Claudio Angeleri Quintet - Ellingtones JAZZ CLUB ALESSANDRIA – Hotel Ristorante ALLI DUE BUOI ROSSI (AL) Sabato 3 Ottobre 2015 ore 21:00
di Andrea Gaggero
Spetta al quintetto di
Claudio Angeleri,
alla sua originale vena compositiva, inaugurare degnamente la seconda stagione denominata
Red Note, organizzata dal Jazz Club di Alessandria, in preziosa collaborazione
con lo storico Hotel-Ristorante Alli Due Buoi Rossi. La formula ricalca nel
dettagli quella, fortunata, dello scorso anno: ricco aperitivo a buffet con degustazione
di cibi e vini piemontesi e concerto a seguire nella sala attigua. Un plauso particolare
al presidente e al direttore artistico Giorgio Penotti, entrambi in prima linea
nell'organizzazione e nel reperimento dei fondi.
Claudio
Angeleri, da sempre, affianca all'attività concertistica e discografica
quella di docente; è lui da un trentennio il direttore di un'eccellenza italiana
il CDpM (Centro Didattico Produzione Musica) di Bergamo. Grazie a tale "istituzione"
ha potuto realizzare diversi progetti (e incisioni) di ambizione e respiro internazionale:
spiccano forse quelli dedicati al recupero, assai meritorio, di importanti pagine
ellingtoniane. Questa sera ha avuto modo di mettere in luce la sua grande abilità
compositiva e di arrangiatore. Il concerto ha alternato composizioni originali,
di gran lunga le più interessanti perlomeno per chi scrive, a rivisitazioni di classici
della storia del jazz: Classici tanto celebrati, eseguiti ed ascoltati da apparire
oggi logori ed abusati. Tra gli "standards" più congeniali sono parsi la lettura
della meravigliosa melodia ellingtonian-hodgesiana (Prelude To A Kiss) e
la ri-scrittura virtuosistica della già complessa, e storicamente stratificata,
A Night In Tunisia. Il quartetto di base affiancava quattro musicisti, tutti
docenti del CDpM, di grande e sicura esperienza, tra questi un tandem ritmico(basso-batteria)
affiatatissimo perché per anni stabilmente in forze presso l'ottetto di
Gianluigi
Trovesi. Principale voce solistica, oltre il piano del leader e la voce,
il sassofonista, fluido, energetico e lucidissimo Giulio Visibelli.
Il concerto si apre con due composizioni originali quasi a dettare, da subito, le
coordinate musicali della serata e le ambizioni autoriali di Angeleri. L'iniziale
Trane Mambo è una dedica al Coltrane armonicamente più ricco con evidenti
richiami ritmico-armonici, nella linea del basso elettrico, alla musica africana
del Novecento. Il tema è invece assai articolato e insieme sghembo e forse più debitore
di Monk e Ornette, complice anche il contralto di Visibelli, che non del sassofonista
di Philadelphia. Tema che unisce diversi mood e si ritaglia insospettate aperture
lirico-melodiche. Il seguente Tender, anch'esso armonicamente complesso,
è caratterizzato da frequenti variazioni di tempo e metro, con stop and go e improvvise
aperture e distensioni. Poi una manciata di standards: Just Friends, My Funny
Valentine, Ruby My Dear, oltre quelli già citati; qui al quartetto si aggiunge
la voce della bravissima quanto scarsamente personale e comunicativa Paola Milzani.
Bravissima perché dotata di grande tecnica vocale, di intonazione e timing impeccabili
e di un timbro possente e chiaro. Nella versione funky diMy Funny Valentine
spicca invece il solo rapidissimo, energetico quanto consequenziale del bravissimo
Visibelli. In sintesi un ottimo inizio di stagione con uno dei migliori concerti
ascoltati finora in queste occasioni alessandrine. Si sono apprezzate una notevole
abilità di scrittura del leader: autore di temi estremamente variati e armonicamente
ricchi, al loro fianco la riproposizione di standards ormai logori con un tentativo
di rivivificazione non sempre pienamente riuscito.