente, dal sax soprano di Javier Girotto, al suo eloquio spavaldo, disorientante, il suo "pensiero d'amore" per la sua terra, che ci fa vivere in un sol tempo in luoghi non misurabili, "pensiero d'amore" formato di proprietà contraddittorie, che è una una sciagura di pensiero da addomesticare, come appunto inaccessibilità e, per converso, eccesso di sentire, simbolo, in alto grado di assenza e di presenza, pienezza e vuotezza, gioia e malinconia, vita e morte. Un suono quello di Javier che è un respiro sonoro dalle mille dinamiche, sostenuto dalla visione lucida e alta di una musica fluida e comunicativa quale è quella di
Natalio Mangalavite, generante un corpo cosmico, un corpo d'essenza, un corpo di pura energia o calore e luce.
Ed ecco il saluto d'esordio a cui ci ha abituato Peppe Servillo: "Innanzi tutto la Buona Creanza: Buona Sera dal trio G.S.M", il quale ha introdotto la sua personale
gesamtkunstwerk, con la quale ritorna all'epoca romantica e ancora più dietro a quella lingua che credevamo perduta, quel tempo in cui il linguaggio riuniva in sé musica e poesia,
a cui lui ha aggiunto diverse altre arti, teatrale, tersicorea, quale compagne di vita, assimilando al proprio percorso artistico elementi e sfumature mediate dal proprio vissuto, riappropriandosi delle proprie origini, riavvicinandosi ad una concezione della musica quale espressione totale.
L'avvolgente suono del "clarone", un po' "guardone", di
Girotto e il pianoforte minimalista di Natalio Mangalvite hanno accompagnato la canzone d'esordio di Servillo, "Prima di Te". Cambio di strumento per Javier, la sua quena, per il ritorno de' "L'Amico di Cordoba", composta per gli Aires Tango, a cui Peppe Servillo ha dedicato un testo schizzante perfettamente il personaggio Girotto, amicizia, calcio, musica, il suo sguardo che è spesso specchio di un'Argentina martoriata,
trasformatesi in luminosa poesia. Natalio Mangalavite ritmico e brasileiro, insieme ad un Girotto percussivo al baritono, per "Che senso ha" di Jobim, che Servillo ha sapientemente tradotto in italiano, prima di ripassare in Argentina con
Novedad, sotto le cui mentite spoglie si nasconde la meravigliosa
Nahuel
firmata da un Girotto ancora ispirato dall'antico suono della quena. "Che meraviglia conoscere il linguaggio dei fiori
– ha detto Servillo – si vivrebbe più felici"
ed ecco la Canzone dei fiori, simbolo scherzoso ed ironico del segno iridescente della musica di questo trio, il cui significato è implicito, sottinteso compreso in sé, mai convenzionalmente predeterminato.
"La canzone è una presunzione! – dice Servillo – Esprimere in tre minuti un fiume d'emozioni è impossibile, o forse no". Noi assicuriamo che in Cinema, il trio ci riesce, un omaggio all'amore e al linguaggio di quel lucernario dell'infinito creato dalla decima musa. Peppe Servillo diventa ospite d'onore del duo argentino in
Vuelvo al Sur
di Astor Piazzolla, introdotto dal soprano, stavolta, purissimo e carezzevole di Javier, prima di attaccare
"La separazione". "Se con l'altro mio "complesso" eseguo
'La conversazione', con questo canto 'La separazione'" – ha detto Servillo. Una ballata questa, che racconta la separazione di una coppia, con i due argentini ad esprimere il loro insito divertissement percussivo,
Natalio con la tastiera del pianoforte e Javier con le chiavi del baritono.
"Il Chiacchierone", un autoritratto dello stesso Servillo, che saluta le progressioni incalzanti del sax di Girotto e
Aria, dalla introduzione con il clarinetto basso dalle influenze monkiane, misteriose e nostalgiche, con Mangalavite che "dà la voce",
En tres, altro brano strumentale profumato d'esotismo tratto da
Colibrì, di Mangalavite e Girotto, prima di una allegra filastrocca dedicata ad un gatto.
E' ben noto l'amore di Javier per le ninna-nanne e la sua ultima produzione è la
Ninna-Nanna del Gra
(Grande Raccordo Anulare), con la voce sovrapposta di una bambina e la citazione della ninna-nanna di Johannes Brahms, splendidamente variata, prima di uscire di scena in punta di piedi, con Peppe Servillo e Natalio Mangalavite, abbracciati calorosamente da un pubblico entusiasta, salutando come il variopinto pulcinella-arlecchino di Mimmo Palladino che spia dalla copertina de' "L'amico di Cordoba", simbolo di un viaggio in cui i pensieri fluttuano sui sentimenti come le piume sull'acqua, si muovono lentamente e ristanno pochi momenti, spirito dell'arte di questo trio che ha l'invidiabile privilegio di potersi sostenere incredibilmente alla caduta delle premesse e illuminarsi oltre le conclusioni di ogni ragione.
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Data pubblicazione: 10/03/2004
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