Jim Hall Quartet Les Paul Trio New York, Iridium, 10 gennaio 2011
di Marco Losavio
Jim Hall
- chitarra
Greg Osby - sax
Steve La Spina - contrabbasso
Bill Stewart - batteria
Lou Pallo - chitarra,
voce
Nicki Parrott - contrabbasso, voce
John Colianni - piano
Ogni lunedì l'Iridium
Jazz club, sotto la direzione artistica di Scott Barbarino, continua
a dedicare ogni lunedì a Les Paul, per lungo tempo ospite fisso del club. Dopo la
sua scomparsa è diventato un vero e proprio tributo in cui vi partecipano sempre
importanti chitarristi i quali precedono la performance del Les Paul Trio
oggi composto da Lou Pallo alla chitarra e voce, l'eclettica Nicki Parrott
al contrabbasso e voce e il nascosto ma ben presente John Colianni al piano.
Questa sera, come star, c'è un "Re" assoluto,
Jim Hall,
81 anni da Buffalo.
Hall, ricurvo, guadagna il palco aiutato da un bastone.
Lentamente prende la sua fedele D'Acquisto, e, nel silenzio assoluto, da inizio
al concerto con "Third is Flat"; le triadi di Hall si fanno sentire immediatamente
nella loro limpidezza, quel suono a metà tra l'acustico e l'elettrico, inconfondibile,
su uno swing spazzolato, fluido.
Non manca mai all'appello la fedele "All the things you are",
introdotta da una cadenza delicata, fragile come le mani che la suonano.
Jim Hall
sfiora la chitarra srotolando le intenzioni armoniche che nell'incipit si agganciano
alla ritmica di Steve La Spina e Bill Stewart i quali si adeguano
alla soffusa dinamica del leader gonfiando il suono. Il grande chitarrista è come
una libellula che svolazza in un prato fiorito e conosciuto in ogni meandro in cui
non sono ammessi colpi di vento. Greg Osby, con un suono vellutato, offre
molti spunti con pause che sapientemente fanno respirare il fraseggio e consentono
figurazioni ritmiche più disomogenee.
Altro brano tipico del carniere di Hall, è "Beja Flor". Il tema lo espone
Steve La Spina accompagnato da Hall e dai suoi chords "grattati" che,
oltre a fungere da cursori dell'armonia, si intersecano col drumming di Stewart.
Poi, il leader raccoglie il testimone per regalare ancora fraseggi di alta classe,
che sembrano cantati.
"St. Thomas", Il calypso per eccellenza, suonato con l'octaver
e un tempo up fa sorridere il grande Jim mentre guarda compiaciuto le evoluzioni
composte di Greg Osby. Bill Stewart effettua l'unico solo della serata
in modo piuttosto misurato. Il suo batterismo - pur soffuso - sa mettersi comunque
in evidenza come in "Bag's Groove" o "Chelsea Bridge"
e "My Funny Valentine" mostrando una reattività istantanea
ad ogni accento.
Conclusione e culmine del doppio set è il famoso "Careful" che prende
il titolo da un'esortazione a fare attenzione dato che si tratta di un blues che
termina in 12 battute piuttosto che nelle canoniche 16. Su un ritmo appena funk,
Osby si libera in una diagonalità di fraseggio, taglia ogni passaggio, incastra
guizzi che si affiancano al comping di
Jim Hall
e "cavalca" sincopi ritmiche, accentate senza molta enfasi da Bill Stewart.
In tutto questo il sostegno di Steve La Spina diviene tanto evidente quanto
decisamente importante.
Jim Hall
c'è - verrebbe da dire - e la sua chitarra sempre ci sarà. Il tutto si è svolto
all'insegna della grazia, dell'eleganza, del buon gusto. Sembravano piatti preparati
da un grande chef con una mise en place essenziale e i sapori equilibrati
alla perfezione.
I due set del Jim Hall Quartet sono stati intervallati dall'esibizione del Les Paul
Trio il quale ha spostato l'imprinting musicale verso una briosità tipica della
musica di Les Paul. Lou Pallo, a cui la Gibson gli ha dedicato un modello
della famosa chitarra, canta e suona mostrando una scioltezza notevole nel comping
anche a tempi sostenuti come in "All of Me" e "How high the moon".
Purtroppo un po' nascosto, John Colianni ha espresso un pianismo alla Erroll
Garner non facendo mai sentire meno la sua presenza. Nicki Parrott, effervescente
contrabbassista con ottimo walking' e pulsante due, si fa apprezzare anche
per la sue capacità canore in "When I Grow Too Old To Dream" e con lo scat
nella trascinante "East of the Sun (and West of the Moon)". Il trio ha eseguito
molti classici della canzone americana come anche "Blue Skies", "St. Louis
Blues", "Lady Is A Tramp", "Beguine The Beguine" su cui Colaianni
ha ancora una volta offerto un saggio delle sue abilità tecniche.