La scala pentatonica è senz'altro una tra le chiavi più immediate
per affrontare l'improvvisazione in vari generi musicali dal rock al jazz
passando attraverso il blues ma anche attraverso a molta musica popolare europea
ed etnica da cui fondamentalmente ha preso origine ad ogni latitudine geografica
(Europa, Africa, Palestina, Giappone, Java...)
Ecco qualche esempio di scala pentatonica "etnica".
Naturalmente ne esistono di innumerevoli tipi e, anche per la limitatezza
del sistema temperato, è difficile rapportarle al nostro pentagramma. In ogni caso
Nicolas Slonimsky nel suo Thesaurus of Scales and
Melodic Patterns giunge a definirne ben 49.
Ma veniamo alle scale pentatoniche più note. L'esempio è tratto da una
notissima composizione di Ellington, che, proprio nelle primissime battute,
enuncia una scala pentatonica maggiore in tonalità di F.
La pentatonica maggiore si ottiene sovrapponendo degli intervalli di
quinta giusta.
Anche per la scala pentatonica maggiore esistono 5 modi, da cui
si ottiene la pentatonica minore (costruita quindi sul relativo minore, in
questo caso A).
Sebbene la gestazione del blues e delle sue scale sia molto più complessa
ed articolata si può dire, per comodità didattica, che la scala blues classica
deriva dalla pentatonica minore con l'aggiunta della quinta diminuita (blue note).
La scala blues si può in tal senso considerare una pentatonica "allungata".
Rapportiamo quindi la scala blues ai tre accordi I, IV,
V individuando così i tipi di intervallo che dovranno essere tenuti in considerazione
durante l'improvvisazione.
Ad esempio la nota F è una quarta rispetto a C, mentre è la tonica di
F7 ed ancora la settima minore di G7. Il risultato melodico è quindi molto diverso
a seconda dell'accordo di riferimento.
E' un errore abbastanza frequente suonare la scala blues indipendentemente
dall'accordo e dalla sua funzione armonica.
E' interessante inoltre utilizzare sull'accordo di tonica la scala
blues del relativo minore (la scala blues di A sull'accordo di C7, che non è
altro che la pentatonica maggiore di C con l'aggiunta della terza minore). Questa
scala ha due pregi fondamentali: il primo è quello di fare sentire distintamente
l'ambiguità armonica maggiore/minore tipica del blues (sono presenti infatti
sia la terza minore di C sia la terza maggiore), il secondo è il riferimento all'accordo
di C6 molto usato nel blues, soprattutto nei primi periodi del jazz, dixieland
e swing.
Ecco un luminoso esempio di improvvisazione sulle scale blues appena citate
e sugli accordi relativi: West End Blues di
Louis Armstrong
(New Orleans, 4 ago 1901 – 6 lug 1971).
File Audio
Si tratta di una introduzione ed una esposizione "variata"
di un blues in F assolutamente straordinaria per varietà di idee, tecnica
strumentale (quel D acuto della quarta misura era solitamente poco praticato dai
colleghi di Armstrong
di quel periodo), blues feeling, swing, suono, controllo delle dinamiche ecc.
ecc.
L'introduzione è giocata a metà tra soluzioni orizzontali (accordi)
e verticali (scale).
Nelle prime quattro battute
Armstrong
insiste sull'arpeggio della triade di Dmin, o meglio dell'accordo di F6
con omissione della tonica) e sulla scala blues di D, che come
già detto, fa sentire la terza maggiore e minore. Nelle battute successive, dalla
5 fino alla fine,
Armstrong gioca sulla scala blues di F, per concludere nell'ultima
terzina della nona battuta e il primo quarto della decima con un arpeggio della
settima di dominante C7. Dalla battuta 11 in poi c'è l'esposizione del tema blues
con alcuni accorgimenti tipici come la discesa sulla settima minore di F nella battuta
14 ed alternanze di valori ritmici (ottavi, terzine, sedicesimi). Da notare nelle
ultime due battute l'estensione a terze dell'accordo di C7 (o di G-7) ai toni ornamentali
(nona, undicesima).
Sempre in tema di scale blues esiste un altro assolo "storico" molto illuminante.
E' l'improvvisazione di Wynton Kelly in Freddie
The Freeloader tratta da Kind Of Blues di Davis del
1959 di cui vengono riportati i primi 2 chorus.
Es. 8
File Audio
C'è da notare che, a differenza di
Armstrong
che suona in tutt'altro stile e soprattutto un'altro strumento, la scala blues viene
arricchita da cromatismi tipici del bop. Ciononostante esistono alcune
analogie tra i due assoli. In primo luogo Wynton Kelly insiste sulle
triadi (di Bb maggiore battute 4, 7, 11, 14, 15, 18, 20), poi sulla scala
blues con riferimento alle blue notes (b5), alla terza maggiore/minore,
infine c'è la discesa alla settima minore di Bb prima di modulare sul IV
grado (battuta 15) esattamente come ha fatto
Armstrong
nell'esposizione precedente.
...continua
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Data pubblicazione: 09/01/2007
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